mercoledì, novembre 30, 2016

Giuseppe Recchi: il Presidente Esecutivo di Telecom Italia e l’intervista rilasciata al Corriere della Sera

Telecom Italia fucina di progresso digitale e tecnologico per lo sviluppo e la competitività del Paese e delle aziende: così il Presidente Esecutivo Giuseppe Recchi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Il primo semestre di Telecom Italia nelle parole del Presidente Esecutivo Giuseppe Recchi

Giuseppe Recchi, Presidente Esecutivo di Telecom ItaliaGiuseppe Recchi rimarca con orgoglio la superiorità tecnologica di Telecom Italia. Intervistato dal Corriere della Sera, il Presidente Esecutivo della società di telecomunicazioni fornisce una lettura del primo semestre 2016 a breve distanza dalla pubblicazione dei dati ufficiali, focalizzando la propria attenzione sulle azioni concrete compiute dalla società, piuttosto che sulle comuni elucubrazioni sul fronte finanziario, solitamente avanzate. In merito alla chiusura del primo semestre, il Presidente lascia trapelare ottimismo, per quanto non in grado di anticipare i dati ufficiali, ma gli aspetti che intende mettere in evidenza riflettono quello che per Giuseppe Recchi è lo status di Telecom Italia per la popolazione italiana, ovvero la porta di accesso per il digitale e per l'avanzamento tecnologico che vi gravita attorno - si parla di connessione veloce, di 5G e di sviluppo dei contesti urbani. Operazioni rese possibili dall'ammontare di investimenti che Telecom Italia opera all'interno del Paese, attestandosi quale primo investitore in Italia: è già partito il test dei mille mega all'interno di cinque comuni italiani e la previsione di copertura territoriale nazionale è prevista salire all'84% entro il 2018. Un piano per lo sviluppo e l'accresciuta competitività di territorio e di aziende.

Giuseppe Recchi: il percorso professionale dagli esordi ai successi di natura dirigenziale

Presidente Esecutivo di Telecom Italia e Presidente della Fondazione Telecom Italia a partire dal 2014, Giuseppe Recchi ottiene tali cariche con il voto della maggioranza schiacciante degli azionisti. La carriera che lo conduce ai vertici della compagnia di telecomunicazioni italiana lo vede esordire professionalmente presso Recchi Costruzioni Generali, impresa di famiglia specializzata in opere infrastrutturali ed attiva in ambito sia nazionale che internazionale. Riceve la nomina ad Amministratore Delegato per quel che riguarda le attività estere dell'impresa stessa, oltre a ricoprire la carica di Presidente Esecutivo della succursale Recchi America Inc., con sede negli Stati Uniti. Proprio negli USA prosegue il suo percorso professionale, quando nel 1999 entra in una delle maggiori multinazionali mondiali, ovvero General Electric, con la quale avvia una collaborazione che si protrarrà per dodici anni. Nel 2004, infatti, viene nominato Presidente della filiale italiana, per poi divenire in un secondo momento Amministratore Delegato di GE South Europe. Nel 2011 viene eletto il più giovane (dopo il fondatore Enrico Mattei) Presidente di Eni. Giuseppe Recchi convoglia la propria esperienza e le proprie competenze all'interno del libro «Nuove energie. Le sfide per lo sviluppo dell'occidente», pubblicato nel 2014 con edizione di Marsilio.

Human Resources: il percorso professionale di Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Il percorso professionale di Gianluca Zelli ha inizio nel 1999 presso Adecco S.p.A., dove ricopre il ruolo di National Key Account Pubblica Amministrazione. Attualmente è alla guida di SGB Humangest Holding S.r.l..

Gianluca Zelli: attività professionali e competenze

Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.Originario di Rieti, classe 1973, Gianluca Zelli si forma nell'ambito della gestione delle risorse umane, cominciando già nel 1999 a lavorare per Adecco S.p.A. in qualità di National Key Account Pubblica Amministrazione e, successivamente, Direttore Commerciale Centro Sud. Nel 2002 prende una strada diversa: diviene, infatti, Direttore Generale di Novafin S.p.A., azienda attiva nel comparto della sanità, esperienza che lo porta a sviluppare competenze specifiche nello sviluppo di strategie manageriali. Con questo nuovo bagaglio torna, nel 2006, al settore delle Human Resources, accogliendo la sfida di Humangest S.p.A., azienda di Pescara avviata l'anno precedente al suo ingresso. In qualità di Amministratore Delegato, Gianluca Zelli è responsabile dello startup del gruppo e contribuisce in prima persona al successo sia su scala nazionale che internazionale. In virtù del lavoro svolto, nel 2009 ricopre la medesima carica anche in Humansolutions S.r.l., divisione specializzata principalmente nella consulenza in materia di Facility Management e Sales & Marketing e Logistics Outsourcing. Dal 2015 è Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Le attività di SGB Humangest Holding S.r.l., società guidata da Gianluca Zelli

Gruppo a capitale interamente italiano, SGB Humangest Holding S.r.l. è un punto di riferimento per le imprese alla ricerca di consulenza legata alla ricerca, selezione, formazione e gestione delle risorse umane. La società guidata da Gianluca Zelli è diventata negli anni uno dei più importanti player del settore, affiancando i clienti nella progettazione, pianificazione e gestione degli interventi di inserimento di personale qualificato all'interno dell'organico. SGB Humangest Holding S.r.l. si occupa anche di Global Outsourcing: l'internazionalizzazione dei servizi ha assunto infatti un'importanza fondamentale per tutte le aziende che mirano a competere anche al di fuori del contesto nazionale. Le attività del Gruppo sono suddivise all'interno delle quattro sottodivisioni che lo compongono: Humangest, Humanform, Humangest Group Romania e Humanfit.

Le dinamiche del mercato del lavoro nelle parole di Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l., Gianluca Zelli ha rilasciato un'intervista al portale online Ask a News nella quale affronta importanti temi legati al mercato del lavoro, ovvero flessibilità, welfare e precarietà.

Flessibilità e Welfare: intervista a Gianluca Zelli

Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e le dinamiche mutano di anno in anno. Risulta quindi complicato tracciare una previsione per il prossimo futuro, nonostante alcuni aspetti facilmente delineabili. Gianluca Zelli, forte della sua esperienza, ha rilasciato un'intervista al portale Ask a News nella quale fa un bilancio sull'ultimo decennio e indica gli elementi che dovrebbero essere migliorati per una crescita generale del comparto. La flessibilità del lavoro che ha tra i suoi strumenti la somministrazione ha avuto una ripercussione positiva, andando a ridurre la storica rigidità delle aziende italiane e diventando una realtà importante. Zelli si oppone anche all'accusa di precarietà, sottolineando come il 20% dei lavoratori somministrati alle aziende siano dipendenti con un contratto a tempo indeterminato. La somministrazione, inoltre, offre un'opportunità ai giovani alle prese con la loro prima esperienza nel mercato del lavoro. Una miglioria che potrebbe essere apportata nei prossimi anni, invece, è legata al welfare aziendale: l'utilizzo dei benefit con un criterio più selettivo, ovvero ai dipendenti meritevoli, agevolerebbe una diffusione ancora più ampia di tale strumento.

