lunedì, aprile 03, 2017

Intervista a Marco Paganelli, autore del libro "Medjugorje - l'inchiesta - in attesa del giudizio di Papa Francesco"


L'autore del libro inchiesta su Medjugorje
In questo capitolo vorrei presentarvi una breve intervista al dott. Marco Paganelli che ha pubblicato un nuovo libro sulle apparizioni di Medjugorje dal titolo: “Medjugorje – l’inchiesta – aspettando il giudizio di Papa Francesco” delle Echos edizioni
Premetto che come credente, anch’io come l’autore sono favorevole alle manifestazioni di Medjugorje, però, da giornalista e soprattutto da uomo in cammino mi pongo delle domande e vorrei fare un po’ di chiarezza su questa apparizione che dura ormai da più di trent’anni e sulla quale la Chiesa ancora non si è espressa.
Quando leggerete l’intervista, potrà sembrare che si tratti di domande in apparenza critiche ma in realtà vogliono essere solo degli input o degli spunti di riflessione per chiarire meglio il fenomeno Medjugorje che negli ultimi anni ha avuto una vasta eco.

Dott. Paganelli, nel suo libro dedicato a Medjugorje, lei affronta il tema chiarendo subito che crede alle apparizioni di Maria Regina della Pace e sottolinea che è disposto a cambiare opinione nel caso la Chiesa dovesse esprimersi in modo contrario. Ma lei che idea si è fatto sulle verifiche che la gerarchia ecclesiastica sta conducendo in merito alle apparizioni in terra balcanica? Si arriverà mai ad un pronunciamento definitivo su Medjugorje oppure la Chiesa preferirà non dire nulla?
Penso che l’atteggiamento della Chiesa, nei confronti delle apparizioni di Medjugorje, sia di doverosa prudenza, ma anche di profonda attenzione verso ciò che sta accadendo, da oltre trent’anni, in quel villaggio dell’Erzegovina. E’ giunto in loco, proprio in questi giorni (marzo 2017), l’inviato speciale di Papa Francesco, Monsignor Henryk Hoser, per valutare non le mariofanie, ma le esigenze dei milioni di pellegrini che vi si recano ogni anno. Approfondirà, quindi, gli aspetti pastorali che consentiranno al Pontefice di esprimere un giudizio definitivo. Quest’ultimo avverrà certamente, però soltanto quando il tutto sarà terminato, così come è successo, ad esempio, a Lourdes e a Fatima.

E nel caso si pronunciasse a sfavore che cosa farebbe? Chiuderebbe subito la parentesi Medjugorje o continuerebbe a seguire i messaggi di Maria Regina della Pace?

Non mi pongo il problema perché l’esito, visti i frutti in termini di conversioni, gruppi di preghiera e le comunità sorte in loco e nel mondo, sarà sicuramente positivo. Smetterei di seguire, tuttavia, i messaggi della Regina della Pace se il giudizio ecclesiale non fosse tale. Medjugorje ha senso esclusivamente in un contesto cattolico e non possiamo dimenticare che lo Spirito Santo dona sempre, al Pontefice e ai Vescovi uniti a lui, uno speciale carisma di infallibilità. Il Paraclito permette così alla Chiesa la possibilità di esprimersi, per il bene autentico dei fedeli, sull’eventuale autenticità di tutti i fenomeni soprannaturali.

E’ solo nell’ultimo decennio che il fenomeno Medjugorje ha cominciato ad essere conosciuto ovunque e la gente ha cominciato a visitare i luoghi delle apparizioni. Perché è accaduto tutto così lentamente e solo tanto tempo dopo l’inizio delle prime manifestazioni di Maria che risalgono al 1981?

Non sono d’accordo. Ho evidenziato nel mio libro, che è acquistabile anche tramite il sito internet della casa editrice, “Medjugorje, l’inchiesta: aspettando il giudizio di Papa Francesco”, Echos Edizioni, all’indirizzo online:
(http://www.echosgroup.it/product.php~idx~~~64~~Medjugorje_+L_inchiesta+_+Marco+Paganelli~.html) che i fedeli hanno iniziato a recarsi sul posto sin dal 1981. C’era sicuramente, all’epoca, un’attenzione mediatica minore rispetto a quella attuale, ma il numero dei pellegrini, prima dalle località limitrofe e poi da altri Paesi, è aumentato velocemente, fino ad arrivare a ben ventitré milioni nel 2001. Non sono da sottovalutare neanche i dati, dell’ufficio parrocchiale, in merito alle segnalazioni di guarigioni, ritenute miracolose, che sono passate dalle centocinquanta del 1982 alle mille del 1991.

