lunedì, marzo 31, 2008

Arredo per negozi, la qualità sta nel prodotto italiano

L’Italia, come già elogiato in altri articoli e comunicati stampa, ha una grandissima tradizione nella produzione e distribuzione di arredamenti di qualità a tutto campo, dall’arredo casalingo ai complementi d’arredo industriali.

Difatti, proprio in questi termini, l’utilizzo di materiali di prima scelta, la manodopera specializzata ed un elevato studio del design posiziona i produttori italiani fra i leader mondiali nel settore del mobile e del complemento d’arredo. In particolar modo, tutte queste caratteristiche si possono incontrare nell’arredo per negozi ed arredamenti centro benessere.

Proprio la crescita esponenziale di nuovi settori come la cura della persona, centri termali e benessere ha portato i produttori di mobili ed arredamenti ad affacciarsi a questa particolare nicchia di clienti che ricercano prodotti di qualità superiore per far vivere un’esperienza indimenticabile ai propri clienti in cerca di relax e benessere.

Per l’appunto, diverse piccole aziende sono partite da una produzione di cosmetici ed attrezzature per parrucchieri fino ad arrivare, grazie all’evoluzione delle varie generazioni, a produzioni specifiche di forniture per parrucchieri soprattutto per quanto concerne l’arredamento e la progettazione di questi centri ideati per la cura della persona e dell’immagine personale.

Nonostante i competitor asiatici e nord-europei, la qualità e l’esperienza della piccola-media impresa italiana risulta la scelta vincente, confermata da moltissimi clienti che richiedono particolare cura per il dettaglio e che non vogliono lasciare niente di improvvisato nei propri saloni di bellezza.

Gli acquirenti più esigenti che cercano arredi centri benessere per la propria attività di ristorazione e relax, cercano proprio caratteristiche comparabili a quanto richiesto dai propri clienti in ambito di servizio e, proprio per questo, sono disposti a pagare qualcosa in più pur di avere un prodotto funzionale, esteticamente accattivante e di altissima durata e qualità al tatto.

La crescita continua di questo settore farà si che i prodotti siano sempre aggiornati e migliorati supportati da una struttura ottimamente organizzata in grado di risolvere e gestire con elevata tempestività ed efficienza ogni specifica esigenza.

La gamma di prodotti tipicamente offerta in questa particolare nicchia del settore, sono soluzioni d’arredo standard ma soprattutto quelle personalizzate in grado di rendere unico ogni ambiente con soluzioni di design innovative ed accattivanti.

Inoltre, i migliori produttori sono in grado di offrire un prodotto chiavi in mano, dalla progettazione alla messa in posa dell’arredamento.

A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Posizionamento organico

E' ora di rifarsi il LOOK!

Sei un giovane architetto o designer con tante idee e tanti progetti per la testa?
Allora questa è l’occasione che fa per te!
PMI scarl Agenzia di Promozione del Mobile Imbottito bandisce un concorso di idee per la progettazione di prodotti d’arredo rivolti alla zona giorno. Il divano sarà il principale referente, ma potrai sbizzarrirti progettando anche complementi d’arredo, tappeti, mobili e cornici!
Una qualificata giuria composta da noti designers ed architetti premierà i progetti più meritevoli.
Monte premi complessivo di Euro 10.000 (diecimila): 1° premio € 5.000,00 (cinquemila euro), 2° premio € 3.000,00 (tremila euro), 3° premio € 2.000,00 (duemila euro)
Tutte le informazioni per la partecipazione al premio e la registrazione sono disponibili sul sito web www.toscanadesigncompetition.it

Traghetti GRANDI NAVI VELOCI: con le elezioni promozioni vantaggiose per i viaggiatori

La compagnia di navigazione GNV incrementa le sue promozioni in occasione del 13 e 14 aprile: auto sempre a 1 Euro e sistemazioni super convenienti sulle linee da e per SICILIA e SARDEGNA.

Genova, 31 marzo 2008 - In occasione delle consultazioni elettorali del 13-14 aprile, Grandi Navi Veloci incrementa le sue promozioni sulle linee da e per Sicilia e Sardegna, agevolando gli spostamenti di quanti intendono recarsi a votare nella propria località di residenza.

Le linee interessate sono quelle dei traghetti per la Sicilia Genova-Palermo, Livorno-Palermo, Civitavecchia-Palermo e dei traghetti per la Sardegna Genova-Porto Torres, dove - per i viaggi dal 7 al 17 aprilel’auto è sempre a 1 euro e le sistemazioni sono proposte a tariffe estremamente convenienti:

  • GENOVA-PALERMO: cabine interne da 49 Euro e cabine esterne da 69 Euro. Quota base da aggiungere a persona 59 Euro. Sempre auto a 1 Euro.
  • LIVORNO-PALERMO: cabine interne da 49 Euro e cabine esterne da 69 Euro. Quota base da aggiungere a persona 49 Euro. Sempre auto a 1 Euro.

  • GENOVA-PORTO TORRES: cabine interne da 19 Euro e cabine esterne da 39 Euro. Quota base da aggiungere a persona 39 Euro. Sempre auto a 1 Euro.

  • CIVITAVECCHIA-PALERMO: cabine interne da 15 Euro e cabine esterne da 25 Euro. Quota base da aggiungere a persona 29 Euro. Sempre auto a 1 Euro.

I bambini viaggiano gratis fino ai 2 anni ed usufruiscono di uno sconto del 50% fino ai 12 anni non compiuti; a bordo possono avvalersi di spazi gioco dedicati, animazione e menu appositi.

Per tutte le tariffe, per ulteriori informazioni e per acquistare direttamente on-line le offerte Promo-Elezioni Grandi Navi Veloci visita il sito www.gnv.it oppure contatta il Contact Center allo 010.2094591.

Ufficio Stampa GNV: Dragonetti&Montefusco Comunicazione tel. 02.4802.2325 - montefusco@dragonettimontefusco.com

BENESSERE E POLITICA INTERNAZIONALE, APPROFONDITI IN PERFETTO INGLESE.

EF Education First lancia due nuovi corsi Master English a New York, San Diego, Oxford e Brisbane la nuova formazione in tema di fitness e politica.

Milano, Aprile 2008 – Per chi di salute e benessere ha fatto una ragione di vita e sta pensando di trasformare questa passione in una professione e per chi ha il pallino della diplomazia e vuole accedere alle chiavi di lettura delle relazioni internazionali, EF Education First propone due nuovi interessanti corsi di formazione post diploma: EF Master English - Health & Fitness e EF Master English - International Affairs.

EF Education First, l’organizzazione leader internazionale nella formazione linguistica da oltre 40 anni, dal 2002 propone corsi Master English della durata di 6 o 9 mesi declinati su argomenti come Business English, Media & Art, Informatica e, da quest’anno, International Affairs e Health & Fitness. I Master English EF si svolgono presso scuole prestigiose in Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia.

Un corso Master English EF declinato su materie di interesse specifico è una soluzione assolutamente efficace per tutti coloro che vogliono acquisire una forte competenza linguistica e approfondire argomenti nella sfera di proprio interesse professionale.

Il corso EF Master English - Health & Fitness è un punto di riferimento per tutti gli appassionati delle discipline sportive, del vivere sano e in armonia con la natura. Il piano di studi include infatti tematiche relative alla salute, alla nutrizione, alla pratica sportiva, al benessere fisico e mentale. Sono previste sessioni pratiche di varie discipline sportive come ad esempio, yoga, arrampicata, capoeira, pallavolo, sport acquatici. Nella seconda parte del programma è previsto uno stage part-time in un’azienda del Paese ospitante, per mettere in pratica quanto acquisito e per aggiungere una qualificata esperienza al proprio curriculum vitae.

Per gli appassionati di politica internazionale, il corso Master English - International Affairs, rappresenta un ottimo programma che fornisce le competenze linguistiche adatte ad operare in contesti multiculturali sia in ambito umanitario che diplomatico. Il piano di studi prevede materie come Economia Politica, Relazioni Internazionali, Diritto Internazionale oltre l’approfondimento di fatti di attualità attraverso la lettura di quotidiani e riviste di riferimento quali Foreign Affairs, The European Journal of International Relations, The British Journal of Politics & International Relations e molti altri. L’ultima parte del programma prevede uno stage part-time nel settore delle Relazioni Internazionali:organizzazioni umanitarie, studi legali, società di ricerca statistiche, enti internazionali, etc.

I prossimi EF Master English avranno inizio il 25 Settembre 2008 e per la partecipazione ai corsi è richiesto un livello di inglese intermedio (B2 secondo i livelli C.E). E’ quindi necessario superare un test di ammissione.I partecipanti al programma avranno inoltre una sistemazione completa e un piano pasti. Per maggiori informazioni è possibile consultare Master English EF oppure contattare annodistudio@ef.com .


EF Education First è la società leader internazionale nel settore della formazione linguistica all’estero e dei corsi di Inglese online. Nata infatti nel 1965 in Svezia, ha oggi uffici e scuole in 51 Paesi di 5 Continenti. Attualmente la sue sedi principali sono a Lucerna e Boston, mentre in Italia gli uffici sono a Milano e Roma.
La lunga e specifica esperienza nell’ambito della didattica delle lingue ha permesso ad EF Education First di sviluppare percorsi di studio all’estero efficaci per ogni tipologia di utenza e necessità, per l’apprendimento di 5 lingue (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Cinese), con una linea di programmi adatti ad ogni età ed esigenza
.

