mercoledì, ottobre 30, 2013

Assicurazione sulla vita e la decisione del beneficiario

In Italia è difficile affrontate il tema della morte, perché è rimasto ancora un tabù eppure in alcuni circostanze si deve affrontare tale discorso e pensare a stipulare un’assicurazione sulla vita.  Tale polizza è un contratto a tutti gli effetti che viene stipulato tra la persona richiedente e la compagnia assicurativa, che si prende la responsabilità di controllare tutti i dati del contraente e di versare le quote mensilmente nel caso di gravi impedimenti.
Può sembrare strano ma le figure coinvolte in una polizza vita sono ben quattro, prima di tutti il contraente, ovvero la persona che stipula la polizza e che in molti casi coincide con chi  versa il premio, la compagnia assicurativa, l’assicurato ovvero la persona a cui l’evento e riguardante ed per finire vi è il beneficiario, naturalmente coincide con la persona che potrà incassare la rendita dopo la morte o che gestirà la retta mensile in caso di gravi problemi. Si può scegliere tra tre tipologie l’assicurazione sulla vita che si vuole sottoscrivere, in base alla propria situazione famigliare, di salute ed economica.
La polizza caso vita comporta che la compagnia assicurativa secondo contratto dovrà pagare un capitale oppure una rendita nel caso in cui alla scadenza dalla polizza il contraente sia ancora in vita, si può optare se far partire i versamenti dalla data di firma del contratto oppure in una data posticipata e concordata dalle partii. La polizza in caso di morte , prevede che l’assicurazione paghi il capitale accumulato al beneficiario scritto sul contratto, il pagamento può essere temporaneo ovvero se il decesso avviene durante la validità del contratto oppure a vita intera ovvero il versamento verrà effettuato a morte del contraente senza considerare il periodo in cui p venuta a mancare la persona.

L’ultima tipologia di assicurazione sulla vita è un mix tra le due precedenti, ovvero il pagamento può avvenire se il contraente è ancora vivo oppure essere richiesto per un’indennità. Pensare alla propria famiglia vuol dire considerare anche una polizza sulla vita.

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