Il Prof. Avv. Corrado Labisi mentre premia il Questore di Cagliari Dott. Vito Danilo Gagliardi |
Il Premio Internazionale Memorial “Livatino Saetta Costa” arriva alla
sua ventitreesima edizione, e conferma i suoi valori di giustizia, verità e
fede.
Riconoscimento all’impegno sociale, alla difesa della legalità, del
rispetto delle regole, della divulgazione di un’informazione libera e corretta,
il Premio celebra il ricordo di tre magistrati vittime di mafia, Antonino
Saetta, Rosario Livatino e Gaetano
Costa, e di tutti coloro che hanno perso la vita in difesa della legalità,
ed è destinato a magistrati, giornalisti, sportivi, artisti, agenti di
polizia, carabinieri, finanzieri, e a quanti si siano distinti per l'attività
lavorativa svolta nel sociale. Ad organizzare l’evento itinerante –
approdato qualche giorno fa al Museo Diocesano di Catania, alla presenza di
autorità civili, ecclesiastiche e militari, e ad un numeroso pubblico – il
Comitato spontaneo antimafia “Livatino Saetta Costa”, nella persona del prof. Attilio Cavallaro, anima della kermesse
e del Comitato, fondato 23 anni fa insieme al padre di Rosario Livatino:
un’attività che fino ad oggi ha sensibilizzato oltre 50.000 studenti delle scuole
medie e superiori di tutta la regione, ritenendo prezioso strumento nella lotta
alla mafia, la divulgazione attraverso una giusta informazione dei principi di
legalità e giustizia sociale.
Il premio ha anche voluto
ricordare il brigadiere dell'arma dei carabinieri Gioacchino Crisafulli, ucciso nel 1993 a colpi di arma da fuoco a
Palermo dopo aver intercettato un carico
di casseforti con ingenti somme proventi da commercio di stupefacenti, e
la nobildonna prof.ssa Antonietta Labisi,
fondatrice dell’Istituto Medico
Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati – struttura d’eccellenza
nel settore della neurofisiatria e neuropsicologia, accreditata presso il
Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue
Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles) –
e antesignana della lotta alla mafia. Una donna attenta ai bisogni della gente,
da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, soprattutto nel
quartiere di San Cristoforo dove per diversi anni ha operato, portando assistenza
ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi
bambini e soggetti svantaggiati. Una figura carismatica quella della prof.ssa
Labisi, per la quale è in corso un processo di beatificazione.
A prendere la parola il prof. avv. Corrado
Labisi, Magnifico Rettore dell’Università telematica Unisanraffaele con
sede a Zurigo, e presidente dell’Istituto “Lucia Mangano”, nonché presidente
onorario del Premio “Livatino Saetta Costa”.
“Sono felice ed onorato della presenza degli illustri premiati di questa
edizione”, spiega. “Forza, coraggio, determinazione e perseveranza sono i
valori ai quali il Comitato si ispira e che il prof. Cavallaro interpreta
pienamente, con il suo impegno e l’opera di sensibilizzazione verso i più
giovani. Laddove manca la politica, sono i singoli che devono intervenire, così
come abbiamo fatto noi, acquistando centro copie del libro denuncia del
generale Angiolo Pellegrini “Noi, gli uomini di Falcone”, e donandoli alle
scuole, in modo che gli studenti possano conoscere quella parte della storia
che ci appartiene e che non si insegna in aula.
“La mafia – continua – si nasconde dentro attività lecite, e colpisce
laddove c’è miseria ed ignoranza. Per sradicare la cultura della mafia bisogna
quindi partire dalle radici, educare alla giustizia i giovani che andranno a
formare la nuova classe dirigente. Non esiste pace senza giustizia sociale: il
benessere individuale passa attraverso il benessere della collettività.”
Tra i premiati di questa
ventitreesima edizione il dott. Vito
Danilo Gagliardi, questore di Cagliari, il dott. Carmine Esposito, questore di Bari, il dott. Giuseppe Spampinato presidente dell’Ordine degli Avvocati di Enna,
il dott. Giuseppe Chinè, capo di gabinetto del Ministero della Salute, il maresciallo
Carmelo Bartolo Crisafulli, figlio
di Gioacchino Crisafulli, il dott. Tommaso Bove, presidente nazionale ANCRI. E
ancora il dott. Francesco Bretone,
magistrato della Procura di Bari, il tenente colonnello Nicola D'Alessandro, ufficiale superiore della Guardia di Finanza e
i sindaci Nicola Gemmato (Terlizzi),
Pasquale Chieco (Ruvo di Puglia), Francesco Miglio (San Severo), Francesco Tavaglione (Peschici), Santi Rando (Tremestieri Etneo), Ernesto La Salvia (Canosa), avv. Giovanni Zara (Casapesenna) per il loro
impegno nel rispetto della legalità.
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