Gianluca Zelli: una carriera professionale legata alla gestione delle risorse umane

Classe 1973, nato a Rieti, Gianluca Zelli entra nel settore della gestione delle risorse umane nel 1999, anno in cui viene assunto da Adecco S.p.A., società per la quale ricopre gli incarichi di Direttore di Filiale, National Key Account Pubblica Amministrazione e Direttore Commerciale Centro Sud. Dopo un'esperienza in un altro ambito professionale - cura in qualità di Direttore Generale di Novafin S.p.A. le strategie manageriali della società, attiva nel comparto sanitario - nel 2006 viene assunto come Amministratore Delegato di Humangest S.p.A., startup che opera nel suo settore di competenza. I risultati ottenuti lo portano ad assumere lo stesso ruolo in Humansolution S.r.l., controllata che si specializza nella consulenza aziendale e nella fornitura di servizi alle imprese. Attualmente è Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l., gruppo formato dalle società Humangest, Humanform, Humangest Group Romania, Humansolution e Humanfit.

Fondazione Scuola Nazionale Servizi: l’adesione di EXITone, società guidata da Ezio Bigotti

L'adesione di EXITone, società guidata da Ezio Bigotti, alla Fondazione Scuola Nazionale Servizi nasce dalla volontà di investire in un valore importante come quello della cultura aziendale, da perseguire in maniera efficiente e moderna.

EXITone di Ezio Bigotti e Fondazione Scuola Nazionale Servizi: una collaborazione all'insegna della valorizzazione della cultura aziendale

Ezio Bigotti, Fondatore del gruppoSTIEXITone, società guidata da Ezio Bigotti e attiva nel settore del Facility Management, aderisce alla Fondazione Scuola Nazionale Servizi: un'iniziativa che si inserisce nella politica dell'azienda volta allo sviluppo di una cultura del management moderna ed efficiente. L'adesione, infatti, è finalizzata alla promozione di attività nel ramo della formazione, dell'innovazione e della consulenza, tutti parametri funzionali all'innalzamento della qualità dei servizi offerti. Fanno parte della Fondazione Scuola Nazionale Servizi le principali cooperative e confcooperative, oltre alla Pubbliche Amministrazioni e agli organismi di ricerca. Tutte queste realtà saranno garanzia di una proficua interazione progettuale sui punti nodali del business di EXITone. Molto soddisfatto Ezio Bigotti, che ha accolto tale iniziativa con entusiasmo, sottolineando come rappresenti una tappa del percorso di promozione e diffusione della cultura del management, da sempre al centro del modello aziendale, fin dalle sue origini. Un passo utile anche nell'ottica dell'internazionalizzazione e importante a livello strategico per l'estensione del business.

EXITone: mission, valori ed evoluzione della società guidata da Ezio Bigotti

Knowledge Company del gruppoSTI, EXITone nasce con l'obiettivo di rinnovare, attraverso i propri servizi, i processi di business dei clienti, stimolando cambiamenti rilevanti e generando processi virtuosi. A tal proposito, fornisce servizi di gestione e utilizzo di impianti, immobili e infrastrutture, favorendo la liberazione delle risorse e delle potenzialità economiche. La società guidata da Ezio Bigotti ottimizza anche il rapporto con gli stakeholder, una pratica che influisce sul miglioramento delle condizioni lavorative, e persegue obiettivi di Green Economy. Infine, investe sulla valorizzazione del territorio di riferimento attraverso l'utilizzo delle risorse locali. Nata nel 2003, EXITone nel corso degli anni si è sviluppata in diversi ambiti di attività, credendo sempre nella legalità, nell'etica del lavoro e nell'innovazione, e mira ad arrivare nel prossimo futuro a un'economia a impatto zero.

Daniele Di Cavolo: il percorso imprenditoriale fino alla fondazione di Fin Consorzio

Edilizia e Lavori Pubblici: la nascita di Fin Consorzio, realtà industriale e modello innovativo che deriva dall’esperienza professionale di Daniele Di Cavolo, imprenditore attivo nel settore sin dagli anni ‘90.

Daniele Di Cavolo: le esperienze imprenditoriali e la nascita di Fin Consorzio

Daniele Di Cavolo, Fondatore di Fin ConsorzioDaniele Di Cavolo comincia a operare nel settore dell'Edilizia e Lavori Pubblici nella prima metà degli anni '90, dando vita insieme al fratello Carlo a Esperia Costruzioni, società destinata a diventare un punto di riferimento nel comparto. L'esperienza, conclusasi nel 1998, gli dà l'opportunità di sviluppare competenze specifiche che gli torneranno utili nelle successive sfide imprenditoriali. Dopo un breve periodo di stacco, nel 2002 si riaffaccia nuovamente al settore con la fondazione di D & D Group S.r.l., allargando progressivamente il suo business attraverso l'acquisizione di importanti commissioni e stringendo partnership con altre realtà operative nell'ambito delle costruzioni di opere stradali, impianti idraulici, piazze ed edifici popolari. Nel 2004, forte di un consolidamento della propria attività su tutto il territorio, Daniele Di Cavolo ha un'intuizione innovativa: dare vita a un consorzio di imprese, Fin Consorzio, accomunate da strategie e obiettivi collettivi ma differenti per natura e modus operandi.

Fin Consorzio: attività e ambiti operativi della società guidata da Daniele Di Cavolo

Fondata nel 2004 da Daniele Di CavoloFin Consorzio ha sviluppato un modello innovativo che l'ha portata a diventare negli anni un punto di riferimento in diversi ambiti e aree di riferimento. Opere stradali, ferrovie, gallerie, acquedotti, fognature, impianti di irrigazione e depurazione, sistemazioni idrauliche, opere speciali di fondazione, opere speciali in cemento armato, impiantistica, sistemazione di verde attrezzato, impianti sportivi, ingegneria naturalistica, discariche controllate, edilizia residenziale, commerciale e direzionale: sono queste le principali attività di progettazione e realizzazione svolte dalle sei aziende, solide e affermate, che fanno parte del consorzio. Tra i progetti portati a termine si segnalano, in particolare, la metanizzazione dei quartieri Ovest e Nord-Est del Comune di Catania, il consolidamento della collina di Monte Po', gli interventi all'interno del Palaghiaccio del Quartiere Nesima (sempre a Catania), la riqualificazione urbana del Villaggio Dusmet e la manutenzione straordinaria delle strutture metalliche dello Stadio "A. Massimino" e del "PalaCatania".

I am a Rich Bitch fa muovere a tempo Milano, Madrid, Courmayeur, Lecco, Livigno (…)

I am a Rich Bitch fa muovere a tempo Milano, Madrid, Courmayeur, Lecco, Livigno (…)

I am a Rich Bitch, per gli amici semplicemente Rich Bitch oppure RichBitch, è ormai senz'altro uno dei party italiani più conosciuti nel mondo. Dopo tanti eventi in giro per il mondo, la scorsa estate ad esempio, Ale Zuber (nella foto) e la sua crew hanno fatto ballare il Privilege di Ibiza a ritmo di hip hop, reggaeton, r'n'b, salsa, bachata, moombahton e dintorni.  Questi generi musicali a Ibiza non erano certo di casa, ma Rich Bitch ha dimostrato che possono funzionare pure sull'isola dei club e dei top dj. Visto il successo crescente, alla collocazione del privé del Privilege, è poi seguita quella nell'immensa main room del locale.  Per il clubbing internazionale e pure per quello italiano, feste come Rich Bitch sono una novità davvero importante, che si affianca ai festival ed al fenomeno delle superstar del mixer internazionali. Rich Bitch invece è da sempre una festa diversa, perché punta su musica che fa muovere a tempo chiunque e su veri spettacoli che danno emozione a chi balla. 