A suo parere, oltre a Medjugorje, qual è l’apparizione più importante tra le varie manifestazioni mariane, anche tra quelle non accettate ancora dalla Chiesa cattolica e perché?

Non esiste, a mio parere, un’apparizione mariana più importante dell’altra. Le manifestazioni di Maria ci richiamano sempre ad una fede viva e attuale in Cristo e dunque nei Sacramenti. La Regina della Pace ha detto infatti a Medjugorje di partecipare, in primis, a questi ultimi e solo dopo alle sue manifestazioni. Il significato autentico delle parole della Madre di Dio si trova, dunque, nella conversione di ciascuno di noi a quanto afferma la Parola di Dio.

Lei vede dei collegamenti o delle connessioni con le altre apparizioni precedenti a Medjugorje? E se sì, quali? Può spiegarci in dettaglio cosa ne pensa?

Certamente. Le apparizioni di Medjugorje sono da collocare in quelle dell’epoca moderna iniziate, secondo illustri studiosi come il Direttore di Radio Maria padre Livio Fanzaga e il giornalista Saverio Gaeta, con quelle di Parigi del 1830. La Vergine ha delineato, da quel momento, il suo piano che consiste nel portare la salvezza di Dio a tutti e sconfiggere le correnti della scristianizzazione presenti soprattutto nel Vecchio Continente. Le conseguenze di tutto ciò si sono viste a livello culturale tramite l’Illuminismo che ha portato, in nome di una presunta razionalità pura, a ritenere veritieri solo gli elementi empirici. La diminuzione della rilevanza della fede ha provocato, poi, danni enormi che oggi vediamo in quello che Benedetto XVI aveva definito il relativismo morale e Papa Francesco la dittatura del pensiero unico. Ci ritroviamo così, dopo due conflitti mondiali causati da un egoismo dilagante, col rischio di una guerra atomica e di attentati con armi di distruzione di massa, dal momento che queste ultime, dall’11 settembre 2001 in poi, sono finite per la prima volta nelle mani di enti privati. Vi sono però anche leggi assurde e altrettanto preoccupanti, approvate o proposte dai legislatori a livello nazionale e internazionale, in favore dell’eutanasia, del divorzio breve, dell’aborto, del Gender e persino dell’incesto. La Madonna continua ad apparire per, come afferma nei suoi messaggi, combattere contro Satana che, servendosi delle persone, vuole distruggere l’umanità tramite tali mezzi e ideologie. Il culmine di questa battaglia sarà proprio a Medjugorje e avverrà con i dieci segreti che dovranno ancora realizzarsi. Non bisogna avere paura comunque del futuro grazie alla certezza, richiamata in molti messaggi, del trionfo del suo Cuore Immacolato. Questo congiunge, in maniera del tutto speciale, le mariofanie del noto villaggio dell’Erzegovina con quelle avvenute a Fatima nel 1917 e vicino Roma, alle Tre Fontane, trent’anni dopo.

Come lei sa, i cristiani sono tenuti ad esercitare già personalmente un primo discernimento riguardo alle rivelazioni private per comprendere se realmente ci sia o no il dito di Dio in una determinata manifestazione straordinaria. Su quali basi lei ritiene che le apparizioni di Medjugorje siano autentiche?