Andrea Celeste in concerto a Genova

Mercoledì 16 Aprile Andrea Celeste sarà ospite del caffè-eno-libreria Nouvelle Vague a Genova
Considerata come una delle voci più interessanti del panorama musicale nazionale, la giovanissima cantante e autrice, accompagnata da Luca Lamari (piano), Dino Cerruti (contrabbasso) e Rodolfo Cervetto (batteria), presenterà il suo album d'esordio
"My Reflection" il quale sta riscuotendo ampi consensi dalla critica internazionale ed è apprezzato da un pubblico sempre più vasto non solo in ambito jazz.
Molti sono i nomi del jazz internazionale che hanno partecipato alla realizzazione dell'album come Dado Moroni, Andrea Pozza, Pietro Leveratto e molti altri, impreziosendo il debutto di questa nuova grande voce del jazz.
L'inizio del concerto è previsto per le ore 22:00, è possibile cenare.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
010 256 272
Nouvelle Vague
vico de' gradi 4/r
Genova

Article Marketing e Intelligent Advertising

Se dovessimo spiegare cosa è l'intelligent advertising sicuramente
parleremo di cose come gli ads di Google, infatti questo tipo di
pubblicità e' inteso a mostrare annunci solo in pagine web di pertinenza
e non in modo indiscriminato: in questo modo un target di utenti, i
visitatori di quei siti, è intelligentemente selezionato. Questo
significa entrare in contatto con persone che non solo sono potenzialmemte
interessate ai prodotti o ai servizi offerti ma che in quel momento
stanno cercando qualcosa in grado di soddisfare le loro esigenze, così
è davvero facile catturare la loro attenzione.


Ma questo concetto non è un'esclusiva di internet, ma puo' essere
trovato anche nelle riviste specializzate dove gli annunci sono molto
attinenti ai contenuti e così attirano facilmente l'attenzione del
lettore. Si consideri che la stessa persona non presterebbe la stessa
attenzione a quegli annunci se li trovasse mentre legge il giornale
locale. In questo modo è possibile dare qualcosa al momento opportuno:
offrire alla gente ciò di cui ha bisogno a tempo dovuto è la formula
per ottenere il successo.


Nelle tecniche pubblicitarie esaminate prima gli annunci sono piazzati
in contenuti creati da altri, mettere annunci ha il suo costo mentre
inglobarli in un contenuto che noi possiamo offrire in modo gratuito
a diversi mezzi di comunicazione non ha costo se non il tempo e le
energie impiegate nella sua realizzazione. Anzi, in questo modo possiamo
aumentare la necessità di quello che offriamo se in quello che abbiamo
scritto provvediamo quello che stiamo offrendo come soluzione ad una
ben definita problematica, in tal caso chi stà leggendo il nostro
articolo sarà attratto dalla nostra offerta. Dobbiamo comunque prestare
attenzione che il nostro articolo non sia soltanto una panoramica della
nostra attività o di quello che vendiamo altrimenti difficilmente sarà
pubblicato, dovrebbe invece essere in grado di dare delle informazioni
utili anche nel caso che chi lo legge non ci contatterà. Per capirci,
potreste produrre strumenti per l'igiene dentaria e così il vostro
articolo potrebbe parlare di come è possibile risolvere un grave
problema usando certe tecniche e/o certi strumenti, ma chi vi legge
dovrebbe essere in grado di pensare "interessante, parlava proprio del
mio problema, chiederò al mio dentista se..." come "incredibile, li
contatterò per saperne di più" invece di rifiutare il tutto come la
solita pubblicità. Per evitare questo potremmo leggere quello che
abbiamo scritto con un occhio critico e chiederci se sia utile o meno
anche se non ci fosse la possibilità di contattarci. Oltre a fornire
un nostro recapito non dimentichiamoci di accompagnare lo stesso ad
una breve descrizione di cosa ci occupiamo.

Finora abbiamo parlato di come scrivere articoli, per quanto ne
riguarda la pubblicazione Internet offre infinite possibilità. Pensiamo
solo per esempio alle article directories che sono sempre alla ricerca
di contenuti validi da pubblicare, è vero che non ci pagheranno
per l'articolo che abbiamo scritto ma in questo modo avremo pubblicità
a costo zero. Inviare articoli alle article directories è anche utile
per altre ragioni:

1) Incrementerai in modo sorprendente il traffico sul tuo sito.

2) I visitatori provenienti dagli articoli che hai scritto saranno
veramente interessati a quello che offri, in questo modo selezionerai
un target di potenziali clienti.

3) Genererai backlinks e questo aiuterà il posizionamento del tuo
sito nei motori di ricerca.

4) Altri, apprezzando i tuoi articoli, li pubblicheranno nei loro
siti insieme al tuo link incrementando così la link popularity del tuo
sito.

5) Aumenterai la fama del tuo marchio e la sua credibilità.

In questo modo otterrai pubblicità mirata a costo zero: dai ad altri
la tua conoscenza e questa li porterà a te...



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pubblicizzare la tua attività in modo intelligente...

BEA Systems presenta "Caffè con BEA", il blog sull'innovazione tecnologica e il Web 2.0

Milano, Italia (COMUNICATO STAMPA) 30 Marzo, 2008 – BEA Systems inaugura 'Caffè con BEA', il blog su tecnologia, tendenze, idee e ragionamenti del mercato IT.

Uno spazio aperto - proprio come un bistrot di qualsiasi città - dove puoi entrare, sederti per leggere o scrivere i tuoi appunti di viaggio, sorseggiando un caffè virtuale. Attraverso questo spazio condiviso e libero, BEA vuole condividere la cultura dell'innovazione tecnologica con clienti, partner e personale specializzato, ma soprattutto alla grande comunità di internet.

Sul blog "Caffè con BEA" (www.caffeconbea.it) si trovano informazioni sul mercato IT, ed in particolare il mercato del middleware. Ma anche notizie su BEA e le sue soluzioni, sugli eventi di mercato, casi di successo dalle aziende, notizie di finanza e mercati, approfondimenti e discussioni sui temi dell'innovazione, ma sempre raccontate in modo diretto ed informale, ed aperto al confronto.

Il blog di BEA Italia ospita contributi che trattano in maniera imparziale e completa le tendenze tecnologiche del momento, quali - ad esempio - la SOA, Web 2.0 e Social Networking, il Business Process Management, oltre che alle tendenze dei singoli mercato come le telecomunicazioni e la pubblica amministrazione.

Il blog è realizzato grazie al contributo dei migliori esperti di BEA Systems Italia, tra i quali gli entusiasti Marco Bucci, Vice President della regione Mediterranean e Paolo Furini, Marketing Director per l'Italia, Middle East e Africa; scrivono regolarmente la maggior parte degli esperti di tecnologia e middleware che lavorano o gravitano attorno a BEA, come consulenti, partner ed architetti. Ed il blog raccoglierà anche contributi dalle aziende finali, sui temi dell'innovazione e dell'ICT.

"Caffè con BEA - spiega Bucci - è qualcosa di più di un esperimento o di una nuova via alla comunicazione. Il blog vuole raccogliere una comunità di persone, partendo dai clienti e dai partner che considererano BEA il punto di riferimento dell'innovazione tecnologica. Da leader mondiali crediamo che contribuire alla diffusione della cultura su temi strategici del panorama IT sia una scelta che non ci può vedere estranei. La nostra ambizione è di trattare argomenti considerati superspecialistici, in maniera diretta e informale, ma al tempo stesso efficace."

"Lo stato attuale della blogosfera italiana - aggiunge Paolo Furini - rispetto a quella estera (diciamo quella in lingua inglese) è francamente diversa. In italiano esistono decine e decine di ottimi blog che parlano di tecnologia (tipo Nova24 per intenderci), ma i contenuti variano dalla gadgettistica (iPhone, cellulari, etc) alle news generali del mercato IT. Esistono poi i blog dedicati ai videogiochi o ai tools di sviluppo. Non esiste praticamente nessun contenuto italiano indirizzato a CIO, architetti software o IT manager; esistono solo contributi in lingua inglese e tarati su mercati americani o inglesi.

Caffè con BEA vuole andare a riempire questo vuoto ed aprire una discussione franca con clienti, collaboratori e partner sulle tematiche del middleware, della SOA, BPM, Web 2.0, Social networking e cosi via. L'invito per tutti è di venire a prendere un caffè da noi".

Il blog si trova all'indirizzo www.caffeconbea.it.

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BEA Systems Italia

BEA Systems, Inc. è leader mondiale nel software di infrastruttura enterprise.

Informazioni relative a come trasformare la propria azienda in una Liquid Enterprise™ sono disponibili all'indirizzo sul sito Italiano BEA Systems all'indirizzo http://it.bea.com.

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Semplificare per risparmiare: MUSA è presente a OMAT 2008

Milano, 25 Marzo 2008 – Musa srl, l’azienda che semplifica i processi del front office, annuncia la sua partecipazione a OMAT 2008.


Il CeBIT 2008 è stata l'occasione per presentare la nuova famiglia di appliance MUSA nella versione 12" nonché una serie di nuovi progetti e servizi dedicati al miglioramento della Customer Satisfaction.
Un cammino che prosegue con la presenza di Musa srl ad OMAT, dove si mostrerà al pubblico italiano la gamma di prodotti e servizi dedicati ai processi documentali e di interazione con il cliente.

MUSA, una gamma di strumenti innovativi compatti, di facile utilizzo e personalizzati sulle esigenze specifiche del cliente, permette a chi la utilizza di ottenere un front office straordinariamente efficiente con clienti più soddisfatti!

Musa srl, che ha come missione mettere a disposizione la conoscenza e l’esperienza nel semplificare i processi di front office per riportare il cliente al centro del servizio, sarà disponibile ad OMAT per condividere questa conoscenza.

Per maggiori informazioni: www.mymusa.eu

Per contatti: Giorgia Merlini - giorgia.merlini@mymusa.it - tel. 02 99765250

Musa srl

Ci occupiamo con semplicità e velocità della raccolta e del trattamento dei documenti personali durante i processi di relazione con il cliente che avvengono ad uno sportello, una reception o un centro congressi. L’idea che anima l’azienda è la stessa che ha portato alla nascita della linea di prodotti MUSA: combinare le tecnologie d’avanguardia con esperienze progettuali e applicative di prim'ordine maturate in tutta Europa e trasformarle in strumenti innovativi. Musa srl dispone di laboratori di ricerca e sviluppo propri e uffici di rappresentanza commerciale in Italia e all’estero per poter affiancare al meglio le esigenze di chi vuole semplificare il front office.

CDR presenta in Libia OxiTester e MiniFood

Il 13 marzo 2008 CDR ha presentato a Tripoli, in Libia, i propri sistemi di analisi su olio di oliva OxiTester e MiniFood.

