sabato, maggio 19, 2018

PROFESSIONE ANIMATORE: CONSEGUENZA DEL PROGRESSO

Il progresso, lo sviluppo tecnologico e scientifico è sempre stato il fulcro che influenza e caratterizza la società contemporanea, rendendo in tal modo più complesse, le attività produttive in ogni campo. Tutto ciò avviene anche nel settore servizi tanto che per gli operatori è necessaria una preparazione sempre più qualificata, specializzata, inserita nel contesto di aggiornamento permanente. Il continuo mutamento del nostro sistema sociale, ha quindi determinato l'esigenza di esperti il cui fine è quello di trasmettere agli altri competenza e professionalità. Il progresso ha perciò favorito la nascita di nuove professioni tra cui quella degli animatori, ma contemporaneamente è sorta l'esigenza, da parte degli operatori del tessuto lavorativo, di avvalersi non più di personale generico, "improvvisato" ma di veri professionisti. Questo stato di cose ha inciso fortemente sull'organizzazione didattico - formativa dando vita a piani d’intervento dove gli allievi, futuri animatori, acquistano maggior professionalità e competenza. Il diretto legame che esiste tra la teoria e la pratica, la tecnica e la scienza ha dato perciò vita, ad una diversificazione dell'azione formativa in tutti i settori. Si è quindi passati ad un tipo di preparazione più tecnica, indirizzata cioè alle reali aspettative dei vari segmenti di mercato, a seconda delle singole attività produttive e della specializzazione degli allievi. Il progresso ha fatto nascere nuove figure e ruoli professionali ed è compito dell'uomo formarsi, aggiornarsi, acculturarsi per poter svolgere questi nuovi lavori. Antonio Gramsci (1891-1937) nelle sue opere e teorie pedagogiche e sociologiche ha sempre affermato che : “poiché il progresso rende le attività pratiche più complesse, risulta necessaria una preparazione specifica, attraverso validi supporti formativi in modo tale da facilitare al cittadino l'accesso al mondo lavorativo”. Lo stesso Gramsci sostiene che la scienza fa parte integrante di ogni individuo infatti, la scienza e la tecnica, la teoria e la pratica, sono fortemente legate l'una all'altra da qui la reale necessità, di una corretta formazione professionale. L'educazione, l'aggiornamento permanente è un diritto di tutti e un'esigenza del nostro tempo, la nostra quindi, si può considerare come una società del "cambiamento" della continua evoluzione sia tecnica che scientifica. Gli specialisti, da qualsiasi segmento produttivo vengano, se non si adeguano, se non si aggiornano, rischiano di restare su posizioni professionali ora superate. Nell'arco di una vita, il ritmo dei cambiamenti è rapidissimo: i sociologi, gli psicologi, hanno infatti dimostrato come durante la vita lavorativa di un professionista, la produzione tecnico - scientifica raddoppia in pratica ben tre volte. Nel sistema attuale l'animatore visto come professionista, deve essere capace di apprendere e perfezionarsi ininterrottamente. Oggi competenza significa anche, rinnovamento continuo delle conoscenze e delle tecniche sia teoriche che sotto il profilo pratico. Il sociologo E. Durkheim già nel 1938 osservò come la cultura, il sapere dovevano incentrarsi non più sul passato ma sul presente e sull'avvenire. Ecco perché è richiesta una nuova figura di animatore che sia in grado di stimolare, attivare, uno scambio costante di esperienze socio culturali e socio ricreative, un vero esperto di nuove metodologie, disponibile ad uno stretto processo di collaborazione con i colleghi e soprattutto con l'utenza, che non dimentichiamo, necessita di un costante stimolo. Non più quindi animatori improvvisati, ma esperti dotati di grande elasticità nell'impegnarsi e nell'apprendere sempre nuove esperienze traendone efficienti valutazioni, in questo modo potranno rispondere adeguatamente ai mutevoli bisogni dell'utenza a cui si rivolgono. Occorre infatti notare, come ormai è diventato un luogo comune, dire che il mondo nel quale viviamo è sostanzialmente diverso da quello di un tempo, poiché è in via di rapide ed incessanti mutazioni. Sarà utile a questo punto, analizzare ulteriormente tali diversità, proprio per sfuggire alla genericità del luogo comune. Abbiamo detto che il ritmo dei cambiamenti è quanto mai rapido, ma occorre sottolineare come tali mutazioni non avvengono di colpo come voltare la pagina di un libro, spesso le contrapposizioni tra il tradizionale ed il moderno, coesistono fianco a fianco. In parole povere, non tutto ciò che è superato dal pensiero o dalla sperimentazione tecnico - scientifica è da considerarsi obsoleto. Ecco perché spesso si parla di < metodi tradizionali > questi ultimi a volte rappresentano una molla propulsiva che consente il rinnovamento e quindi il progresso. Conformemente a quanto appena accennato ecco che la professione dell’animatore, proprio perché inserita in una dimensione sociale si dovrà considerare “innovativa “. Occorrerà sempre e comunque tenere in giusto conto il passato, in tal modo si otterrà lo svolgimento di una attività professionale orientata verso soluzioni positive mediante una risposta giusta, corretta, di fronte a problemi ben definiti. Così facendo infatti, le abilità acquisite in precedenza potranno essere trasformate, al punto da essere efficacemente riutilizzate in quelle diverse situazioni che il sistema moderno ci impone (ad es. nuove mode discografiche, nuove attività socio ricreative, nuove tecniche ginnico sportive riservate ai disabili ecc. ). La professione dell’animatore ponendosi in tale dimensione sociale si può considerare sempre “nuova” in quanto non respinge le tecniche tradizionali ma al contrario, le utilizza positivamente ponendo queste preziose esperienze verso il loro adeguamento alle mutate condizioni che il progresso, la società, impone rapidamente. Il ruolo di un operatore dell’animazione visto in tale ottica sociale, è quello di fornire all’utenza una situazione animativa sempre diversa, mai ripetitiva e nel contempo verificare che gli utenti apprendano nel miglior modo e partecipino correttamente alle differenti attività proposte. ( a cura dello staff di Animandia, tratto da Analisi generale dell’animazione Edizioni Effegi) n.b. Per quanti volessero lavorare nel settore dell’animazione turistica segnalo dunque Animandia http://www.Animandia.it Animandia è un portale nato oltre 16 anni fa allo scopo di sostenere e favorire lo sviluppo del settore dell’animazione turistica. Animandia opera mediante un mercatino di annunci ed inserzioni, a disposizione di tutti gli interessati. Nel mercatino di Animandia, ci sono numerose offerte di lavoro sia su territorio Nazionale, ma anche suddivise per singole Regioni . Ogni annunci offerte lavorative riporta, oltre la descrizione del personale richiesto, anche i recapiti ( email. e tel) di tutte le aziende associate che ricercano animatori vari ruoli anche alla prima esperienza, prevalentemente si tratta agenzie di animazione, tour operator, organizzazioni vacanze e strutture turistiche Ultima cosa che ci tengo a segnalare è che Animandia mette a disposizione degli interessati un comodo servizio gratuito chiamato Curriculum espresso, mediante il quale è possibile inviare il proprio CV alle agenzie aderenti all'iniziativa. In pratica, inviando a mezzo posta elettronica ( candidato@animandia.it) un breve curriculum, la redazione di Animandia provvederà a sua volta ad inoltrarlo a tutte le imprese associate che ricercano personale. In questo modo si contattano decine di aziende simultaneamente, aumentando così le possibilità di poter trovare impiego.

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