Anzitutto le persone che si accostano, anche dopo molti anni, ai Sacramenti. Sono rimasto colpito, a Medjugorje, dalle interminabili file di penitenti ai confessionali e dal gremito numero di fedeli che partecipano alla Messa serale. Tale aspetto rappresenta l’elemento più sicuro che indica l’autenticità delle apparizioni, senza dimenticare pure le numerose guarigioni spirituali, psichiche e fisiche, così come i gruppi di preghiera, le comunità e le associazioni che si richiamano alla spiritualità medjugoriana, in favore dei disagiati, sorte in loco e nel mondo. E’ possibile notare inoltre, vi invito a leggere in proposito l’analisi che ho svolto nel mio libro, l’aspetto cristocentrico dei messaggi e la loro corrispondenza con la Tradizione ecclesiale. Nessuno di questi, così come le devozioni richiamate in essi, si pone in contrasto col Catechismo della Chiesa Cattolica. E’ bello vedere poi i fedeli, che ritornano dai pellegrinaggi, desiderosi di intraprendere un cammino di fede nelle proprie parrocchie e molti altri che scelgono una vita religiosa, contribuendo a riempire i seminari che magari stavano per chiudere a causa della scarsità di vocazioni.

Papa Francesco ha detto che la Madonna non è una postina. E’ una dichiarazione che deve farci credere che non crede ai fenomeni di Medjugorje?

I giornalisti interpretano spesso le parole di Papa Francesco in modo inesatto. Il Santo Padre intendeva dire che ci sono casi in cui i veggenti dichiarano di ricevere messaggi dalla Madonna quotidianamente i cui contenuti allontanano, però, l’attenzione dei fedeli da quelli biblici, concentrandola invece su false profezie catastrofiche. Sappiamo benissimo che a Medjugorie vengono dati solo il 2, il 25 del mese, più qualche altro, ma non tutti i giorni. Vi invito a leggere, in merito, la risposta che mi aveva dato, a tale quesito, don Gabriele Amorth in una delle sue ultime interviste … Veramente parole profetiche…

Qualcuno afferma che Medjugorje in fondo non apporta nulla di nuovo alla Rivelazione pubblica e ciò che dice la Madonna è già scritto nella Bibbia. E’ realmente così oppure i messaggi della Regina della Pace possono aiutarci a conoscere ed amare meglio Dio?

E’ vero, Medjugorje non aggiunge nulla di nuovo ai contenuti biblici, ma l’uomo è testardo e vuole continuare a indirizzare, in modo errato, il proprio arbitrio. La Madonna ci richiama, da madre, a ciò che è già conosciuto, ma troppo spesso dimenticato, ovvero che Dio è amore. Ricordiamoci che la Santa Vergine aveva detto, a Medjugorje nel 1999, che se avessimo accolto Suo Figlio avremmo avuto un secolo di prosperità e di pace. Abbiamo rifiutato tutto ciò e oggi ci troviamo, come ha detto più volte Papa Francesco, in una terza guerra mondiale combattuta a pezzi. L’umanità ha dimenticato che se si fossero ascoltati gli appelli del Cielo, come ho documentato in modo dettagliato nel mio libro, si sarebbero potute evitare tragedie del passato come la rivoluzione francese, la seconda guerra mondiale e forse molte altre.

Lei crede che il fenomeno Medjugorje abbia avuto una vasta eco a causa della curiosità della gente sui dieci segreti che dovrebbero essere svelati tre giorni prima del loro avveramento da Mirjana e Padre Petar?

Non credo che la fama di Medjugorje sia collegata alla curiosità attorno ai dieci segreti, ma all’interesse verso i messaggi della Regina della Pace. Questi si riassumono nell’importanza della preghiera del Rosario, della Messa domenicale, festiva e possibilmente feriale, del digiuno a pane e acqua il mercoledì e venerdì come allenamento della volontà per rinunciare al peccato, della lettura quotidiana della Parola di Dio per viverla nella giornata e della Confessione mensile.

Ha mai avuto modo di parlare con qualche persona competente dei dieci segreti? Che cosa ne pensa lei personalmente?

Ho avuto modo di approfondire la tematica dei dieci segreti soprattutto in una lunga intervista, pubblicata nel mio libro, al filosofo e collaboratore di Radio Maria Diego Manetti. I segreti saranno avvenimenti gravi ma, se pregheremo con fede, non dovranno intimorirci. Credo che abbiano una stretta connessione con quelli di Fatima e della Tre Fontane. Ho affrontato, anche questo aspetto, in modo dettagliato nel mio testo.

Padre Livio di Radio Maria è grande sostenitore delle apparizioni di Medjugorje, lei ha mai avuto modo di incontrarlo e di sentire il suo pensiero in ordine ai dieci segreti?