L'incontro è stato organizzato in collaborazione con il dipartimento dell'estensione del Ministero dell'Agricoltura - sede del convegno - e grazie alla collaborazione della società Tashsrukiat Garnata, nuovo distributore in Libia dei prodotti CDR.

Erano presenti autorità locali, rappresentanti di laboratori di analisi e operatori del settore. A rappresentare CDR Gabriele Casini, direttore marketing della divisione CDR FoodLab e Claudio Vignoli, responsabile per l'estero della rete vendita della linea OxiTester.

Durante il convegno sono state effettuate prove analitiche con il sistema CDR su oli locali, evidenziando le potenzialità dello strumento. OxiTester ha suscitato interesse tra i presenti per la semplicità d'uso, l'affidabilità e la possibilità di migliorare la qualità dell'olio.

Fonte ufficiale: www.cdr-mediared.it/news/oxitester-libia

9 APRILE 2008 - RICH BOY A FIRENZE

Photobucket

Mercoledi 9 Aprile 2008, Firenze, Maracana

AC PROMOTIONS

http://www.ac-promotions.com/

presenta

"RICH BOY LIVE SHOW"

Dopo LIL' FLIP, JUNG JOC e TWISTA, le stelle dell'hip hop continuano a cadere sul Maracana'! AC PROMOTIONS e' orgogliosa di presentare il prossimo evento hip hop a Firenze: in esclusiva italiana Mercoledi 9 Aprile 2008 presso il Maracana' in occasione della serataTHE JUMP OFF, la serata hip hop di Firenze, sara' ospite la star RICH BOY. Il rapper si esibira' in un live show seguito da dj set. Per laprima volta in Italia, l'artista proporra' il meglio del suo repertorio, tra cui la hit mondiale "GOOD THINGS", la suoneria hip hop piu' scaricata del momento "THROW SOME D'S" e tanti altri brani del suo ultimo album. Lo showcase avra' inzio intorno alle ore 1.00 anchese il locale aprira' le porte intorno alle ore 23.30.

CREDITI
AC PROMOTIONS organizza e promuove l'evento in collaborazione con HEAVYROTATION and e' lieta di ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro supporto. Molte grazie alla organizzazione BLACKSOLO in Roma, per la promozione dell'evento nella Capitale. Ringraziamenti speciali ai nostri amici e artisti EXO, SURFA e D-STRUTTO da ilrap.com, per l'aiuto nella promozione web e la passione che sanno trasmettere. Ringraziamenti speciali anche a Lil Dave da italiarap.com e a Doppio da hiphop.it, per l'inserimento dei banner sui rispettivi portali e per il loro aiuto personale. Grazie all'amico e dj MISTA B da soundvillage.it, uno dei siti piu' agggiornati sull'hip hop italiano e internazionale.

RINGRAZIAMENTI SPECIALI
AC PROMOTIONS ringrazia il dj resident MISTER BLER(Firenze), dj KOKOB (Roma) e DJ DOUBLE DEE (Bologna) per il dj set che segue lo shocase. Grazie anche a dj E-MANUEL (Trieste), per il suo simpatico appoggio e al rapper romano Rudy per il suo continuosupporto.

SCHEDA DELL'EVENTO
- ospite: RICH BOY
- data: 9 Aprile 2008
- locale: Maracana, Via Faenza 4, Firenze
- apertura: ore 23.30
- prezzo: 15 euro all'ingresso / 10 euro ijn prevendita- tipo di serata: dj intro + live show + dj set
- dj set: DJ DOUBLE DEE + DJ KOKOB + DJ MISTER BLER
- info & prevendite: 3406905027 - 3334273104

(in inglese)
ARTIST BIOGRAPHY
Despite what it alludes to, Zone 4/Interscope Records rap signee Rich Boy insists his moniker is just a neighborhood nickname ("It doesn't stand for being rich or anything like that."), not a glimpse into his finances. Maybe so, but with the multifaceted talents that 23-year-old Marece Richards possesses, his nom de plume will be even more fitting shortly with the release of his debut album, Rich Boy.Born and raised in Mobile, Alabama, Rich Boy grew up in a typical hood upbringing with both positive and negative influences. "My dad — all he did was work all day," says Rich Boy. His father owns a liquor store in the middle of the hood, and it's where Rich Boy witnessed dope fiends, drive-bys and all types of mischief first hand. "Instead of having role models, I looked up to drug dealers," he admits. "I'm hanging out and rolling with dope boys doing something I have no business doing," he says of those times before mentioning why he decided to fall back. "I don't want to get into all the shit I did [but] I ain't ever made my momma cry before. Once I saw the impact my actions were having on her I decided to try something positive rather than being on the streets doing bullshit. My momma always did her part to keep me in church to balance me out even though I did make some wrong turns."This balance in his life allowed him to enroll at Tuskegee University as a mechanical engineering major. His first semester there is when his career commenced, but not as a rapper. "I heard a beat in the hallway when I was walking back to my dorm room, I stopped 'cause he had the door open," remembers Rich Boy of that fateful day. "I asked what CD was on and he said it was a beat he had just made. I was so shocked that I was like 'You gotta show me how to do that.'From there he started making beats everyday. Having played drums in church as a youth, production came naturally and he became so enriched in his newfound craft that school became secondary. Within in a year, Roy Jones Jr. had come upon one of his beat CDs and ended up purchasing tracks. "That was my first real step in the door as far as professional music is concerned," says Rich Boy. The first check was small but enough to make him start thinking he had a future in the rap business. After his freshman year, he decided to step out on faith and leave school to pursue his dreams of becoming a full-time producer.As a youngster, Rich Boy was influenced by Southern rap legends like UGK, 8-Ball & MJG, Crime Boss, ESG, and Too Short. The rap scene in Mobile always thrived, but he admits that getting on the radio is no easy task, keeping local artists just that, local. Undaunted, he would finagle his way into the local radio station, WBLX, by claiming to have an appointment with a station DJ in order to get by reception. "I decided to rap over one of my own beats and [try] to put in on the radio," explains Rich Boy. He eventually got his music into the hands of evening personality Nick at Nite, The Krunkmonster, who started playing Rich Boy's "Cold as Ice"."After really listening to the song, he went crazy and started playing it every night," remembers Rich Boy.Soon after, Atlanta-based rap outfit Jim Crow came through the station promoting their latest album and Rich Boy made it his business to hand a copy of his CD to group member Polow Da Don. "Polow just so happened to call me back one day and said, 'I think you ought to rap.' " Polow then flew Rich Boy out to Atlanta to get him into the studio recording. Coincidently enough, this was around the same time Jazze Pha also heard Rich Boy's music and coordinated to fly him down to see Cash Money's Mannie Fresh, and he started building relationships with both camps. While in Atlanta, Rich Boy signed with Polow's own Zone 4 Entertainment, which eventually partnered with Interscope Records."They made a lot of legends at Interscope," rationalizes Rich Boy. "I don't feel they've broke an act out of the South, and I figure I can be one of the first." He has the goods to do just that. His thick Southern drawl permeates throughout his insightful lyricism, making it hit home that much harder. But the beauty of Rich Boy's flow is his ability to keep listeners guessing. "I got a lot of different characters and different flows. I don't rap the same way every time," he says.Interscope now has their first Southern uprising thanks to Rich Boy and his red-hot lead single, "Throw Some D's." The track, which features Polow Da Don, is a trunk-rattling street anthem that has heads from Mobile to Manhattan nodding. "I had actually just bought a new Cadillac and I took it to my momma's house," Rich Boy says, explaining the origins of the song's infectious hook. "I showed it to her and she said, 'It looks pretty nice but you need to do something to it… paint it a different color or throw some D's on it.' And that's where the hook came from. It came from my momma. They say your momma knows best."Momma did indeed know best. "Throw Some D's" has quickly become a runaway smash, earning Rich Boy his first Top 10 hit. And while the song has already made him a fan favorite on MTV and BET as well as on the road, Rich Boy says his self-titled debut is going to take him to the next level.Another smash on the debut album is "Get To Poppin" which features more vocal chest thumping over tumbling percussion and an eerie vocal loop while the track "Role Models" finds David Banner and Birmingham, AL newcomer Attitude joining in on the fun. "Boy Looka Here," the album's second single, is a Southern fried heater "that just represents the country in me; it represents Mobile because you don't go to New York and say that. I was raised around horses and shit," he says with a chuckle.Rich Boy raps about what he's seen coming up in Mobile but he isn't content on simply regurgitating the rap "same ol', same ol' ". On the reggae-infused "Lost Girls," he explores in rhyme the plights of insecure young women. "I made that song off of true experiences," says Rich Boy. "I noticed a lot of girls throwing their life away chasing men for money. I felt I had to put some positive on the album, it couldn't be all about drugs, dope boys and cars."The album is bloated with intoxicating beats and A-list production credits including Polow Da Don, Lil Jon, Brian Kidd, and Needlz, to name a few. Overall, Rich Boy will offer a glimpse into all the experiences of making him who he is, while making sure your neck snaps to the beats."Certain songs might tell you a little something about my upbringing. Certain songs might tell you how I relate to others' life experiences. On the album, I never get specific on all my dirt because I don't feel I need to talk about that. I want to put the spotlight on Mobile, and give the listeners an idea of what's going on here from a young black man's perspective."

SITI DI RIFERIMENTO:
www.myspace.com/richboy
http://www.richboyonline.com/

VIDEO DELLE HITS:
http://it.youtube.com/watch?v=QuNnoRsjWK8
http://it.youtube.com/watch?v=bMFj0sWpIAI
http://it.youtube.com/watch?v=mxFwWsZPiQc

PARTNERS:
http://www.heavyrotation.net/
http://www.maracana.it/
http://www.ilrap.com/
http://www.italiarap.com/
http://www.gangstasparty.com/
http://www.hiphop.it/
http://www.blacksolo.com/
http://www.firenzenotte.it/
http://www.firenzeforum.com/
http://www.hiphoponstage.com/
http://www.soundvillage.it/
http://www.moflo.it/

ALTRI RINGRAZIAMENTI:
Sanjin, Eugenio, Max, Otto, Gio', Mesta, Rino and Flava Staff, Regina, Open, Mr.Ex, Mirror Soul and who gave us any support!

domenica, marzo 30, 2008

Grande afflusso di pubblico alla mostra “PSICHIATRIA: UN VIAGGIO SENZA RITORNO”

Circa 2000 persone hanno visitato la mostra. Sono state raccolte varie testimonianze di persone vittime della psichiatria. Denunciamo l’ipocrisia della psichiatria trentina.