A Milano, nell'inverno 2016/17, ogni sabato notte I Am a Rich Bitch riempie il Tocqueville 13 e tra le altre città del mondo in cui il party arriverà va citata senz'altro almeno Madrid, dove la festa a dicembre 2016 arriva ben 3 volte. E in Italia? A dicembre Rich Bitch fa scatenare, oltre a Milano, dove i party sono almeno una volta la settimana ma anche più spesso, anche locali di riferimento a Lecco, Courmayeur, Livigno

Booking I am a Rich Bitch Level Up (3885749514 denys@levelupmilano.it)

I party I am a Rich Bitch a dicembre

03/12 Tocqueville Milano 
04/12 Club Prive Milano 
06/12 Vibe Room Milano 
08/12 Shoko - Madrid 
08/12 Shatush Courmayeur 
10/12 Tocqueville Milano 
11/12 Club Prive Milano 
15/12 Gymage + Shoko Madrid 
16/12 Tsunami Club Osnago (LC) 
17/12 Tocqueville Milano 
18/12 Privat Party Milano 
23/12 Yacout Milano 
29/12 Shoko Madrid
30/12 Shatush Cormayeur 
31/12 Space (ex Cielo) Livigno



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“La riforma costituzionale: le ragioni di una scelta”: l’intervento dell’Avvocato Carlo Malinconico

La necessità del cambiamento è alla base della posizione dell’Avvocato Carlo Malinconico a sostegno della riforma costituzionale: solo in questo modo si può ripartire e sistemare una serie di contraddizioni che ostacolano la crescita.

Referendum Costituzionale: l'Avvocato Carlo Malinconico tra i sostenitori del SI

Carlo Malinconico, Titolare dello Studio Legale MalinconicoManca meno di un mese al Referendum Costituzionale e aumentano i convegni di approfondimento e riflessione per offrire la migliore informazione possibile ai cittadini. Tra questi si è tenuto a Cava De' Tirreni un incontro organizzato dal locale Comitato del SI, nato dalla necessità di confrontarsi sull'argomento. "La riforma costituzionale: le ragioni di una scelta" ha visto la partecipazione di una serie di relatori che hanno dibattuto su un tema molto importante, ovvero se sia auspicabile o meno modificare la nostra costituzione. Tra i sostenitori del SI è intervenuto Carlo Malinconico, docente all'Università Tor Vergata di Roma e titolare dello Studio Legale Malinconico. L'Avvocato si è schierato a sostegno della riforma per la necessità del cambiamento: in un momento come quello attuale, il futuro del nostro Paese dipende principalmente da questo. Solo attraverso una modifica delle contraddizioni che creano uno stallo si può effettivamente andare avanti, cercando di rimanere al passo con i tempi.

La carriera professionale di Carlo Malinconico, titolare dello Studio Legale Malinconico

Originario di Roma, classe 1950, Carlo Malinconico si laurea in Giurisprudenza nel 1972 presso l'Università degli Studi di Milano. Dopo aver superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione legale (1976), diventa Procuratore dello Stato e, successivamente, Uditore Giudiziario e Avvocato dello Stato. Nel 1983 passa con successo il più impegnativo dei concorsi pubblici diventando Consigliere dello Stato, carica che ricopre per oltre vent'anni. Dal 1986 al 1990 viene chiamato ad assumere il ruolo di Consigliere Giuridico presso gli uffici legislativi di diversi Ministeri, rivestendo in seguito la posizione di Capo Ufficio Legislativo per il Ministero delle Partecipazioni Statali e per quello del Tesoro. In questo periodo è anche Consigliere Giuridico dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nominato Esperto dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas nel 1998, Carlo Malinconico diventa Direttore Generale nel 2001 e 2002. Titolare dal 2003 dello Studio Legale Malinconico, durante il secondo Governo Prodi è Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e riveste, successivamente, la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti. Insignito della prestigiosa Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, insegna all'Università Tor Vergata di Roma.

Grandi Lavori Fincosit: la biografia del Presidente Vito Gamberale

Il percorso professionale di Vito Gamberale, Top Manager alla guida di importanti società, tra le quali anche Grandi Lavori Fincosit.

Top Manager: il profilo professionale di Vito Gamberale

Il manager Vito GamberaleManager di consolidata esperienza, Vito Gamberale si forma all'Università La Sapienza di Roma, dove si laurea in Ingegneria Meccanica nel 1968. Dopo una breve esperienza in campo accademico come assistente alla cattedra di Impianti Meccanici, lo stesso anno entra in ANIC, Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili, una società del gruppo ENI. Nel 1969 passa a IMI, Istituto Mobiliare Italiano, dove si occupa di valutare imprese del settore tessile, siderurgico e meccanico. Nel 1977 diventa Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni all'interno della Società per le Gestioni e le Partecipazioni Statali (Gepi), partecipata al 50% da IMI. Il periodo 1984-1991 lo vede ritornare nel ramo petrolifero, al vertice di aziende controllate da Eni. Negli anni '90 Vito Gamberale viene nominato AD di Sip: sempre nell'ambito della telefonia nel 1995 crea Telecom Italia Mobile diventandone il primo Amministratore Delegato. Nel 1998 entra a far parte di 21 Investimenti come Vicepresidente e nel 2000 viene nominato AD di Autostrade per l'Italia. Nel 2007 progetta e crea F2i, il primo fondo mirato ad investimenti nel settore delle infrastrutture. Da luglio 2015 presiede inoltre il CDA di Grandi Lavori Fincosit.

Vito Gamberale: il presente lavorativo del manager

A impreziosire la carriera di Vito Gamberale nel 2015 arrivano altri importanti incarichi che il manager continua a svolgere oggi con grande professionalità: è, infatti, Presidente di Iterchimica, attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici. Altre realtà che attualmente si avvalgono delle sue competenze sono Quercus Assets Selection, società di gestione dei fondi inglesi Quercus specializzati nel settore delle rinnovabili, e Grandi Lavori Fincosit, primo Gruppo operativo nel settore infrastrutturale, dei lavori marittimi, del tunnelling e dell'edilizia, che lavora in oltre 30 Paesi nel mondo. Il manager ne è Presidente da luglio 2015. Attivo anche nell'ambito associazionistico, in passato è stato promotore e Presidente di Amici della Speranza, onlus che supporta il reparto di ematologia dell'Ospedale San Giovanni di Roma, confluita poi in RomAil, di cui oggi è Consigliere.

Iter accademico e professionale di Roberto Mazzei

Roberto Mazzei consegue la Laurea Specialistica in Finanza Aziendale ed inizia subito un percorso accademico che lo vede collaborare con numerosi atenei lungo tutta la penisola. Oggi affianca l'attività di Professore Associato di Finanza Aziendale a quella di consulente finanziario.

Iter accademico di Roberto Mazzei

Roberto Mazzei, docente dell'Università degli Studi di SassariRoberto Mazzei, originario di Lamezia Terme (provincia di Catanzaro), nasce nel 1962 e si trasferisce a Milano per poter frequentare l'Università Commerciale Luigi Bocconi conseguendo la Laurea in Economia Aziendale. Una volta ottenuta la specializzazione in Finanza Aziendale, supera l'Esame di Stato iscrivendosi all'Albo dei Dottori Commercialisti di Roma. Contemporaneamente ottiene l'abilitazione per esercitare la professione in qualità di Revisore Legale. Nel 1988 inizia la carriera accademica coadiuvando il Professor Mario Massari presso l'Università Bocconi di Milano e l'Università della Calabria. A seguito di ulteriori partecipazioni a corsi di ricerca scientifica e di didattica, inizia a collaborare in qualità di Assistente dell'Area Finanza Aziendale e Immobiliare presso la SDA Bocconi. Successivamente ottiene la promozione al ruolo di docente iniziando a collaborare con alcune fra le università più prestigiose in Italia: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Ca' Foscari di Venezia, Università Roma 3, SDA Bocconi. Oggi Roberto Mazzei è professore associato di Finanza Aziendale presso l'Università di Sassari. Nel corso degli anni ha scritto numerosi saggi, articoli e working papers pubblicati all'interno delle più importanti riviste del settore.