Ricordo di essere andato, tantissimi anni fa, a Radio Maria un venerdì sera per assistere a una catechesi giovanile di padre Livio, ma da allora non l’ho più visto di persona. Ho ascoltato molte sue trasmissioni, riguardanti Medjugorje, che mi hanno aiutato a comprendere tali mariofanie e la questione dei dieci segreti, in un modo corretto, ovvero senza morbose curiosità. Radio Maria continua ad essere per me oggi, come in passato, un punto di riferimento importante nella mia formazione umana e spirituale. Ringrazio Fanzaga per la dedizione che manifesta nello svolgimento del suo lavoro quotidiano.

Così come detto in alcuni segreti lasciati ai veggenti, ci dobbiamo veramente aspettare tempi difficili e grandi tribolazioni nel prossimo futuro?

Purtroppo sì, soprattutto quando si realizzerà il settimo segreto. Non dobbiamo cedere, tuttavia, allo scoraggiamento perché, come dice spesso la veggente Mirjana, chi sente la Madonna come Madre e Dio come Padre non teme il futuro. Concordo perfettamente con questa visione perchè la prospettiva è quella del trionfo del Cuore Immacolato e quest’anno ricorre il centenario di Fatima.

Non le sembra che dall’inizio delle apparizioni (1981) siano passati veramente troppi anni e che sarebbe ora che la Madonna portasse a conclusione il suo progetto di salvezza? Quanto ancora dovremmo aspettare prima di vedere qualche segno che indica il prossimo avveramento dei segreti?

La nostra concezione del tempo non è quella di Dio: per Lui cento anni potrebbero essere come le nostre ventiquattro ore. Non so quanto debba ancora trascorrere prima dei segreti, ma è fuori di dubbio che i segni del loro avvicinarsi ci sono tutti: il mondo è impazzito e la Chiesa è perseguitata più che in altre epoche storiche. L’umanità potrà guarire dalle ferite del male solo se si affiderà a Cristo che è vivo, presente e operante in tutti i Sacramenti e in modo speciale nella Santa Messa e nella Confessione. La conversione autentica a Gesù, che è il cuore dei messaggi di Medjugorje, ci permetterà di superare il tempo di prova dei segreti o, nel caso in cui dovessimo morire prima perché nessuno conosce né il giorno né l’ora, di andare in Paradiso che, come afferma la Regina della Pace, è la meta a cui dobbiamo tendere.

Lei ha incontrato i veggenti? Che cosa pensa di loro? Quale dei sei attuali l’ha colpita di più e per quale ragione?

Ho avuto la possibilità di parlare, anni fa per pochissimi minuti, con la veggente Marija Pavlovic alla fine di un incontro di preghiera a Caravaggio. Mi aveva colpito la sua disponibilità ad ascoltarmi, nonostante fosse di fretta, così come la sua umiltà e semplicità.

Non le sembra strano che nessuno di loro abbia scelto la vita religiosa? In fondo, un tempo e penso a Bernadette Soubirous a Lourdes e a Lucia di Fatima, chi vedeva la Madonna, era gioco forza, quasi costretto a chiudersi in convento ed invece nel caso di Medjugorje non è accaduto. Può dirci il suo pensiero in merito?

Le scelte di vita di Bernadette di Lourdes e di suor Lucia di Fatima non sono state condizionate da nessuno, perché la Madonna non impone nulla, dal momento che Dio concede, a ciascuno di noi, il libero arbitrio. I veggenti di Medjugorje hanno scelto di sposarsi e questo non è un elemento razionale che può mettere in dubbio la veridicità delle apparizioni. La Regina della Pace si sta servendo di queste sei persone, del noto villaggio dell’Erzegovina, per testimoniare che è possibile creare famiglie sante, anche in un mondo caotico come quello odierno. La Vergine ha messo in guardia molte volte nei suoi messaggi, sulla capacità di Satana di mandare in crisi, tramite diverse strategie, il matrimonio tra coniugi, indicando, al contempo i rimedi: l’accostamento alla Confessione mensile, la partecipazione alla Messa domenicale, festiva e possibilmente feriale, la recita ogni giorno del rosario, la condivisione quotidiana di qualche versetto biblico e il digiuno a pane e acqua il mercoledì e venerdì come allenamento della volontà alla rinuncia al peccato.

