giovedì, luglio 31, 2008

Intervento di addominoplastica

I principali inestetismi dell'addome che portano a ricorrere all'intervento di addominoplastica sono due: l'addome pendulo e l'addome grizo. Il primo dovuto ad un accumulo eccessivo di grasso, il secondo dovuto ad un eccesso di quantità di cute. Altri casi minori che portano il paziente a rivolgersi al chirurgo estetico sono le strie cutanee, cicatrici, diastasi dei muscoli o ernie.
La scelta del tipo di intervento varia a seconda delle condizioni del paziente e dei risultati a cui si vuole arrivare, comunque è una scelta che va fatta sempre di comune accordo tra paziente e chirurgo plastico.
Il risultato a cui deve arrivare l'intervento di addominoplastica è quello di appiattire la parete addominale, portarla cioè ad uno stato ottimale, asportando cute e grasso eccedenti, rinforzando i muscoli addominali che risultano rilassati e ricostruendo l'ombelico. L'incisione va fatta sul basso addome in maniera da essere nascosta anche da un bikini. La cicatrice finale è orizzontale e la larghezza dipende dalla quantità di cute da eliminare. L'intervento richiede fino ad un paio di giorni di ricovero in quanto va fatto in anestesia totale.
Una raccomandazione è di far vedere al chirurgo estetico la biancheria che si è soliti portare perchè si possa rendere meglio conto della posizione ottimale in cui effettuare l'incisione.
L'addominoplastica va eseguita in casi di dimagrimenti molto forti, quando la liposuzione non è stata sufficiente e quando la fascia muscolare si rilassa.

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