L'esperienza di Roberto Mazzei come consulente finanziario

Oltre all'attività accademica, la carriera di Roberto Mazzei beneficia di una lunga esperienza come consulente. Insieme a Paolo Opromolla, Angelo Catapano e ai Professori Luigi Guatri e Mario Massari, nel 1995 fonda Medinvest S.p.A. La società è specializzata nel fornire assistenza riguardo a operazioni di finanza straordinaria. Nel 2000, grazie a capitali provenienti da operatori finanziari del calibro di Vittoria Assicurazioni, Allianz, Mittel, UBI Banca e Università Bocconi, l'attività si evolve in merchant bank cambiando il nome in Medinvest International SA. La società si contraddistingue per le attività di investimento finalizzate allo sviluppo del capitale di realtà industriali come Prestitalia, IMA, Twice Sim, Between e Belfe. Grazie al sostegno di partner esterni, nel corso di quindici anni Medinvest International SA ha contribuito alla realizzazione di importanti operazioni di finanza straordinaria: oltre alla quotazione in Borsa di numerose società, il gruppo ha seguito la cessione di Valentino Fashion Group, la joint-venture fra Ilte e Poste Italiane, la cessione di Camuzzi Gas all'ENEL e il passaggio di Virgilio a De Agostini e Seat PG. Roberto Mazzei ha inoltre ricoperto una serie di incarichi prestigiosi fra i quali: Presidente di Quantica SGR (2010-2014), Presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (2009-2011), Sindaco di Falck Energy, Sindaco di SNAM Rete Gas S.p.A., Sindaco di ENI Fuel Nord e Consigliere d'Amministrazione per Alenia Aeronautica S.p.A.

Freddy Hend: il debutto Reincarnaction tra classic e alternative rock



Rock di classe nell'esordio discografico del giovane artista sardo: undici brani inediti scritti in partnership con Anne Morrighan, pervasi dalla filosofia che vuole gli esseri di questa terra uniti dall'amore reciproco, la compassione, il rispetto per la vita di tutti, siano essi umani o animali.

Genere: alternative rock / folk / progressive
Label: EnZone Records
Distribuzione digitale: Audioglobe/The Orchard



EnZoneRecords presenta l'esordio discografico di Freddy Hend, Reincarnaction, disponibile negli store digitali e durante i concerti dell'artista.

La nuova produzione discografica della label punta sul rock di classe del giovane artista sardo la cui opera (prodotta da Giuseppe Barbera e da lui stesso, edizioni Fridge e distribuita da Audioglobe/The Orchard) si compone di undici brani inediti scritti a quattro mani con Anne Morrighan (che canta assieme a Freddy nel disco ed è parte fondamentale del progetto). L'album si completa con la rivisitazione di Woman in Chains, classico dei Tears for Fears.

Reincarnaction dunque è l’idea della vita degli autori, un disco molto personale pervaso dalla filosofia che vuole gli esseri di questa terra uniti dall'amore reciproco, la compassione, il rispetto per la vita di tutti, siano essi umani o animali.

Questo senso di uguaglianza tra uomini e tra generi diversi è il fondamento per un'esistenza che disprezza ogni genere di violenza e sopraffazione ed agogna la felicità su questa terra attraverso l'amore, ma anche il dolore, la depressione e la sofferenza.

I suoni dolci del flauto e della chitarra acustica, che ben si alternano a distorsioni pesanti e a frequenti cambi di tempo, cercano assieme ai testi di estrinsecare tutto ciò con atmosfere che vanno dal rock, al folk americano passando per il progressive classico.

Il disco è stato registrato, mixato e postprodotto da Giuseppe Barbera presso Eye&Ear studio di Fiumedinisi, in Sicilia. Disponibile in distribuzione fisica, digital download e su tutte le piattaforme streaming, è stato anticipato dal video del singolo All That Remains.




Tracklist
All That Remains
Always In You
Fallin' Stars
I Know You
Incarnation
Lonely Flower
Need
My Heart Is Bleeding
Soul Free
Woman In Chains
You'll Hate Me Out Of Love
Sunday Cryin'


Bio
Freddy Hend e Anne Morrighan si incontrano nel 2011 e da allora la comune passione per la musica li ha portati ad unire i loro talenti componendo canzoni che per loro hanno un significato profondo. Dopo aver inviato i loro demo sono stati contattati dalla EnZone Records di Giuseppe Barbera che fin da subito si è mostrato molto interessato al loro progetto. Sin dai primi contatti hanno capito che c'erano tutti i presupposti per lavorare insieme e produrre un bel disco. Ad agosto 2015 sono andati in Sicilia per registrare il loro primo album, ReincarnAction.


Contatti
www.enzonerecords.com


Press Media Office

L’Assemblea di Assomineraria, riunita a Roma, ha eletto Roberto Casula come nuovo Presidente

Roberto Casula, laureato in Ingegneria Mineraria, dal 2014 ricopre la carica di Chief Development Operations & Technology Officer di Eni S.p.A. Recentemente è stato eletto nuovo Presidente dall'Assemblea di Assomineraria, riunita per il rinnovo delle cariche associative e per l'approvazione del Bilancio 2015.

Roberto Casula eletto Presidente di Assomineraria

Roberto Casula, Chief Development Operations & Technology Officer di Eni S.p.A.Roberto Casula, in data 25 maggio, è stato eletto Presidente di Assomineraria. L'Assemblea Generale si è riunita per eleggere l'attuale Chief Development Operations & Technology Officer di Eni in occasione dell'incontro per l'approvazione del Bilancio 2015 e il rinnovo delle cariche associative. L'Assemblea, riunitasi a Roma, in un comunicato ha espresso inoltre l'apprezzamento per il contributo fornito dal Presidente uscente Giuseppe Tannoia. Durante l'incontro sono stati anche eletti i Presidenti di settore e rinnovati i Consigli Direttivi, i cui membri fanno parte della giunta di Assomineraria. Per il Settore Minerario è stato scelto Raffaele Calabrese De Feo, mentre sono stati confermati Pietro Cavanna per il Settore Idrocarburi e Geotermia e Sergio Polito alla Presidenza del Settore Beni & Servizi. Oltre a Roberto Casula, sono stati anche eletti il Collegio dei Probiviri e il Collegio dei Revisori. L'Assemblea ha infine approvato il Bilancio 2015.

Esperienze professionali di Roberto Casula

Roberto Casula, cagliaritano, nasce nel 1962 e consegue la Laurea in Ingegneria presso l'Università di Cagliari, specializzandosi nel comparto minerario. La carriera professionale inizia nel 1988 in Agip S.p.A., azienda per la quale collabora in qualità di Reservoir Engineer. Nel 1992 si trasferisce all'estero per passare in Agip Angola Ltd, assumendo inizialmente la carica di Petroleum Engineer e in seguito quella di Chief Development and Production Engineer. Nel 1997 fa ritorno in Italia per ricoprire la posizione di Development and Production Coordinator di Eni S.p.A., con responsabilità estese al coordinamento delle attività relative ai Paesi centro-asiatici e dell'Africa Occidentale. Nel 2001, con il trasferimento in Iran, ha inizio la carriera dirigenziale in qualità di Project Director per Giant South Pars Gas fasi 4-5. Nel 2004 Roberto Casula viene nominato Amministratore Delegato di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. Prima di ricoprire la carica attuale di Chief Development Operations & Technology Officer di Eni, svolge una serie di importanti incarichi che lo vedono impegnato come Managing Director di Eni Nord Africa BV nel 2005 e in seguito Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana (2007) ed Executive Vice President (2011).