Qualche lingua malevola trova che alcune attività imprenditoriali e di business in cui sono coinvolti anche alcuni veggenti non siano in linea con l’aspetto puramente spirituale di Medjugorje e stridano con la missione alla quale Maria ha chiamato ciascuno di loro. Cosa ci può dire a riguardo?

Anche i veggenti hanno bisogno, per vivere, di lavorare e lo fanno onestamente.
Non c’è, a Medjugorje, nessuna attività imprenditoriale lontana dal buon senso, ma un preziosissimo servizio di accoglienza, dei pellegrini, che rientra perfettamente in quella carità cristiana espressa nella Bibbia. E’ evidente che quando non si hanno elementi oggettivi per sferrare i propri attacchi, ci si inventa di tutto e di più.

Nel suo libro lei soddisfa anche qualche curiosità come quando affronta l’argomento relativo all’aspetto fisico e alle fattezze della Madonna. Ma la Regina della Pace nei suoi messaggi ha mai rivelato in anticipo cose che poi hanno trovato corrispondenza nella realtà?

La Madonna ha profetizzato a Medjugorje, in rarissimi casi, gli eventi futuri. Un messaggio di questo tipo è stato quello, ad esempio, del 30 ottobre 1981 in cui aveva preannunciato alcuni gravi conflitti in Polonia, o quello del 25 agosto 1991 in cui i fedeli erano stati invitati a digiunare, per nove giorni, per aiutarla a completare i segreti di Fatima. Non dimentichiamo, a proposito, che il crollo dell’Unione Sovietica, che rientrava in questi, si concretizzò proprio quell’anno, in due giorni importanti per la cristianità: l’8, Solennità dell’Immacolata e il 25 dicembre, Natale del Signore. Ho riportato, nel mio libro, il testo della lettera, scritta dalla veggente Marija Pavlovic, all’allora Presidente americano Regan e i contenuti della telefonata di ringraziamento, di quest’ultimo, subito dopo la firma dell’accordo con l’omologo russo Gorbaciov, che pose fine alla guerra fredda. Deve essere chiaro, tuttavia, che la Regina della Pace non vuole soddisfare la curiosità storica, ma invitare tutti alla conversione dei cuori a Cristo mediante la preghiera fervorosa e una vita sacramentale autentica e senza ipocrisie. Ribadisco che tutti i messaggi della Gospa si riassumono nell’importanza della preghiera quotidiana della Parola di Dio e del Rosario, della partecipazione domenicale, festiva e possibilmente quotidiana alla Messa, la necessità di accostarsi, almeno una volta al mese, alla Confessione e di realizzare, il mercoledì e venerdì, il digiuno a pane e acqua come allenamento della volontà a rinunciare al peccato. Questa l’essenza di Medjugorje, mentre il resto deve essere considerato in modo equilibrato e non essere enfatizzato.

Si dice che la veridicità delle apparizioni di Medjugorje saranno confermate dall’inizio dei segni annunciati dalla Regina della Pace, il primo dei quali dovrebbe essere visibile dalla collina del Podbrdo. Secondo lei sarà davvero un elemento che fugherà ogni dubbio riguardo all’autenticità delle apparizioni?

Non penso proprio. Quando si realizzerà il terzo segreto, cioè il grande segno, ovvero una croce bella, indistruttibile, non creata da nessun essere umano, ma mandata da Dio sulla collina delle prime apparizioni per testimoniare la veridicità di queste ultime, molti si inginocchieranno ma, come ha detto la Regina della Pace nel 1981, non crederanno. Dio ama talmente l’uomo da non toglierli il libero arbitrio, neanche davanti a manifestazioni così potenti ed evidenti.

Come lei sottolinea molto bene nel suo libro, la Madonna ci aiuta a percorrere un nuovo cammino di conversione che dovrebbe portarci a conoscere Dio, il suo amore e la sua misericordia. E Maria è di supporto a tutti coloro che lo desiderano anche nello svolgimento pratico degli impegni cristiani. Ci consiglia la confessione mensile, la recita quotidiana del Rosario e il digiuno a pane e acqua. Ma perché queste pratiche sono necessarie per vivere la fede nel Dio di Gesù?

