lunedì, marzo 20, 2017

Anelli sigillo a Roma: una storia lunga e affascinante

L’anello sigillo a Roma è una tradizione ricca di fascino che si protrae nel tempo. Nell’antica Roma, infatti, l’anello sigillo, detto anche chevalier o anello da mignolo, veniva utilizzato per imprimere un carattere di ufficialità agli atti. Gli atti pubblici o privati, infatti, venivano firmati mediante l’impressione di un sigillo sulla cera. Questi anelli, infatti, sono caratterizzati dalla presenza di un simbolo o delle iniziali del proprietario sul castone e, in pratica, finiva per identificare il proprietario stesso. Gli anelli per i privati erano in ferro, mentre gli anelli utilizzati dagli ufficiali pubblici erano in oro. Questa differenza è rimasta in vigore almeno fino al periodo della Roma Imperiale, quando, in alcuni casi, fu concesso anche ai personaggi più importanti che non fossero esponenti dello stato, di possedere anelli in oro.

Gli anelli sigillo erano già utilizzati in un’epoca precedente a quella di Roma. Questi gioielli personalizzati, infatti, erano già presenti nell’Antico Egitto e utilizzati per apporre sigilli sugli atti ufficiali redatti sui papiri.

Questo utilizzo, quindi arrivò fino alla civiltà romana e a quelle successive. Nei film vediamo spesso dei nobili medioevali o del ‘600 mentre utilizzano gli anelli chevalier per “firmare”. Nel Medioevo, il simbolo inciso sull’anello rappresentava spesso lo stemma della casata di appartenenza del nobile che lo possedeva. Per questo motivo, poteva essere tramandato di padre in figlio, per generazioni. I privati cittadini utilizzavano i sigilli anche per firmare le corrispondenze più private e intime, magari quelle dirette alla futura moglie, o alle amanti: si piegava la lettera e sul lembo della chiusura veniva fatta gocciolare la cera lacca riscaldata. A quel punto si imprimeva l’anello sulla cera e così su di essa restava impresso il simbolo del proprietario, a  firma identificativa dello stesso. Il fascino degli anelli sigillo resta intatto anche oggi, nonostante non ci sia più bisogno di firmare sulla cera. Gli anelli sigillo a Roma continuano ad essere un’usanza apprezzata non solo dalle persone che hanno alle spalle una lunga tradizione storica familiare, ma anche da singoli individui che vogliono indossare un oggetto unico, in grado di esprimere, attraverso l’incisione presente sull’anello, un messaggio simbolico, o più esplicito, attraverso l’incisione di frasi o delle iniziali del proprietario.

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