Trento. La mostra multimediale itinerante “PSICHIATRIA: UN VIAGGIO SENZA RITORNO” ha chiuso i battenti presso il Palazzo della Regione. La sala è stata affollatissima con circa 2000 persone che hanno visitato la mostra. I commenti dei visitatori sono entusiastici e la nota dominante è stata l'aumento della consapevolezza sulla psichiatria. Una persona ha commentato che la mostra “… ti permette di capire che cos'è in realtà la psichiatria”, un’altra ha commentato: “Interessante. Apre gli occhi. Mai avrei immaginato certe cose.” La mostra è stata visitata da dottori, avvocati, professionisti, politici, studenti e persone di qualsiasi ceto, professione e condizione sociale, così come anche da vari psichiatri, operatori e volontari del settore.

Gli organizzatori sono molto soddisfatti della partecipazione e dei commenti ricevuti. Inoltre molte persone hanno approfittato della mostra per denunciare gli abusi subiti e le carenze osservate nell’ambito della psichiatria locale. Purtroppo la risposta della psichiatria trentina non è stata incoraggiante. Invece di accettare il dialogo si sono arroccati su una posizione difensivistica. A parte alcuni operatori, nessuno psichiatra del centro di salute mentale è venuto alla mostra (almeno apertamente). Uno psichiatra del centro a cui abbiamo offerto il DVD lo ha accettato solo per cortesia, ma senza poter nascondere una nota di disappunto. E abbiamo saputo da un paziente che questo stesso psichiatra ha sconsigliato alle persone di visitare la mostra dicendo loro che era di parte. Paolo Roat, coordinatore regionale del CCDU Onlus ha affermato in proposito: ”Certo, la mostra è di parte. È dalla parte dei più deboli, i malati mentali. Ed è dalla parte dei diritti umani. Lui invece da che parte sta?” Una volontaria ci ha riferito che la locandina della mostra è stata rimossa dal Centro di Salute Mentale, ma lei ne ha subito esposto un'altra. E a un paziente è stato impedito di esporre la locandina nel dipartimento di psichiatria dell’ospedale Santa Chiara.

Chiudendo questa mostra desideriamo denunciare l’ipocrisia della psichiatria di casa. Si fanno varie manifestazioni di facciata molto allettanti da un punto di vista promozionale. Ma la realtà è ben diversa. Abbiamo raccolto le storie di vari “TSO volontari”: pazienti costretti a subire trattamenti sotto la minaccia di un TSO effettivo o di perdere dei sussidi economici. Pazienti che si presentano ogni mese od ogni settimana (pratica che continua per anni con pazienti che diventano sempre più dipendenti dai farmaci) per una puntura di psicofarmaci a rilascio graduale o per la loro dose di psicofarmaci nonostante abbiano più volte manifestato oralmente la loro volontà di ridurre ed eliminare questi farmaci per tornare a una vita normale. Pazienti che hanno chiesto ripetutamente (sempre a voce) un supporto psicologico ma che sono stati mantenuti su terapie farmacologiche. La situazione è talmente degradata che sembra che questi abusi non vengano neppure riconosciuti come tali dalle persone che lavorano in questo campo. Solo alcuni volontari hanno mantenuto un punto di vista sano e si rendono conto degli abusi subiti dai pazienti. Invece, gli psichiatri che agiscono in tal modo continuando queste terapie farmacologiche coercitive della durata di molti anni sui loro pazienti sono persino convinti di “aiutare” queste persone. Consigliamo ai pazienti di mandare le loro richieste per iscritto tramite fax e di richiedere che vengano inserite nella loro cartella clinica. Inoltre, se ritieni di aver subito danni a causa di diagnosi o trattamenti psichiatrici puoi metterti in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus.

Paolo Roat
Coordinatore Regionale
CCDU ONLUS Sezione di Trento
www.ccdutrento.org - ccdutrento@tiscali.it
Sito nazionale: www.ccdu.org

venerdì, marzo 28, 2008

Cascina 'I Carpini' debutta al prossimo Vinitaly

Cascina I Carpini si presenta per la prima volta al Vinitaly: un debutto in piena regola per un'impresa giovane ma di tradizione antica.

Dal 3 al 7 aprile 2008 ritorna Vinitaly, il più grande evento fieristico mondiale dedicato al vino, che è pronto ad aprire le porte a 150 mila operatori professionali, dei quali il 25% in arrivo da oltre 100 Paesi e Cascina I Carpini si appresta a fare il suo esordio al Vinitaly durante il quale presenterà la sua produzione.

Si tratta della collezione "Vini d'Arte": una raccolta di vini prodotti nella piena naturalità di un processo che unisce la tradizione alla tecnica attraverso il rispetto della terra e della la vite; un'occasione per scoprire vini prodotti di una territorio dove la viticoltura è un tesoro secolare.

La produzione limitata a 30.000 bottiglie permette di avere un prodotto selezionato e di altissima qualità, ottenuto da una vendemmia effettuata rigorosamente a mano, che garantisca l'integrità del prodotto al suo arrivo in cantina, da viti allevate col metodo a spalliera e potate con la tecnica del cordone speronato basso (secondo quando definito dal disciplinare della DOC) unito al terroir d'eccezione dei Colli tortonesi, capace di conferire pregiate qualità organolettiche ai vitigni coltivati: ricchezza estrattiva, colore, ottima tendenza all'invecchiamento e complessità dei profumi.

Le vigne di Cascina 'I Carpini', (già Ca' Antonotti dai primi del '900, ma rilevata alla fine degli anni novanta dai fratelli Maddalena e Paolo Carlo Ghislandi ) si estendono contigue nella frazione di San Lorenzo nel Comune di Pozzol Groppo (AL), e presentano la particolarità di essere esposte a sud est ed affondare le radici in un terreno di medio impasto, fresco e ben drenato che beneficia di falde acquifere che mantengono l'apporto idrico e creano un microclima unico.

Per gli impianti sono scelte le grandi uve autoctone piemontesi come base per realizzare vini inediti: tra i vari vitigni infatti i primi ad essere impiantati sono stati Barbera, Freisa di Chieri, Nebbiolo, Croatina,Cortese, Moscato.


La collezione conta otto etichette delle quali solo cinque attualmente in commercio; vini che portano nomi evocanti la forte commistione con la natura, la vita, il territorio: Falò d'Ottobre (Colli tortonesi DOC, Barbera superiore), Bruma d'Autunno (Colli tortonesi DOC, Barbera superiore Riserva e Riserva 1926), Sette Zolle (Colli tortonesi DOC, Barbera ) , Rugiada del mattino (Colli tortonesi DOC, bianco selezione), Terra d'ombra (Colli tortonesi DOC, Barbera Superiore riserva).

Ogni singola bottiglia dei 'Vini d'Arte' esprime in modo personale la filosofia semplice e precisa dei suoi produttori che hanno voluto creare vini sinceri, dal colore pulito e brillante, ricchi di profumi complessi e dal gusto onesto, immediato e persistente, che scatenano sensazioni sopite ed emozioni profonde; vini vivi, che nascono ed evolvono secondo i ritmi della natura, affinati in bottiglia e resi forti ed eleganti dal tempo.
Sono nati così vini eccellenti, prodotti in un numero limitato di bottiglie, curate in ogni particolare e vestite con etichette uniche e coerenti con lo spirito del prodotto.

Con queste premesse è nato il 'vino d' Arte' : contenuto, nome ed immagine per evocare nel consumatore ricordi, sogni, emozioni, sentimenti. Un vino da non dimenticare.


Cascina I Carpini

Sp 105,1-15050 Pozzol Groppo (AL)

I Carpini

sales@cascinacarpini.it

Press Room: Pr&Press , p.guerra@pr-press.it

Fotografi per matrimonio a Roma

Quello del matrimonio è il giorno più bello. Proprio per questo motivo si vuole conservare il ricordo di questo evento il più a lungo possibile e nel modo migliore possibile.

Tutti coloro che hanno intenzione di sposarsi a Roma, hanno la possibilità di rivolgersi ai migliori fotografi per matrimonio, professionisti specializzati in servizi fotografici per cerimonie, che ricorderanno a marito e moglie, negli anni a venire, i loro momenti più belli.

Sul portale romasulweb.com si troveranno anche gli studi fotografici che realizzano video e filmini per matrimoni e cerimonie, su supporto magnetico o dvd. Per maggiori informazioni visitare la sezione “Matrimonio a Roma” del portale.

Staff - romasulweb

Valvole a farfalla, disconnettori e gli accessori necessari per gli impianti idrotermosanitari

L'industria italiana si fonda su una produttività che basa gran parte della propria forza su dei macchinari che necessitano un'efficienza massima in qualsiasi condizione di utilizzo.

Che sia l'industria pesante o quella più leggera, la qualità dei macchinari deve essere massima, così come la loro resistenza alle sollecitazioni.

Di primaria importanza, negli impianti con condotti idrici o a pressione, sono ad esempio le valvole a sfera per alta pressione o le valvole a farfalla in ottone. Sono componenti fondamentali per il corretto uso di tutti i macchinari con circuiti idraulici o a pressione garantendone un ottimale utilizzo e soprattutto sono elementi fondamentali per la sicurezza del macchinario stesso e la conseguente sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro.

In un impianto funzionante assumono grande importanza, accanto alle valvole a sfera e a farfalla anche i disconnettori , le valvole di ritegno e i riduttori di pressioni che agiscono con l'intento di stabilizzare la pressione all'interno dei circuiti idraulici al fine di poterne gestire il flusso e il conseguente utilizzo ed evacuazione.

