lunedì, maggio 31, 2010

Dagli Appennini alle Alpi, l’abusivismo dentistico non ha confini

I cospicui profitti economici legati all’implantologia dentale e all’attività odontoiatrica in generale sembrano attirare un bel po’di associazioni a delinquere.
Accade in diverse parti d’Italia ed è un fenomeno piuttosto diffuso. A Padova, ad esempio, uno studio dentistico in cui lavoravano un finto rappresentante legale, un diplomato odontotecnico recidivo e un direttore sanitario (vero) è finito nelle mani della legge dopo un anno di presunta attività.
A Firenze, invece, un venerando settantaseienne, all’opera da molti anni è finito indagato dalla Guardia di Finanza causa totale mancanza di titoli dentistici.

Una storia simile si è verificata anche in Puglia dove un dentista svolgeva la sua professione in un grande studio superattrezzato. Peccato che il suddetto dentista era solo un diplomato odontotecnico.Un abusivismo, a dir poco sfrenato. Nel Salento, otto giovanotti in possesso di un semplice diploma di odontotecnico, eseguivano, invece, tutte le operazioni dentistiche, dalla sempliceotturazione all’implantologia dentale
E, insomma, l’implantologia dentale deve essere proprio lucrosa se, dagli Appennini alle Alpi, a rischiare la visita fatale della Guardia di Finanza sono in così tanti.
Tanto che RaiNews 24 ci ha dedicato un intero servizio televisivo.

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