È attivo il portale di Italy Japan Business Group, organismo di cooperazione presieduto da Mauro Moretti

Il portale di Italy Japan Business Group, organismo di cooperazione tra l’imprenditoria italiana e quella giapponese guidato da Mauro Moretti, manager che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato di Leonardo - Finmeccanica.

Italy Japan Business Group: storia e struttura dell'organismo guidato da Mauro Moretti

Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Leonardo-FinmeccanicaNato il 4 agosto del 1989 su iniziativa del Ministero delle Attività Produttive italiano e del Ministry of Economy giapponese, l'Italy Japan Business Group si è riunito per la prima volta in sessione plenaria a Tokyo il 24 ottobre dello stesso anno. In passato è stato presieduto da Umberto Agnelli e Sergio Pininfarina, mentre attualmente ricopre la carica di Presidente, sul versante italiano, Mauro Moretti, manager con un curriculum di grande rilevanza e Amministratore Delegato di Leonardo - Finmeccanica. La co-presidenza in Giappone è stata affidata a Masami Iijima. L'Italy Japan Business Group è stato creato con l'obiettivo di realizzare un ponte tra l'imprenditoria del Belpaese e quella giapponese, incrementando gli scambi e il dialogo tra i due mondi. Un organismo che, di anno in anno, ha vissuto un'evoluzione costante, non soltanto in termini di operatività ma anche in materia di dibattiti e confronti. L'IJBG si è infatti posto come punto di riferimento per una collaborazione bilaterale e come luogo ideale di incontro e di dialogo.

IJBG: gli obiettivi sotto la Presidenza di Mauro Moretti

La Presidenza di Mauro Moretti ha portato avanti con coerenza gli obiettivi che hanno da sempre contraddistinto il modus operandi dell'Italy Japan Business Group. L'organismo si propone, infatti, di individuare aree e forme di collaborazione propedeutiche allo sviluppo di accordi e di joint venture. Di pari passo, si articola l'identificazione di tutti quegli ostacoli che si presentano nel delineare tali scambi, specialmente in materia di investimenti. Oltre a questi obiettivi, più marcatamente operativi, l'IJBG nasce come luogo di scambio e riflessione all'interno del quale gli imprenditori italiani e giapponesi approfondiscono le esperienze vissute e le relazioni intessute con i partner dell'altro Paese. L'organismo di cooperazione promuove, infine, la conoscenza dei sistemi Giappone e Italia, diventando un punto di riferimento per le esigenze di entrambe le parti in causa.

Luigi Ferraris: attività e percorso professionale del CFO di Gruppo Poste Italiane

Price Waterhouse, Gruppo Enel, Gruppo Poste Italiane: le esperienze professionali di Luigi Ferraris, manager con comprovate competenze nel settore della consulenza e gestione finanziaria.

Luigi Ferraris: le prime tappe della carriera professionale

Luigi Ferraris, CFO di Gruppo Poste ItalianeIl percorso professionale di Luigi Ferraris ha inizio nel 1988, in seguito al conseguimento della laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Genova. Price Waterhouse, infatti, gli offre l'opportunità di formarsi nel settore Auditing e di cominciare a sviluppare le sue competenze in ambito finanziario. Nel 1990 passa ad Agusta, prima tappa di un iter che lo porta successivamente a ricoprire incarichi manageriali in Piaggio VE e Sasib Beverage e a diventare Area Controller Europa in Elsag Bailey Process Automation, controllata del gruppo Finmeccanica. Nel 1998 passa al settore della telefonia satellitare, assumendo l'incarico di Chief Financial Officer di Elsacom. È il preludio all'ingresso in Enel S.p.A: nel 2004 viene nominato Amministratore Unico di Enel Servizi, assumendone la Presidenza con delega nell'arco temporale che va dal 2006 al 2014. In questi anni Luigi Ferraris si occupa in prima persona della Pianificazione e delle attività di Controllo del Gruppo Enel, arrivando anche a dedicarsi successivamente alle funzioni amministrative.

Luigi Ferraris: da Enel al Gruppo Poste Italiane

Nel 2009 Luigi Ferraris viene nominato anche Chief Financial Officer di Enel, incarico che lo porta alla gestione delle attività di finanza straordinaria e di M&A, con particolare attenzione alle operazioni legate all'aumento di capitale, all'integrazione di aziende spagnole, slovacche e russe e alla quotazione di Enel Green Power S.p.A. Tra il 2009 e il 2014 assume, inoltre, la carica di Presidente con delega di Enel Factor S.p.A. e quella di Consigliere di Amministrazione e CEO di Enersis S.A., società specializzata nella gestione degli investimenti del Gruppo in America Latina. In qualità di Chief Financial Officer di Gruppo Poste Italiane, incarico assunto nel 2015, ha guidato la quotazione in borsa della società, operazione preceduta dalla privatizzazione. Luigi Ferraris è docente, inoltre, presso l'Università "Luiss Guido Carli" di Roma, dove insegna Corporate Strategy al Dipartimento di Economia.

Kevin Tempestini, consulente alla guida di KT & Partners

Kevin Tempestini, dopo aver conseguito la Laurea in Economia e Commercio, inizia un percorso formativo che lo porterà a sviluppare specifiche competenze in ambito finanziario. Dopo alcune esperienze professionali, nel 2009 decide di fondare KT&Partners, società specializzata nel fornire consulenza alle PMI riguardo alla gestione economica e i mercati finanziari.

Iter formativo e professionale di Kevin Tempestini

Kevin Tempestini, Amministratore Delegato di KT & PartnersKevin Tempestini consegue la Maturità Classica presso il Liceo Classico Michelangelo di Firenze. Nel 1988 si laurea in Economia e Commercio, con specializzazione in Marketing, all'Università degli Studi di Firenze. Durante gli anni successivi decide di proseguire il proprio percorso formativo all'estero seguendo i corsi di Decision Making Strategies e International Marketing Strategies alla Kellog Graduate School of Management di Chicago nel 1993 e tempo dopo, nel 2004, il Seminario YPO/Harvard Presidents' Program organizzato dalla Harvard Business School di Boston. La carriera professionale ha inizio nel 1986 grazie alla collaborazione con Promofinan S.p.A., società per la quale, in qualità di analista finanziario, cura clienti eccellenti come Costa Crociere e Pirelli. Nel 1989 passa in Euromobiliare S.I.M. S.p.A., diventando Senior Sales Representative e in seguito Co-direttore. Durante il 1994 decide di continuare il percorso professionale all'estero trasferendosi a Londra e iniziando una collaborazione con Salamon Brothers che lo vedrà impegnato per i successivi quattro anni in qualità di Italian Equity Strategist. Una volta tornato in Italia viene assunto da UBM per curare le IPO (Initial Public Offering) di prestigiose società come Ferretti, Hera, Coin, e.Biscom, Tod's, Fiera Milano e Luxottica. Nel giugno del 2009 Kevin Tempestini dà vita a KT & Partners diventandone CEO, ruolo che tutt'ora ricopre.