Nei circuiti in cui scorrono flussi ad alta pressione è fondamentale avere flange a tenuta stagna, guarnizioni specifiche che resistano alla pressione e alle temperature sviluppate, metalli lavorati al fine di garantire un perfetto isolamento e componenti che permettano la gestione di questi flussi. Proprio per questo è necessario l'uso di valvole a farfalla in ottone che siano in grado sia di gestire i flussi interni delle tubazioni e dei condotti, variando l'apertura della stessa farfalla in funzione della pressione, e valvole di ritegno e riduttori che, interagendo con i primi, siano in grado di ottimizzare la pressione in entrata e quella in uscita mantenendo l'impianto efficiente e in sicurezza.

La sicurezza sul posto di lavoro e la migliore produttività derivano soprattutto da questi elementi, troppo spesso considerati secondari.

Grandi Navi Veloci: sconto del 25% il 1° Aprile per prenotazioni su www.gnv.it

Traghetti Sicilia: solo il 1° Aprile sconto del 25% per chi prenota su www.gnv.it tra le 9 e le 18 con l’operazione “non è uno scherzo” di Grandi Navi Veloci.

Genova, 28 marzo 2008 - Uno sconto del 25% su tutte le linee da e per la Siclilia? “Non è uno scherzo”, ma una speciale promozione che Grandi Navi Veloci ha messo a punto solo per chi il 1° aprile prenoterà sul sito www.gnv.it i biglietti per le tratte da e per la Sicilia.

Per usufruire degli sconti garantiti dall’operazione “Non è uno scherzo” sarà sufficiente collegarsi al sito www.gnv.it e acquistare il proprio viaggio tra le ore 9,00 e le ore 18,00 del 1° Aprile 2008.

Le linee interessate dall’offerta sono i traghetti per la Sicilia Genova-Palermo-Genova, Livorno-Palermo-Livorno e Civitavecchia-Palermo-Genova.

Come sempre, tutte le tariffe GNV includono la polizza passeggeri di Elvia Assicurazioni per l’assistenza sanitaria, mentre i bambini viaggiano gratis fino ai 2 anni e con uno sconto del 50% fino ai 12 anni non compiuti, usufruendo di spazi gioco dedicati, animazione e menu appositamente studiati per la loro salute.

Grandi Navi Veloci

Per tutte le tariffe, le prenotazioni e per ottenere ulteriori informazioni visitate www.gnv.it.

"GASTROPED - Ragusa 2008". Aperte le iscrizioni per i medici e gli infermieri

Si svolgerà nei giorni 11 e 12 aprile, all’interno della stupenda e rinnovata cornice dell’Hotel Terraqua di Marina di Ragusa, l’incontro “GASTROPED – Ragusa 2008”.

Tema principale dell’evento sarà “La gastroenterologia pediatrica e dell’adolescente” e vedrà la partecipazione di illustri relatori.

Una particolare attenzione sarà dedicata alla malattia celiaca ed al sistema di diagnosi e di monitoraggio adottato dall’AUSL 7 di Ragusa che, con il Servizio Celiachia presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale “Guzzardi” di Vittoria, rappresenta una esperienza attenzionata da altre realtà sanitarie a livello regionale e nazionale.

L’evento, organizzato in collaborazione con la SIGENP, è in fase di accreditamento ECM per le figure di medico ed infermiere.

Per iscrizioni ed informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa attraverso il sito web www.promo-key.it.

Cellulare spia che intercetta SMS: grande fratello?

Dalle telecamere lungo le strade alle frequenze dei telefonini, ognuno di noi può essere tenuto sotto controllo senza saperlo.

Spiati, controllati e tenuti sotto osservazione minuto per minuto. Oggi, esattamente come la famosa trasmissione televisiva di mediaset, il Grande Fratello (suonerie sfondi foto grande fratello) è tutto intorno a noi. Dalle telecamere dei semafori alle frequenze dei telefonini. E la privacy? Vip o meno, siamo tutti sotto l'occhio attento di qualche sottospece di investigatore privato.

Ma giocare all' l'investigatore al giorno d'oggi è alla portata di tutti, prelevare dal cellulare di una persona (ovviamente senza che se ne accorga), SMS inviati e ricevuti, chiamate fatte e ricevute o la Rubrica, è diventata una semplice operazione che possiamo fare standocene comodamente seduti sul nostro divano.

Come fare? Il primo passo è essere in possesso un cellulare con sistema operativo Symbian Series 60.

Il secondo passo è utilizzare il software cellulare Guardian (http://www.symbian-toys.com/guardian.aspx?lang=it-it) il sistema antifurto definitivo per i terminali Symbian Series60.

Ad ogni accensione del cellulare Guardian si occupa di stabilire se la sim inserita e' autorizzata, in caso negativo notifica l'avvenuto cambio sim inviando un sms ad un numero telefonico stabilito in precedenza.

Inoltre fornisce funzionalita' di controllo remoto del cellulare, consentendo (tra le altre cose) di cancellare le proprie foto/rubrica/sms/video/audio in caso di smarrimento o furto del cellulare (vedere sezione Plugins).

Come visto il software cellulare Guardian è in realtà un sistema antifurto per cellulari Symbian Series 60, tuttavia, utilizzando delle precise impostazioni, possiamo utilizzarlo per creare un cellulare spia in pochi passi, spostati nella seconda linguetta e poi sulla voce Destinatario.

Dopo aver scaricato Guardian, scompatta l'archivio in una cartella del tuo computer. Se il cellulare spia è un Nokia ed hai installato PC Suite sul tuo computer, per installare il programma, collega il cellulare al PC e fai doppio click sul file estratto, chiamato guardian05.sis.

Nella finestra che si apre, fai click su Si e poi su Ok. Nel cellulare, fai click due volte di seguito su Si e poi altre due volte di seguito su OK. Hai appena terminato di installare Guardian sul cellulare spia! Per farlo funzionare, spegni e accendi il tuo cellulare.

Dopo aver acceso il cellulare, premi il tasto Menu, spostati in Preferiti e apri Guardian. Fai click sul menu Opzioni e seleziona Supporto. Inserisci il codice donazione ottenuto via e-mail e fai click su OK. Adesso dobbiamo passare a configurare Guardian.

Seleziona il menu Opzioni e poi Cambia. Devi ora selezionare dalla rubrica del cellulare che si deve spiare il contatto a cui mandare gli SMS e la Rubrica. Possiamo aggiungere alla rubrica temporaneamente il nostro numero di cellulare e poi cancellarlo.

Impostata questa voce, spostati in quella successiva: Esegui Comandi SMS. Fai click sul menu Opzioni, seleziona Cambia e poi fai click su Si. Ora spostati in Password, fai click sul menu Opzioni e seleziona Cambia.

Scrivi ed annota da qualche parte la password che digiti: ti servirà per accedere al cellulare spia di nascosto. Abbiamo quasi finito! Stancante creare un cellulare spia, eh? Fai click su Esci e poi su Si. Adesso, devi cambiare SIM e rimettere quella che sarà usata abitualmente nel cellulare da spiare. Perchè l'avevi cambiata, vero?

Non appena cambi SIM, il programma Guardian sparirà dalla cartella Preferiti, dove si trovano i programmi del tuo cellulare, e sarà pronto a mandarti tutte le informazioni che desideri. Non abbiamo però ancora finito. Non appena cambi la SIM ed accendi il cellulare, ricevi un SMS al numero di cellulare impostato in Guardian che ti dice che la SIM è stata cambiata. Questo accade ogni volta che accendi il cellulare spia.

Per disattivare questo comportamento, manda al cellulare spia da un altro cellulare questo SMS (scrivi i comandi in maiuscolo!):


//PASSWORDIMPOSTATAPRIMA//CONFIG//STOPSMS

Fatto questo, se vuoi ricevere gli SMS ricevuti/inviati, la lista delle chiamate effettuate/ricevute e i contatti della Rubrica aggiunti DOPO che è stato installato il programma Guardian, invia questo SMS al cellulare spia:

//PASSWORDIMPOSTATAPRIMA//FORWARD//DATA=NEW INBOX=999 OUTBOX=999 INCALLS=999 OUTCALLS=999 CONTACTS=999

Seleziona il menu Opzioni e poi Cambia. Devi ora selezionare dalla rubrica del cellulare che si deve spiare il contatto a cui mandare gli SMS e la Rubrica. Possiamo aggiungere alla rubrica temporaneamente il nostro numero di cellulare e poi cancellarlo.

DA NOTARE che tutti gli sms inviati e ricevuti dal programma non saranno notificati in nessuna maniera all'utente, nessuna icona, nessuna illuminazione, nessun suono, nessuna vibrazione, nulla visibile nei messaggi inviati/spediti/in uscita ed ovviamente nessuna traccia nel registro.

Compatibilità: cellulari Nokia: 3230 / 6260 / 6600 / 6620 / 6630 / 6670 / 6680 / 6681 / 6682 / 7610 / n70 / n72 / n90

Panasonic: X700 / X800
Samsung: SGH-D720 / SGH-D730
Lenovo: P930


Siamo o non siamo tutti al grande fratello?

Alberto Avieri di suoneria gratis

Prodotti monouso, l’igiene è garantita

Oggi come non mai operare con metodi igienici è fondamentale, soprattutto quando la sterilità degli ambienti è di vitale importanza: per esempio nelle sale operatorie degli ospedali.

La soluzione migliore di questi ultimi lustri è quella di adottare sempre più prodotti monouso, cioè la nascita dell’usa e getta. Difatti, sappiamo bene, che in ambienti dove la sterilità non è un obbligo ma una vera e propria esigenza, non è possibile limitarsi a pulire o disinfettare abiti ed attrezzature; perché questo potrebbe compromettere la “verginità” delll’ambiente e quindi, tornando all’esempio della sala operatoria, minare l’incolumità del paziente successivo, che potrebbe essere esposto a batteri e/o attacchi virali presenti sui tessuti utilizzati dai medici e dal precedente paziente.

In questi termini, si adottano in tutti gli ospedali avanzati attrezzature ed abbigliamenti monouso, ad esempio guanti in lattice usa e getta, oppure copri lettini in carta.