Queste tre pratiche sono necessarie per la nostra conversione a Cristo. La Confessione è il Sacramento attraverso il quale il Signore ci purifica, mediante il suo sangue, da tutti i nostri peccati, a patto che però perdoniamo gli altri anche se ciò non è facile per nessuno. La Bibbia dimostra, come ho riportato in forma dettagliata nel mio libro, che solo così può avvenire la guarigione psichica, fisica e spirituale della persona. Cristo non può operare se manca un atteggiamento umile, da parte di quest’ultima, che può essere stimolato da pratiche come quella della partecipazione domenicale, festiva e quotidiana alla Messa e quella del digiuno a pane e acqua il mercoledì e venerdì. Non si tratta ovviamente di una dieta dimagrante, ma di un allenamento per arrivare alla rinuncia più grande, ovvero quella al peccato. Gesù stesso affermava, infatti, che alcuni demoni non si possono combattere se non col digiuno e la preghiera (Mt 17,21). Il Rosario è una devozione importante, richiamata moltissime volte dai messaggi della Regina della Pace, tanto cara al popolo cristiano. Ho descritto, nel mio testo, la sua storia fino ai giorni nostri per aiutare chi lo prega a essere più consapevole di quello che sta facendo. La Santa Vergine e l’intera Tradizione ecclesiale attribuiscono a questa orazione una funzione rilevante soprattutto nel combattimento spirituale. La Vergine ha invitato infatti, tantissime volte a Medjugorje, a vincere Satana col rosario in mano.  

I cattolici sanno bene che non è possibile vivere un’autentica vocazione di fede senza la preghiera e che essa è necessaria per il nostro cammino spirituale. Cosa possiamo dire a coloro che non pregano o che ritengono i precetti cattolici anticaglie non in linea con i tempi moderni?

Inviterei chi non crede ad andare a Medjugorje, ma soprattutto chi percorre già un cammino di fede a vigilare su se stesso per dare sempre una testimonianza cristiana coerente. Nessuno ha bisogno di predicatori, ma di testimoni che irradino i frutti ricevuti dall’incontro quotidiano con Gesù Cristo che è lo stesso ieri, oggi e sempre (Eb 13,8).

La Regina della Pace ha spessissimo ribadito la grande influenza di satana nei tempi attuali e ha messo in guardia i suoi figli dalle influenze che il maligno ha su di loro. Ma è davvero così forte il demonio? E in che modo può nuocere alla nostra salute eterna?

Sì, l’azione del demonio è fortissima e i danni che provoca sono sotto gli occhi di tutti: famiglie che si sfasciano, persone che si suicidano o che compiono omicidi, leggi contrarie alla natura umana, guerre, povertà, corruzione, maldicenza, carestie, malattie spirituali, feste esoteriche fatte passare sottoforma di gioco per i nostri bambini (Halloween), tutti i vizi capitali e l’elenco potrebbe essere ancora molto lungo. Ho descritto nel mio libro, partendo dai messaggi della Madonna di Medjugorje che coincidono perfettamente con la Parola di Dio e col Catechismo della Cattolica, i modi in cui Satana ci attacca quotidianamente senza che ce ne accorgiamo e come poter superare gli ostacoli, che ci pone davanti, per portarci all’inferno mediante l’impenitenza.

Padre Livio ha annunciato che la Gospa (termine con cui viene chiamata la Madonna dai veggenti) già nel settembre 1985 ha vinto satana e che il demonio può considerarsi sconfitto. Ma perché le apparizioni sono continuate e sono tuttora in atto se satana è già stato sconfitto?

Partiamo dal presupposto che il demonio è stato sconfitto dalla morte di Cristo in Croce e dalla Sua resurrezione. Tutti siamo tentati, però, perché la nostra salvezza, come affermava il Concilio di Trento, è “ad agonem”, cioè non è solo il frutto della grazia, ma del combattimento spirituale.
Il messaggio del 5 settembre 1985, da lei citato, deve essere ricondotto a una situazione specifica. La Madonna voleva evitare malintesi, tra gli abitanti di Medjugorje, a causa dei prezzi dei frutti delle vigne e aveva invitato tutti a pregare affinchè questo piano di Satana fosse distrutto, come poi è successo grazie alle orazioni che si erano intensificate.  Le apparizioni continuano perché Maria vuole intercedere, presso suo Figlio, per portare la salvezza di Cristo a tutta l’umanità. Ciò è un grande evento di grazia perché per la prima volta, nella Storia, un’intera generazione è stata presa per mano dalla Madonna. Mi dispiace constatare che molti non capiscono tale grande dono che ci sta facendo il nostro Dio misericordioso.