Attività di KT & Partners, società guidata da Kevin Tempestini

KT & Partners, fondata da Kevin Tempestini, è una società indipendente specializzata nel fornire consulenza alle piccole e medie imprese riguardo alla gestione economica e i mercati finanziari. KT & Partners lavora sia con società italiane quotate in Borsa, sia con aziende private non quotate, fornendo loro una vasta gamma di servizi. Le attività riguardano lo sviluppo di strategie finalizzate a garantire la miglior comunicazione con i mercati finanziari, con l'obiettivo di assicurare la giusta valutazione per le società clienti e allo stesso tempo accrescerne la consapevolezza sul mercato. La società guidata da Kevin Tempestini si occupa anche di aziende private non quotate, aiutandole su progetti che vanno dalla raccolta di fondi e la ricerca di nuovi investitori al finanziamento del debito e l'offerta pubblica iniziale (IPO). Tutti i partner che da anni collaborano con KT & Partners beneficiano di background differenti e di una vasta esperienza nei mercati finanziari. Le aziende per le quali sono stati sviluppati progetti provengono da diversi settori: sanità, alimentare, retail, petrolio e gas, energie alternative e immobiliare.

Giovanna Boda: la carriera del DG della Direzione Generale per studente, integrazione e partecipazione

Giovanna Boda è dal 2012 il Direttore Generale della Direzione Generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione, presiedendo la divisione ministeriale che opera a favore dello studente e della vita scolastica e formativa che vi ruota attorno.

Giovanna Boda: formazione e percorso professionale

Giovanna BodaOriginaria della provincia di Alessandria (Casale Monferrato), Giovanna Boda si laurea in Psicologia dello Sviluppo all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Prosegue il percorso formativo con il conseguimento del Dottorato di Ricerca in Psicologia Sociale presso l'Università degli Studi di Padova. Entra a far parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel 1999, anno di inizio di una carriera che perdura ancora oggi. Nel 2001 assume l'incarico di consulente presso la Direzione Generale per lo Studente, di cui nel 2006 diviene dirigente amministrativo, occupandosi in questo contesto principalmente di politiche giovanili. Nel 2010 diviene dirigente amministrativo di seconda fascia, grazie al superamento del concorso pubblico indetto dal MIUR, entrando così effettivamente in ruolo e ricoprendo poi nell'anno 2011-2012 il ruolo di Direttore dell'Ufficio scolastico regionale per la regione Abruzzo. Nel 2012 Giovanna Boda viene nominata Direttore Generale della Direzione generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione, incarico che ancora oggi ricopre.

Giovanna Boda e le competenze della Direzione Generale da lei presieduta

Articolata in cinque uffici dirigenziali non generali, la Direzione Generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione, diretta dal DG Giovanna Boda, ricopre numerosi ambiti di competenza all'interno del Ministero di riferimento. Concentrandosi principalmente sulla figura dello studente, tale organo è preposto al welfare dello stesso (come assicurare il diritto allo studio e l'erogazione di sussidi) così come alla diffusione di nuove tecnologie in ambito formativo. Tra le altre funzioni, si prende cura della sussistenza necessaria in casi di disabilità e gestisce l'integrazione di studenti provenienti da famiglie di immigrati, con relativo piano nazionale rivolto agli studenti e alle loro famiglie per la corretta partecipazione alla comunità scolastica, tenendo sempre presenti i rapporti con le associazioni degli studenti e con le autorità locali. Uno tra gli interventi più importanti della Direzione Generale presieduta da Giovanna Boda, riguarda le politiche sociali giovanili, focalizzandosi sul contrasto e particolarmente sulla prevenzione di fenomeni negativi come quello del bullismo diffuso nelle scuole, così come di situazioni di disagio giovanile. Concentrata sull'assicurare la continuità del percorso formativo, agisce anche per favorire il rapporto scuola-lavoro, organizzando su necessità iniziative istituzionali mirate.

Giovanni Carrù Trasfigurazione di uno strumento di morte

Monsignor Giovanni Carrù nel 2011 approfondisce il tema della parabola della croce, da patibolo a simbolo di resurrezione. Carrù riporta infatti che nell'antichità erano molte le denominazioni della croce ma alla fine è il cristogramma a divenire il segno inconfondibile dell' anàstasis che decora i monumenti dei morti, dei vivi, dei neofiti, dei catecumeni, di tutto il popolo di Dio.

Monsignor Gianni Carrù

La parabola della croce da patibolo a simbolo di resurrezione -
Trasfigurazione di uno strumento di morte
di Giovanni Carrù

Molte risultano nell' antichità cristiana le denominazioni della croce che, sollevando la sua struttura iconografica dal semplice e inquietante strumento di morte, da identificare con il patibulum della passio Christi, assurge a simbolo dell' anàstasis, in quanto signum Christi, che equivale al signum salutis, al trophaeum Christi, alla crux triumphalis.

Questo paradosso e queste oppositae qualitates provengono naturalmente dalla apparente dicotomia che si stabilisce tra l' episodio storico e drammatico della crocefissione (accuratamente censurato dall' arte cristiana più antica) e quello epocale dell' anàstasis.

Tutto ciò trova una perfetta armonia con gli scritti del Nuovo Testamento, secondo i quali tutto l' Antico Testamento tende al Cristo, prefigurandone il mistero realizzato nella pienezza dei tempi (Luca, 4, 16).
Ebbene, in questo contesto, la passione, la crocefissione e la resurrezione rappresentano i momenti culminanti del «compimento delle scritture» (Luca, 24, 25). Il paradosso e l' apparente dicotomia, di cui si è detto, sembrano trovare ragione nel parallelismo paolino tra Adamo e Cristo: così come il peccato dell' origine si consumò attorno a un albero (Genesi, 3), sul Calvario da un altro «albero» è venuta la salvezza per il mondo (Romani, 5, 13-14).

Se l' arte cristiana tace sino al V secolo, quando la crocefissione appare in una formella della porta lignea di Santa Sabina e in alcune ampolle metalliche della Terra Santa, i padri della Chiesa si riferiscono alla croce già dall' età subapostolica, trovando, alla metà del II secolo, negli scritti dell' apologista Giustino, l' approfondimento tipologico più ampio e compiuto (Dialogo con Trifone, 86).

È così che il segno e il significato della croce vengono ricondotti al bastone con cui Mosè divise il Mar Rosso e fece scaturire l' acqua dalla roccia (Esodo, 14, 16; 17, 5-6); al bastone con cui Giacobbe attraversò il Giordano (Genesi, 32, 11); alla scala del sogno di Bethel (Genesi, 28, 10-22); al bastone di Aronne che diede germogli e fiorì (Numeri, 17, 23); al tronco di Iesse dal quale sarebbe spuntato il Messia (Isaia, 11, 1); al bastone che Eliseo gettò nel Giordano (2Re, 6, 6); al bastone di Giuda (Genesi, 38, 25).

Ireneo di Lione definisce il significato dell' immagine della croce identificandolo con l' albero della vita, tanto che tale accostamento giungerà a significare il superamento della disobbedienza a Dio mediante l' obbedienza di Cristo (Esposizione della predicazione apostolica, 34).

Ed è proprio in questo densissimo scritto che Ireneo definisce la tipologia analogica e cosmica della croce, facendo riferimento al testo paolino di Efesini, 3, 17-19, il quale recita: «che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e siate così in grado di comprendere quale sia l' ampiezza, l' altezza e la profondità e di conoscere l' amore di Cristo che supera ogni conoscenza». Il Verbo di Dio, dunque, è impresso in tutte le cose secondo le quattro dimensioni, proprio come il Crocefisso.