Questo perché, le ditte produttrici di guanti monouso garantiscono un prodotto confezionato, sterilizzato e completamente sicuro. Ciò è dovuto ai criteri utilizzati in fase di realizzazione del prodotto, con ambienti sterili e provvisti di sistemi per la rilevazione di infestazioni batteriologiche.

In pratica è sempre meglio garantire l’igiene in tutti gli ambienti, dai più delicati ai più aggressivi come ad esempio: cucine di hotel e ristoranti, industrie chimiche ed altri ambienti dove la protezione e la pulizia della persona sono fondamentali.

Questo prevede, in ambito di cucina, l’utilizzo di grembiuli monouso, guanti in aloe vera, tute monouso e copriscarpa usa e getta. Ciò permette di garantire l’igiene dell’ambiente, superare egregiamente tutti le norme igieniche imposte dalle autorità competenti, e di offrire un prodotto finito pronto da servire in tavola di maggiore qualità.

Da non trascurare è anche la praticità di questi prodotti per chi li indossa o comunque li utilizza per svariati motivi: fra cui la sicurezza di indossare un capo pulito ed igienico, la comodità di non dover lavare continuamente il proprio abbigliamento ed infine il comfort garantito dall’utilizzo delle migliori materie prime per la realizzazione del prodotto.

Ad esempio, chiunque provi ad indossare guanti in nitrile si accorgerà subito della loro maneggevolezza e benessere interno, che non fa sudare la mano che comunque proteggono dall’ambiente esterno.

Inoltre, se correttamente smistati, questi prodotti monouso sono completamente riciclabili e permettono di autoalimentare il ciclo produttivo.

A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Posizionamento garantito

GLI EVENTI DI ELEA:Terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II


GLI EVENTI DI ELEA

Terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II

2 aprile 2008, ore 17.00

Sala Conferenze Elea

Via della Conciliazione, 3 – Roma

I Cardinali Giovanni Battista Re e Leonardo Sandri
e il Direttore del TG 1 Gianni Riotta

presentano il libro

"PAPA WOJTYLA. L'ADDIO"

di Marco Politi

Con la partecipazione di Giulio Base e Stelvio Cipriani

"Questo è il racconto di un'emozione, il ricordo di un sentimento collettivo che ha afferrato e trascinato milioni di uomini e donne fra il febbraio e l'aprile del 2005. [...] Il Papa venuto da lontano è riuscito a parlare anche a chi non pratica, a chi la pensa diversamente, a chi segue altre fedi, a chi lo aveva criticato.[...] In mezzo ai tormenti e mentre il morbo gli stringeva la gola, togliendogli la parola, Karol Wojtyla è diventato segno per milioni di persone credenti e diversamente credenti. La sua passione è entrata nel cuore e nella mente di uomini e donne a prescindere se fossero vicini o lontani dalla religione. Queste pagine sperano soltanto di rievocare l'atmosfera di quelle ore, perchè ciascuno non perda il ricordo di quanto, irripetibilmente, ha provato".(da "Papa Wojtyla. L' addio" di Marco Politi)

Nel terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, Mercoledì 2 aprile alle ore 17.00, nella Sala Conferenze Elea, in Via della Conciliazione 3, sarà presentato il libro "Papa Wojtyla - L’addio" (Editrice Morcelliana) di Marco Politi, vaticanista de La Repubblica.
Come si legge nella prefazione firmata da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, questo testo "non è un libro di dibattito storiografico o interpretativo", bensì " il racconto di un'emozione di un vaticanista e di un uomo, che ha ammirato la figura del Papa". Nel libro emerge una testimonianza intensa della grandezza debole e sofferente di Karol Wojtyla.

L’evento è promosso da Franco Decaminada, Presidente dell’IDI, e da Domenico Temperini, amministratore delegato di Elea, l’Istituto di alta formazione fondato da Adriano Olivetti e recentemente acquisito dalla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, che ne hanno trasferito la sede in Via della Conciliazione.
In tale cornice gli “Eventi di Elea”, diretti dal vaticanista Piero Schiavazzi, si collocano quale foro di riflessione e dialogo, con la partecipazione di personalità della Chiesa e delle Istituzioni, della diplomazia, del mondo del lavoro e dell’informazione.

Alla presentazione interverranno il Card. Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, il Card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e Gianni Riotta, Direttore del TG 1. Modererà l’incontro Piero Schiavazzi.
In apertura, l’attore Giulio Base (regista di “Don Matteo”, “Pompei”, “L’inchiesta”, “San Pietro”, “Maria Goretti”, “Padre Pio tra cielo e terra”) leggerà alcuni brani del volume.
Al termine il Maestro Stelvio Cipriani, autore dell’indimenticabile colonna sonora di Anonimo Veneziano, eseguirà il "Tema di Karol", accompagnato da un video di Alessandro Franconetti, con le immagini suggestive gentilmente fornite dal Centro Televisivo Vaticano.

L’ incontro prenderà spunto dal volume di Marco Politi per commemorare la morte, la vita e l'operato di un pontefice che ha segnato 26 anni di storia. In "Papa Wojtyla. L' addio" ritroviamo fissate, attraverso pagine efficaci e appassionanti, immagini e sensazioni di quei giorni tra il febbraio e l'aprile 2005. L' autore ripercorre le tappe più significative degli ultimi giorni della vita di Giovanni Paolo II: la malattia, la morte e i funerali, restituendoci la drammaticità e allo stesso tempo l'intensità spirituale di quei momenti.

PARTECIPANO ALL' EVENTO:

Card.Giovanni Battista Re: Prefetto della Congregazione per i Vescovi
Card. Leonardo Sandri: Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
Gianni Riotta: Direttore del TG 1
Giulio Base: Attore-Regista
Stelvio Cipriani: Musicista-Compositore
Franco Decaminada: Presidente dell'IDI
Domenico Temperini: Amministratore Delegato di Elea
Piero Schiavazzi: Direttore degli Eventi di Elea


Debora Bora
Ufficio stampa Eventi Elea
Tel 06 3201920

Scopri il fascino della lingua russa. Studia il russo in Russia.


La Russia è un paese che da sempre affascina migliaia di visitatori di tutto il mondo.

Quando si pensa alla Russia, si pensa ad una nazione fortemente radicata a dei valori che porta avanti da sempre, ad un paese in evoluzione ma che non permette ai repentini cambiamenti a cui è assoggettato il mondo intero, di scalfire la sua natura e la sua anima.

Collocata nell'est d'Europa, l'Unione Sovietica è un paese nel pieno della sua evoluzione economica a culturale. E' una Russia nuova, bellissima, degna di un lungo soggiorno e sempre pronta ad accogliere i suoi visitatori.

Recarsi in Russia in questa fase di crescita e fermento è un'asperienza bellissima ed interessante, ma per percepire da vicino e al meglio questo clima è necessario saper parlare la lingua di questo paese, anche per poter stabilire un contatto con le belle persone che lo abitano.

In Russia, infatti, il russo è l'unica lingua parlata da tutta la popolazione, per cui durante un soggiorno in Russia è importante avere un minimo di conoscenza della lingua per potersi muovere e gestire anche nelle più semplici attività quotidiane, come chiedere informazioni, fare spese e socializzare con la gente del posto, proprio per questo le nostre scuole di Russo in Russia propongono dei veri e propri corsi di base che insegnano a districarsi nelle attività quotidiane.

Inoltre vi ricordiamo che il Russo è una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite, pertanto la conoscenza del russo è senza dubbio una grande risorsa.

Chiunque fosse interessato a recarsi in Russia per un soggiorno può approfittarne per imparare questa lingua. Per aiutarvi a realizzare questi propositi, vi proponiamo un interessante programma di insegnamento della lingua russa in Russia che unisce ad un corso di lingua riconosciuto internazionalmente, un ambiente di apprendimento valido e stimolante.

Per questo motivo le scuole di lingua a Mosca e San Pietroburgo, offrono agli studenti che desiderano imparare il russo, dei corsi attentamente studiati in base agli obiettivi che ogni studente si è preposto, col supporto di personale altamente specializzato e professionale.

Studiare il russo non è certamente facile, ma se seguiti da professionisti, supportati da materiale didattico attentamente scelto e in più, inseriti in un ambiente bello, interessante, stimolante e divertente, imparare il Russo in Russia sarà un'esperienza davvero unica!

Una vacanza studio in Russia vi consente di aprire le vostre frontiere culturali, di entrare a diretto contatto con un paese speciale e di imparare una lingua che continua a crescere di importanza, e il cui uso risulterà sicuramente utile, in ambito di studio e lavorativo, sia dentro che fuori dalla Russia.

Il sito dell'agenzia Casa Mare si rifà il look

L'agenzia Casa Mare presenta per l'estate un nuovo sito internet, caratterizzato da una veste grafica moderna e di facile lettura e da una serie di funzioni e strumenti per migliorare la ricerca della disponibilità di alloggi a Bibione.

Uno di questi strumenti è il form presente sulla solare e fresca home page, che ricorda il mare e il cielo azzurro di Bibione. Nel form di ricerca della disponibilità di appartamenti, ville, residence e villaggi, gli utenti hanno la possibilità di inserire diversi dati per ottenere risultati precisi. Data di arrivo, settimane di permanenza, numero di posti letto, tipologia e località dell'alloggio, budget di spesa sono le variabili che si possono inserire. Maggiori saranno le informazioni inserite, migliori saranno i risultati proposti dal sito dell'agenzia Casa Mare.

Tutti i risultati presentano poi due funzioni particolari: “Ricorda” e “Confronta”. Il primo link, che si trova all'interno di ogni scheda descrittiva dell'alloggio, permette appunto di salvare gli appartamenti, le ville, i residence e i villaggi scelti in una finestra sempre visibile, mentre il secondo permette di confrontarli tra loro dal punto di vista della tipologia, località, servizi interni ed esterni e prezzo.

In questo modo gli utenti hanno la possibilità con pochi click di visualizzare differenze e somiglianze dei vari alloggi e di scegliere quello che più risponde alle loro esigenze per trascorrere le vacanze nella spiaggia di Bibione.

Ma non solo: l'agenzia Casa Mare offre ai clienti la possibilità di sfruttare offerte speciali in esclusiva a chi si iscriverà alla newsletter e informare gli utenti sulle ultime notizie e gli eventi della località balneare e dintorni.