Qualcuno afferma che i segreti ci verranno rivelati solo dopo il loro avveramento, un po’ come è accaduto con il Terzo Segreto di Fatima. Cosa ci può dire a riguardo?

I dieci segreti di Medjugorje, affidati dalla Madonna ai veggenti, saranno annunciati all’umanità, da padre Petar Lubcic, tre giorni prima della loro realizzazione, a differenza di quelli di Fatima che sono stati comunicati dopo.

I frutti si vedono dalla qualità dell’albero! Ma quali frutti positivi finora sono stati raccolti a Medjugorje?

I frutti raccolti dalla Chiesa sono tantissimi: il riavvicinamento alla preghiera e ai sacramenti delle persone lontane, la pace in famiglie in crisi, vocazioni religiosi che hanno salvato molti seminari dalla chiusura causata dalla mancanza di aspiranti sacerdoti, un nuovo fervore nella preghiera in molte parrocchie, la nascita di comunità e gruppi di preghiera, in favore di disagiati, a Medjugorje e nel resto del mondo. Vi è stata anche, non va dimenticata, la creazione del più bello e importante network cattolico al mondo, cioè Radio Maria, di cui ho ricostruito dettagliatamente la storia sin dalle sue origini.

Quali manifestazioni straordinarie accadute a Medjugorje (fenomeni solari, lacrimazioni, segni speciali, ecc.) possono ritenersi degne di fede?  

Uno dei principali nemici di Medjugorje è, quello che ho chiamato nel mio libro, il “medjugorismo”.  Il Signore può concedere la possibilità di vedere questi segni particolari e in tal caso bisogna ringraziarlo col cuore aperto, ma non devono essere esaltati perché ci vuole molta prudenza, equilibrio e discernimento. C’è la possibilità, infatti, che possano provenire da Dio, ma anche dal demonio che lo imita. Medjugorje, poi, non è un luna park, ma un luogo di grazia e di conversione. La Madonna non vuole che si vada lì per vedere il sole girare, ma per partecipare ai sacramenti, ai momenti di preghiera e se possibile alla sua apparizione. Per quanto riguarda le lacrimazioni, non possiamo dimenticare quelle di Civitavecchia che erano avvenute anche tra le mani del Vescovo locale, Monsignor Girolamo Grillo, che ha riconosciuto l’autenticità del fenomeno e consentito il culto ai fedeli. Non scordiamoci che quella statuina della Madonna era stata acquistata a Medjugorje. Non voglio fare previsioni, ma ciò dimostra che è largamente improbabile, anche alla luce di questo, una condanna, del fenomeno nel noto villaggio dell’Erzegovina, da parte della Santa Sede. 

In che cosa consistono i tempi nuovi annunciati dalla Gospa? Si tratta di una piccola fine del mondo?

Consisteranno in tempi di pace, per tutta l’umanità, derivanti dal trionfo del Cuore Immacolato di Maria dopo un periodo di grande tribolazione, cioè quello dei dieci segreti. Non ci sarà nessuna piccola fine del mondo, né i tre giorni di buio indicati in alcune opere. Ho intervistato anche su questo aspetto il filosofo e collaboratore di Radio Maria Diego Manetti. Leggerete, nel mio libro, molte risposte interessanti.

In conclusione, che cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro e come ci dobbiamo preparare ai tempi nuovi di cui parla la Regina della Pace?

Il futuro lo sa solo Dio e a noi spetta il compito di seguire i suoi comandamenti per prepararci, ai tempi nuovi, indicati dalla Regina della Pace. Teniamo presente che chi sente Lei come Madre e il Signore come Padre non deve temere nulla perché Lui veglierà sempre su di noi.

Grazie dott. Paganelli della sua disponibilità e un in bocca al lupo per il suo lavoro. Vogliamo ancora complimentarci con lei per il meraviglioso libro sulle apparizioni di Medjugorje che è disponibile in tutte le librerie italiane e online sul sito:

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