Ancora in chiave tipologica, Tertulliano ricorda come il segno soterico della croce, definita sacramentum, sia riconoscibile spesso negli episodi dell' Antico Testamento (Contra Marcionem, 3, 18-22) di cui sono protagonisti Isacco, Giuseppe, Mosè, ma anche i profeti Isaia ed Ezechiele.

Dobbiamo leggere l' Anticristo di Ippolito, per intercettare la tipologia della croce come segno di vittoria, con una consequenzialità che lega, come anelli di una catena, la croce, la Chiesa, la nave e l' arca dell' alleanza. In questa sequenza, la croce assurge a immagine-trofeo della vittoria di Cristo, che sfocia, in quanto vessillo di lotta, nei testi che rievocano il celebre prodigio costantiniano, ricordato da Eusebio nella Storia Ecclesiastica e nella Vita di Costantino e da Lattanzio nella Morte dei persecutori.

Ebbene, l' incrocio di queste fonti si inserisce nella complessa questione del sogno dell' imperatore della tolleranza, che sale al potere in occidente (312) e in oriente (324). Se l' intento di Lattanzio (La morte dei persecutori, 44), quando riferisce che «in sogno [Costantino] fu avvertito di far incidere sugli scudi il celeste segno di Cristo», era quello di raccontare la fine violenta di Massenzio che, spinto dai fuggiaschi, precipitò con loro nel Tevere, per Eusebio (Vita di Costantino, 1, 28) il signum salutis appare, al contrario, come un presagio di vittoria, tanto che esso fu fatto rappresentare nel labaro in oro e in pietre preziose (ibidem, 1, 29).

Il cristogramma diviene, da quel momento, il segno inconfondibile dell' anàstasis e decora i monumenti dei morti, dei vivi, dei neofiti, dei catecumeni, di tutto il popolo di Dio. Le iniziali greche del Cristo, indissolubilmente unite ed incrociate, appariranno come sigillo e cifra dei convertiti e come segno di una fede solida e invincibile. Per questo, da insegna suggestiva della battaglia epocale di Ponte Milvio, passa a rappresentare lo slogan della resurrezione, della salvezza, della luminosa «stella parlante» di un cielo luminoso per tutti i fedeli dell' ecumene cristiana.

FonteRadio Vaticana

Telecom Italia: funziona la cura Flavio Cattaneo, il gruppo mette a segno il miglior trimestre dal 2007

L'efficienza comincia a far vedere i suoi frutti: si chiude con risultati estremamente positivi il terzo trimestre di Telecom Italia, un andamento in linea con il cambio di rotta operato dall'Amministratore Delegato Flavio Cattaneo.

Utili a nove mesi per 1,5 miliardi di Euro: gli effetti del piano Flavio Cattaneo

Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Telecom ItaliaRicavi consolidati pari a 4,8 miliardi di Euro, riduzione dell'indebitamento finanziario netto di 779 milioni di Euro e la prospettiva di confermare i target stabiliti per il 2016: sono questi i più importanti risultati conseguiti da Telecom Italia nell'ultimo trimestre grazie al piano varato dall'Amministratore Delegato Flavio Cattaneo. Era dal 2007 che non si registravano dati così soddisfacenti, un segnale di come il turnaround stia procedendo a passo spedito. La ricerca dell'efficienza ha influito positivamente, infatti, anche sui ricavi. Il management si è impegnato a fondo per assicurare a tutti gli azionisti risultati in linea con le loro aspettative e il lavoro è andato a coinvolgere tutte le aree produttive. Ad oggi, la rete mobile 4G è in grado di coprire il 95% della popolazione e la rete fissa il 56%. Dati che segnano il raggiungimento con largo anticipo dei target previsti entro la fine del 2016. Una conferma dell'obiettivo di crescita organica «low single digit», basata sul progressivo miglioramento della performance operativa e la conseguente riduzione dell'indebitamento.

Le tappe del percorso professionale di Flavio Cattaneo

Amministratore Delegato di Telecom Italia, Flavio Cattaneo ha ricoperto ruoli di responsabilità in importanti realtà del panorama industriale italiano e internazionale. Formatosi al Politecnico di Milano, dove si laurea in Architettura, si specializza successivamente nella gestione aziendale e sviluppa una serie di competenze che gli torneranno utili nelle tappe future del percorso professionale. Nel 1999 viene nominato Vicepresidente e componente del Comitato esecutivo di AEM S.p.A., ricoprendo nello stesso anno la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Fiera Milano S.p.A. Nel 2003 entra in RAI S.p.A. in qualità di Direttore Generale, incarico che mantiene fino al 2005, anno in cui diviene Amministratore Delegato di Terna S.p.A. Nell'arco di tempo che va dal 2005 al 2014, Flavio Cattaneo è anche Presidente per Terna Participaçoes S.A. e Consigliere indipendente presso Cementir Holding S.p.A. Tra il 2014 e il 2016 è Consigliere indipendente di Generali Assicurazioni S.p.A. e CEO di NTV S.p.A. Il 30 marzo del 2016 viene nominato Amministratore Delegato di Telecom Italia, dopo aver svolto il ruolo di Consigliere già a partire del 2014.

Diego Biasi: il percorso professionale dell’AD di Quercus Investment Partners Limited

La carriera di Diego Biasi e i traguardi raggiunti in Quercus Investment Partners Limited, la società che ha fondato nel 2010 specializzata in consulenze a livello internazionale per investimenti nel settore delle rinnovabili.

Il profilo professionale di Diego Biasi, AD di Quercus Investment Partners Limited

Diego Biasi, Amministratore Delegato di Quercus Investment Partners LimitedSpecializzato in Finanza e Investment Banking, Diego Biasi vanta un'esperienza ventennale nel settore, cominciata a Londra in Caboto Securities, società del Gruppo Bancario Intesa. Prima di intraprendere una riuscita attività in ambito consulenziale, ha lavorato per Banca IMI e Commerzbank: in qualità di Managing Director si è occupato di operazioni di corporate finance, fusioni e acquisizioni. In seguito riesce a farsi ulteriormente strada gestendo con successo finanziamenti transfrontalieri per imprese ed enti collegati a municipalizzazioni e governi in tutta Europa. Nel 2009 Diego Biasi entra nel settore delle energie rinnovabili e l'anno successivo insieme al socio Simone Borla si dedica all'implementazione del progetto Quercus, fondo destinato a investimenti infrastrutturali di larga scala nell'ambito delle fonti alternative di energia. Nasce Quercus Investment Partners Limited, che in pochi anni grazie alle competenze del manager riesce a diventare una delle realtà di riferimento nell'ambito della consulenza per investimenti nel campo delle rinnovabili. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari, oggi continua a collaborare con l'ateneo di Venezia tenendo corsi di economia dei mercati finanziari.

Diego Biasi: i traguardi raggiunti alla guida di Quercus Investment Partners Limited

Cofondatore di Quercus Investment Partners Limited, Diego Biasi ne è oggi l'Amministratore Delegato. In cinque anni il manager, oltre a gestire il lancio di due fondi e a costruire un portafoglio di 22 impianti con più di 300 milioni di Euro di finanziamenti strutturati, ha concluso con successo diverse operazioni che hanno portato la società ad affermarsi nel suo mercato di riferimento. Tra queste l'entrata di Quercus in ForVEI, joint venture che ha condotto alla realizzazione di impianti fotovoltaici in Italia per circa 70 MW e la costituzione nel 2012 di un'altra jv con UK Green Investment Bank di proprietà del governo britannico: grazie all'intermediazione di Diego Biasi, oggi Londra può vantare TEG Biogas, la prima centrale di digestione anaerobica e compostaggio di scala commerciale che è stata costruita nelle vicinanze della città.