Agenzia Turistica Casa Mare
Corso del Sole, 94
30020 Bibione, VE
Tel.: 0431 430303 - Fax: 0431 439069
URL: http://www.casa-mare.it


giovedì, marzo 27, 2008

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Nasso Antica: I fili di Minerva presentano il loro laboratorio online

Dal 28 al 30 marzo il Russott Hotel della Baia di Naxos apre le proprie sale al più importante appuntamento di antiquariato del Meridione d’Italia: “Nasso Antica”, giunta alla sua 53° edizione.

La manifestazione, dedicata all’antiquariato nelle sue diverse forme, vedrà per la prima volta la partecipazione del laboratorio I Fili Di Minerva, specializzato nella confezione di manufatti ricamati.
Il laboratorio nasce grazie a un’idea di Nerina Vitale che, dopo aver acquisito le antiche tecniche del Reticello, dello Sfilato Siciliano e del Punto Antico da Orazia La Rosa, una delle più note ricamatrici siciliane dei nostri tempi, dà vita ad un’attività che vanta oggi un’esperienza trentennale e da diverso tempo espone le proprie lavorazioni presso le numerose Mostre regionali di Arte e Artigianato.

I Fili Di Minerva è anche scuola di ricamo e ogni anno organizza corsi di formazione rivolti a chi voglia accostarsi per la prima volta a quest’arte antica quanto raffinata.

Ma la vera novità è che da quest’anno il laboratorio è anche online.

Il nuovo sito web www.ifilidiminerva.com offre un ricco catalogo di articoli da poter ordinare, la possibilità di confezionare e ricamare qualunque manufatto e rappresenta il culmine di un progetto ambizioso che vuole far conoscere ed esportare il ricamo fuori dai confini strettamente regionali.

La partecipazione a Nasso Antica è l’occasione per presentarsi direttamente al pubblico con una preziosa selezione dei propri prodotti artigianali più ricercati.

Info:
Agata Scandurra
agata.scandurra@ecooo.it

Ecooo-marketing & web
www.ecooo.it
Tel. 095.7651517

Psychological divide

Pubblichiamo l'intervento di Massimo Silvano Galli al convegno "Innovation Forum" tenutosi sabato 15 marzo a Milano, presso la sala del Consiglio della Provincia a Palazzo Isimbardi.


L’entusiasmo con cui, soprattutto negli ultimi anni, gli addetti e i cadetti della rete e delle nuove tecnologie, con l’aiuto dei mass-media e della imperante “teologia delle tecnoscienze”, hanno disegnato l’avvento della cosiddetta “Società della Conoscenza”, per quanto giustificato dalle reali opportunità di cui tale ipotetica società è -o sarebbe- depositaria, ha, tuttavia, costituito un freno all’analisi più profonda che necessariamente comporta ipotizzare una siffatta società e, a maggior ragione, esigono le azioni necessarie al suo concretarsi.

Tali, non oso dire superficiali ma, quantomeno, ergonomici entusiasmi, sembrano unilateralmente concentrati a superare due annose questioni che sole paiono frapporsi tra le potenzialità delle nuove tecnologie e il loro effettivo usufrutto, questioni che prendono il nome di “digital divide” e “cultural divide”, intendendo, con il primo, quel divario esistente in termini di possibilità tecnologiche di utilizzo della rete, che vanno dal non possedere fisicamente un Pc o il software necessario, al non essere raggiunti da DSL o simili; e, con il secondo, quel divario che va dall’ignorare le potenzialità/possibilità della rete, al non possedere gli strumenti conoscitivi per utilizzarla in parte o in tutte le sue opportunità. Due categorie che paiono distinte (per quanto, separatamente o insieme, collaborino al medesimo risultato) ma che, in verità, afferiscono ad un unico paradigma tecnocentrato.

Dando per adeguato, il primato tecnologico che delimita il concetto di “digital divide”, non possiamo -credo- rimanere indifferenti quando il medesimo primato soverchia il concetto di “cultural divide”, riducendo radicalmente i confini stessi della nozione di cultura che finisce per assumere, appunto, un piega strumentale alle esigenze tecnopratiche, ignorando tutte le implicazioni che, ad esempio, fanno della cultura il più vistoso oggetto di quella epistemologia della complessità con cui pure la rete deve non solo fare i conti, ma anche sostenere adeguatamente la concreta esemplificazione che della complessità rappresenta.

Gli strumenti, anche gli strumenti della conoscenza prettamente tecnica e pragmatica, sono, infatti, la premessa affinché una “Società della Conoscenza” sia possibile, ma perché tale società si reifichi, senza ridursi ad una “Società dell’Informazione” o, al massimo della scienza (ossia di una conoscenza troppo spesso mutilata da quel prefisso con- che sta a indicare unione, partecipazione, simultaneità), e cogliendo davvero e fino in fondo le sue opportunità, è necessario annullare, insieme al divario digitale e culturale, quel divario direi “psicologico” oltre il quale solo si può affacciare una non millantata “Società della Conoscenza”.

Questo divario, che il dibattito sulla rete pare disconoscere o non cogliere come merita, e che chiameremo, per stare in sintonia: “psychological divide”, ha a che fare con un’umanità ben più vasta, sia di quelli che subiscono il “digital divide”, sia di quelli che soccombono al “cultural divide”, e nemmeno esclude coloro che non appartengono a nessuna delle due categorie ma, anzi, paiono sfruttare la rete in (quasi) tutta la sua potenza.

Prima di profilare questo divario psicologico è bene tuttavia soffermarci sull’idea di “Società della Conoscenza” da cui emerge. È chiaro, infatti, che, se per “Società della Conoscenza” intendessimo esclusivamente un insieme più o meno vasto di individui che grazie ad una particolare dotazione tecnologia e ad una serie di tutele legislative, sono posti nella condizione di scambiarsi, come mai prima d’ora: informazioni, dati, saperi e sapienze, tale società non esprimerebbe l’esigenza di una soggetto dalla diversa predisposizione psichica. Una “Società della Conoscenza”, intesa come luogo di maggiore circolarità e disponibilità di saperi, avrebbe sì semplicemente bisogno di un individuo che possa utilizzare gli strumenti per accedere a queste informazioni e sappia come sfruttarli al meglio.

La “Società della Conoscenza” che concepiamo e che è intrisa nelle possibilità della rete, auspica invece un vero e proprio sovvertimento del rapporto che l’uomo contemporaneo intrattiene col sapere, e per questo avanza l’istanza di un necessario mutamento psicologico da parte dei suoi cittadini.

Per figuraci tale società dobbiamo evadere dall’idea di “luogo” che ci permea, e che possiamo sostanzialmente descrivere in due aree: quella del fuori-da-me, e quella del dentro-di-me, e spostarci in uno spazio terzo, che è poi lo spazio in cui la conoscenza prende forma e di cui la rete ha tutte le caratteristiche per essere l’incarnazione.

Compiendo una necessaria azione e-semplificatrice, pensiamo al computer, alla rete e ai suoi annessi, come all’ennesimo tentativo dell’uomo di spostare il patrimonio di informazioni in suo possesso dal dentro-di-sé al fuori-da-sé, con l’obiettivo di facilitarne la disponibilità, il recupero e l’utilizzo. Un tentativo che, per quanto non abbia conosciuto freni, essendo simbiotico alla stessa idea di evoluzione umana, registra fin dai suoi primi passi alcune importanti critiche su cui è necessario riflettere. È Platone (1998), nel suo Fedro, a metterci in guardia per primo. Quando il dio egizio Teuth si reca dal suo faraone per illustragli l’invenzione della scrittura, così la descrive: “O re, questa conoscenza renderà gli egiziani più sapienti e più dotati di memoria”. Ma il faraone gli risponde: “Tu credi di aver inventato qualcosa che aiuti la memoria, invece questa tua invenzione produrrà dimenticanza nelle anime di chi impara, proprio perché, fidandosi della scrittura, ricorderanno le cose dell'esterno, da segni alieni, e non dall'interno, da sé,” e poi conclude con una profezia che pare il ritratto della nostra post-modernità e in cui intravediamo il rischio di una “Società della Conoscenza” semplicemente intesa come luogo di parossistica circolazione delle informazioni: “Tu non offri verità agli allievi, ma una apparenza di sapienza; infatti, grazie a te, divenuti informati di molte cose senza insegnamento, sembreranno degli eruditi pur essendo per lo più ignoranti; sarà difficile stare insieme con loro, perché in opinione di sapienza invece che sapienti”.

Questo non significa, evidentemente, una demonizzazione della scrittura e degli innegabili vantaggi che ha recato all’umanità. Umberto Eco ci segnala, opportunamente, come l’esternalizzazione delle informazioni produce semplicemente un nuovo concetto di conoscenza che non si esprime più in “quante informazioni possiedo”, ma nella capacità di andare a cercare le informazioni che mi occorrono, ampliando evidentemente la possibilità di raccogliere dati essenziali.

Fare proprio il dubbio del re egizio ci offre però l’opportunità di osservare il fenomeno da un’altra angolazione, tanto più appropriata per quello straordinario strumento che è la rete, che rappresenta, o potrebbe rappresentare, un superamento delle critiche che Platone muoveva alla scrittura, quando l’accusava di non essere in grado di dialogare, né di sagomarsi all’anima a cui si rivolge per poter rispondere alle sue domande, accendendo così la scintilla della conoscenza. In verità, la rete, supera questo limite, almeno come possibilità, e dà l’opportunità di mettere in intima comunicazione, a partire da un oggetto di condivisione, l’autore e il lettore. Il problema è, semmai, come e con quali schemi mentali (e torniamo a bomba al nostro divario psicologico), queste due anime processano la loro relazione.

La questione è questa. Ogni allocazione di informazioni dal dentro-di-me al fuori-da-me produce, di fatto, un luogo il cui destino può essere almeno duplice: rimanere in quel territorio che afferisce al fuori-da-me, così come ci sembra corra il rischio la rete: una sorta di magazzino di dati più o meno vasto e facilmente accessibile; il luogo, per così dire, della potenza del sapere, proprio perché “sapere” non limitato nella raccolta, nell’usufrutto, nella velocità di accesso, etc. (qualità strettamente dipendenti dall’evoluzione tecnologica e libertaria di una società); oppure, ed è quello cui vorremmo auspicare parlando di una “Società della Conoscenza”, dare vita a quel luogo terzo che non è dentro-di-me e non è fuori-da-me.

Questa area, che non è dentro-di-me e non è fuori-da-me, è il luogo del potenziale, dell’ipotetico, di ciò che non è o non è stato, ma che può o avrebbe potuto essere. È quello spazio intermedio che Donald Winnicott (1974) indica tra il bambino e la madre in cui si va compiendo l’organizzazione dell’io e il soggetto neonato entra in rapporto con l’oggetto attraverso la sua ri-creazione simbolica con funzione sostitutiva al progressivo allontanamento dalla madre. È lo spazio meticcio della relazione che suggerisce Michel Serres (1992), in cui il Maestro e l’Allievo, il Bambino e la Madre, Io e l’Altro, (inteso come tutto ciò che non sono io) si abbandonano ad una danza le cui movenze sono dettate dalle singole esperienze di ogni proprio esterno e di ogni proprio interno, ma sospinti verso una soglia di cui entrambi ignorano la meta. È la terra di Terra di Hurqalya evocata da Henry Corbin (1979), un mundus imaginalis in cui ogni simbolo conserva e irradia la sua natura polisemica e i “sì” e i “no” delle cose convivono contemporaneamente sotto lo stesso sguardo. È il territorio, insomma, non dell’informazione, ma della trasformazione. È, appunto, quel luogo che Platone rivendica innalzando il primato dell’insegnamento orale sulla scrittura.

Avevo già dedicato alcune riflessioni a questa “Società della Conoscenza” nell’articolo “L'Arte Internet l'Altro”. Riportavo, allora, come al centro di una siddetta società vi debba essere, giocoforza, una congrua consapevolezza e capacità di determinare “condivisione di conoscenza”, intendendo per questa un interscambio di oggetti (fisici o astratti) tra due soggetti in relazione che siano in grado di andare oltre il semplice e meccanico peer-to-peer, ma si pongano, invece, pariteticamente e contemporaneamente come maestro e come allievo impegnati in uno sforzo ri-creativo, avendo entrambi interiorizzato quello spazio potenziale tra me e l’Altro quale elemento cardine nella costruzione mai finita della propria identità; avendo individuato l’Altro quale simile e al contempo diverso (altro da me), la cui ri-conoscenza determina la scoperta di quello iato, di quello spazio potenziale, in cui si avvicenda, colmandolo, la possibilità di creare, di trasformare e di trasformarsi, anzi di trans-formarsi. Una “condivisione di conoscenza” che, quindi, non si limita allo scambio dell’esistente ma, a partire dall’esistente, produce un nuovo oggetto di conoscenza.

Tale concetto di “condivisione della conoscenza” è qualcosa di più del semplice partecipare o mettere a disposizione di… è, invece e appunto, un atteggiamento mentale, quello che Winnicott (ibid.) indica quando parla di una “madre sufficientemente buona”, ossia una figura in grado di presentare il mondo (l’Altro da sé) al bambino (all’allievo) con creatività, mettendolo nella condizione di sperimentare l'onnipotenza soggettiva, mentre lo accompagna verso una condivisione meno egocentrica della realtà. Solo che nella “Società della Conoscenza” che auspichiamo, con tutte le approssimazioni del caso, ogni utente è al contempo madre e bambino dell’Altro e, insieme all’Altro, si dispone a condividere il gioco della libera ri-creazione del mondo.

Una disposizione estranea alle mitologie e ai paradigmi della nostra epoca, anzitutto per la forte concentrazione sull’io tipica del nostro tempo che ci fa diventare un po’ come quelle madri “non sufficientemente buone” che si dimostrano incapaci di giocare al gioco della libera ri-creazione del mondo e riescono a portare al bambino soltanto il mondo per come lo vedono loro, lasciandolo nella unica condizione di accondiscendere).

Il cittadino sufficientemente buono dell’ipotetica “Società della Conoscenza” è, invece, colui che è in grado di operare una sottrazione delle proprie proiezioni, affinché l’Altro non diventi la mera riproduzione delle sue forme interiori, dei suoi narcisismi, delle sue precomprensioni biografiche, o la ansiosa ricerca di questi. Il cittadino sufficientemente buono dell’ipotetica “Società della Conoscenza” è in grado di operare un decentramento da sé a favore di questo Altro, al quale apparteniamo più profondamente di quanto non si sappia o creda e a cui solo attraverso questo sforzo, in cui l’Io si sottrae, è possibile accedere (Mottana, 2002) dando forma a quello spazio potenziale in cui si genera la conoscenza.

Il questo senso, il divario psicologico che mi sembra si debba colmare, e su cui credo sia necessario lavorare, è direttamente proporzionale al disinvestimento pedagogico che coinvolge le società occidentali e che si manifesta nella totale assenza di un’educazione ai processi creativi che definiscono le modalità profonde con cui la conoscenza si produce e si diffonde, mentre si continua ad investire sull’idea di un mondo che, almeno in potenza, sembrerebbe in grado di sopravvivere di pura in-formazione, di conoscenze non ri-create ma trasmesse e supportate da una tecnologia -appunto- dell’informazione e dell’istruzione che, non a caso, tende a universalizzarsi attraverso la lotta (almeno dichiarata) al digital e al cultural divide.

La rete rappresenta, per ora, una grande opportunità che si dà nel più “grande spazio pubblico che la storia abbia mai conosciuto” (Rodotà, 2006): stringere un patto tra qualcuno che ha qualcosa da dire, mostrare, rappresentare, e qualcuno che cerca quella cosa, fatta in quel modo, detta così, in quel dato modo rappresentata, superando nei fatti, o comunque mettendo a repentaglio, il concetto di autorevolezza che ha dettato sin qui la distribuzione del sapere; superamento che non significa la deriva dell’incompetenza, bensì la possibilità per molti competenti, capaci, ma occulti o occultati dalle forme selettive di distribuzione dell’autorevolezza (mercati, censure, regimi, etc.), di trovare un luogo in cui la loro voce abbia risonanza, semplicemente stringendo, come insegnava Pier Paolo Pasolini (1990) in tempi non sospetti, un patto con il lettore: l’Altro -appunto- che mi è diverso e mi somiglia, il solo “[…] degno di ogni più scandalosa ricerca".

Ma, per costruire una “Società della Conoscenza” è necessario non fermarsi a contemplare entusiasti questo scenario e, insieme alla sutura del digital e del cultural divide, iniziare a predisporre percorsi educativi e formativi in grado di guidare l’uomo contemporaneo a prendere possesso di quella complessità necessaria a penetrare e utilizzare la rete quale spazio potenziale dell’incontro ri-creativo con l’Altro.

Con il concetto di “psychological divide” intendiamo sottolineare che, per quanto si possa supporre una riorganizzazione in atto della conoscenza umana e dei suoi modelli (una sorta di lungo ponte che forse tra qualche decennio sapremo definire in maniera più adeguata), la rivoluzione che attraverso le tecnologie informatiche sta segnando l’agire umano, non ha ancora trovato piena corrispondenza in una eguale evoluzione psichica. Mentre il corpo dell'uomo contemporaneo è sempre più immerso in un ambiente di stimoli, informazioni, immagini, connessioni, comunicazioni che lo coinvolgono in uno spazio-tempo apparentemente senza soluzione di continuità, in cui oggetti e soggetti si danno tutti contemporaneamente sotto lo stesso sguardo; la sua psiche è ancora legata a quella razionalità meccanicistica che, dall'invenzione dell'alfabeto in poi, ha caratterizzato il suo cammino tecnologico e ancora permea il suo pensare. Per questo strumenti come il computer e la rete, che esemplificano la possibilità di un approccio complesso, rizomatico, non sequenziale e serendipico al sapere, faticano a imporre il loro vero primato evolutivo, mettendo in luce quell’area che abbiamo chiamato “psychological divide” e che tutti coinvolge in uno sguardo che troppo somiglia a quello con cui la regina dell’Amleto shakespeariano osserva il mondo e le sue cose: “Non vedete nulla, là?”, le chiede Amleto, e lei: “Proprio niente; eppure vedo tutto quello che c'è”.

La costruzione di una “Società della Conoscenza” deve necessariamente fare lo sforzo di guadare oltre questo “tutto quello che c'è”, educando ogni cittadino all’incontro con l’Altro nello spazio autentico di una conoscenza non disciplinata e generata da quel sapere che sta a monte d’ogni recinzione del sapere e ne è costitutivo: l’immaginazione creativa, potenza capace di miscelare la materia prima del dentro-di-me e del fuori-da-me e, al contempo, di generare, da questi e attraverso questi, nuova conoscenza; aculeo dei sensi in grado di trasformare qualsivoglia definizione del mondo e delle cose in una figura retorica che, mentre si allontana da ogni verità condivisa, né abbraccia un’altra, altre, più sottili e spesso più invisibili, ma non meno degne di essere osservate, gridate, reclamate.

È chiaro e evidente che un tale mutamento risponde ad una complessità di interventi che contemplano ma non si risolvono unicamente nella rete, nelle sue possibilità o nel superamento dei suoi limiti, ma coinvolgono la società tutta, in primo luogo nelle sue strutture educative che devono riequilibrare i processi dell’apprendimento affiancando al profilo del metodo scientifico un profilo, potremmo dire: “extrametodico della verità” che chiami in causa tutte quelle forme di accesso al sapere non governate dal regime della prova, ridimensionando radicalmente la visione ontologica della verità che ha dominato tutta l’età moderna (e che ancora è retaggio di un sentire più che comune) per modificare il sistema articolato per “trasmettere verità” che oggi ci travolge, in un sistema capace di “costruire conoscenza”.

La rete e le tecnologie annesse, esemplificano e promettono questa possibilità, ed è per questa ragione che il limitarsi ad un loro uso poco più che meccanico appare oggi non solo gnoseologicamente inconcepibile, ma forse anche moralmente eccepibile.