 
Le eccellenze del mercato legale italiano si sono contese lunedì 21 novembre gli ambiti TopLegal Awards a Milano. Lo studio guidato dall'avvocato Carlo Malinconico tra i finalisti per il Premio Settore (squadra) - Amministrativo.
Carlo Malinconcio, titolare dello Studio Legale Malinconico

TopLegal Awards: lo studio guidato da Carlo Malinconico finalista della X edizione

Si è tenuta lunedì 21 novembre a Milano la X edizione dei TopLegal Awards, riconoscimenti nati per valorizzare le eccellenze del panorama legale italiano. Un'occasione per analizzare l'evoluzione di un settore che è mutato profondamente nel corso degli anni. Molte le categorie premiate seguendo le tradizionali suddivisioni di mercato. Stefano Simontacchi (BonelliErede) ha vinto l'ambito riconoscimento come professionista dell'anno, mentre Federico Sutti (Dentons) è stato nominato Managing/Senior partner dell'anno. Claudia Parzani (Linklaters) è la professionista donna dell'anno, Alberto Porzio (Legislab) il professionista emergente. Come studio italiano dell'anno è stato premiato Legance, mentre Toffoletto De Luca Tamajo e Soci si è distinto in materia di innovazione. A vincere nella categoria Premi Settore (squadra) - Amministrativo Cintoli & Associati, che ha avuto la meglio anche sullo studio guidato dall'avvocato Carlo Malinconico, scelto come finalista insieme ad altre importanti realtà quali BonelliErede, De Vergottini, Lubrano & Associati e Scoca Avvocati Amministrativisti.

Studio Legale Malinconico: genesi e attività

Nato su iniziativa di Carlo Malinconico, giurista con un'esperienza consolidata in diversi ambiti del settore, lo Studio Legale Malinconico si è specializzato nel corso degli anni in diritto amministrativo, diritto civile dei contratti e dei danni, diritto penale amministrativo e diritto dell'Unione Europea. In particolare, sono materia di interesse tutte quelle attività connesse alla definizione di accordi di programma, procedure espropriative, conferenze di servizi, esecuzione dei contratti d'appalto, conciliazioni e arbitrato. Lo Studio Legale Malinconico, che nel 2015 è stato insignito del prestigioso Premio Le Fonti come Boutique d'eccellenza dell'anno nel settore del diritto amministrativo, fornisce anche consulenza in materia di rapporto di servizio con le amministrazioni pubbliche e si occupa di diritto pubblico dell'economia, mirando sempre all'eccellenza e alla costruzione di relazioni esclusive e dedicate con partner e clienti.

Claudio Descalzi: l’agenda del viaggio dell’AD di Eni negli Emirati Arabi Uniti

Intervistato da Bloomberg in occasione della sua partecipazione all’Adipec, l’AD di Eni, Claudio Descalzi, conferma che il futuro dell’energia è il gas naturale accompagnato dalle rinnovabili.

Eni, Claudio Descalzi negli Emirati Arabi Uniti: la partecipazione all'Adipec e gli accordi in Bahrein

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENIL'AD di Eni, Claudio Descalzi, ha partecipato nei giorni scorsi all'Abu Dhabi International Petroleum Exhibition & Conference (Adipec), l'evento internazionale che riunisce i big dell'industria petrolifera mondiale. Al centro della diciannovesima edizione, le strategie per i nuovi scenari energetici. Intervistato anche da Bloomberg, il manager ha ribadito quanto detto nel corso del suo intervento, in linea con la politica che sta seguendo il gruppo petrolifero: il futuro è il gas naturale accompagnato dalle rinnovabili, mentre il petrolio continuerà ad avere peso, in particolare nel settore dei trasporti. "Tutto sta cambiando, questa volta non si tratta di un ciclo, dobbiamo trasformarci" ha aggiunto il manager che, durante il viaggio negli Emirati Arabi Uniti, ha fatto anche una tappa in Bahrein dove ha siglato per conto della multinazionale quattro accordi per valutare attività di esplorazione e produzione nel Paese. In base ad essi il colosso guidato da Claudio Descalzi avrà accesso ai dati per lo studio del potenziale di giacimenti di petrolio e di gas, sia in aree offshore sia onshore.

Eni: le tappe della crescita professionale dell'AD Claudio Descalzi

Originario di Milano, dove è nato nel 1955, Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano. Il 1981 è l'anno in cui la sua carriera all'interno di Eni prende il via: inizialmente Ingegnere di giacimento, diventa in seguito Project Manager. Negli anni '90 ricopre la posizione di Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia e a metà del decennio si trasferisce all'estero dove opera in qualità di Managing Director per la consociata della multinazionale in Congo e successivamente per quella in Nigeria. Il Duemila segna il ritorno in Italia del manager: è Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005-2008). Prima di essere nominato AD del gruppo petrolifero nel maggio 2014, Claudio Descalzi ha svolto l'incarico di Chief Operating Officer tra il 2008 e il 2014. In parallelo, oltre ad essere membro del CdA, ha guidato dal 2010 Eni UK in qualità di Presidente. È il primo europeo ad essere insignito del premio internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" dalla Society of Petroleum Engineers e dall'American Institute of Mining Engineers (AIME) nel settore dell'Oil & Gas.

E-commerce italiano, la tradizione sbarca sul web

L'e-commerce entra sempre più nella quotidianità degli italiani, ce ne siamo resi conto tutti per il Black Friday appena passato, in cui ognuno di noi è stato letteralmente travolto da offerte speciali, proposte d'acquisto e sconti personalizzati che piovevano nelle caselle mail, sui profili fb e sui nostri browser durante le navigazioni. Ma se ne rendono sempre più conto anche le aziende più "tradizionaliste", legate per vocazione ad un mercato storicamente ancorato all'off-line e che, fino a poco tempo fa non si erano ancora affidate alla rete. È il caso della Fabbri, storico brand italiano famoso in tutto il mondo per la produzione di sciroppi. Un'azienda ancora a conduzione familiare, guidata oggi da Nicola Fabbri, quinta generazione di Fabbri, che ha guidato il gruppo al suo debutto nel mondo dell'e-commerce, con il sito aziendale dedicato agli acquisti online andato in linea proprio venerdì 25 novembre, giusto in tempo per partecipare all'ordalia di sconti e offerte di cui sopra. E proprio Fabbri dichiara come il debutto sia solo il primo passo di una strategia a lungo termine per un'azienda che oggi esporta in 100 Paesi la metà della sua produzione tra sciroppi e ingredienti per gelati e pasticceria, che fattura 75 milioni di euro. La sfida per Fabbri è coniugare la tradizione familiare di un'azienda nata nel 1915 dall'intuizione della trisavola Rachele, con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie: già oggi l'azienda gestisce 6 siti web, 4 pagine Facebook e diversi profili sugli altri social. La strategia prevede lo spostamento graduale di fette importanti del budget pubblicitario sull'online e la forte personalizzazione dei prodotti, con la creazione di linee halal per il mondo arabo, kosher per quello ebraico e prodotti studiati per celiaci o intolleranti al lattosio.
Una grande sfida quella lanciata da Fabbri: tu sei pronto ad entrare da protagonista nel mondo delle vendite online? Visita Gammaweb realizzazione siti e-commerce.