venerdì, giugno 29, 2018

FABIO CURTO: “RIVE Volume 1” È L’ALBUM CHE SEGNA IL RITORNO DEL VINCITORE DELLA TERZA EDIZIONE DI “THE VOICE OF ITALY”



La più profonda urgenza comunicativa dell’artista si trasforma in musica attraverso un disco che fa di un “DARK BLUES” all’italiana il proprio vestito sonoro.

L’album “RIVE Volume 1” esprime complessivamente la necessità di comunicare; una comunicazione che può interessare ed esternare un’esistenza, esperienze personali o un momento ben preciso. E può farlo essendo loquace o ermetico, posato o irrequieto, enigmatico oppure fin troppo esplicito, ma rimane pur sempre espressione unica, un bisogno comunicativo per l’appunto e come tale degno di rispetto.

«Dopo anni di sperimentazione nel 2017, ho intrapreso un percorso di selezione molto rigido riguardo ai miei brani pubblicando “RIVE Volume 1” insieme al circuito di Calabria Sona e alla Marasco Comunicazione. I brani erano tutti molto diversi tra loro e ad un certo punto ho sentito l’esigenza di intraprendere una strada. La maggior parte erano in lingua inglese ed ho accettato per la prima volta la sfida di un rewriting in lingua italiana cercando ossessivamente gli stessi suoni, la durata delle parole, il numero di sillabe e soprattutto il ritmo delle stesse. Per me le parole sono certamente importanti ma nel regno della musica penso che sia quest'ultima a dover regnare e per musica intendo suoni, emessi da un piano, da una chitarra o da una voce...è di suoni che voglio parlare alla gente, emozioni che trasudano da un intro teso e che sfociano in un inciso esplosivo e liberatorio». Fabio Curto


Guarda il video del singolo “Mi sento in orbita” su YouTube:




Lo stesso Curto ed Enrico Capalbo sono stati i produttori esecutivi di questo lavoro e hanno avuto immediatamente le idee molto chiare: voce al centro e massima prossimità all’universo musicale che più rappresenta l’artista, approdando così in un “DARK BLUES” tutto italiano che parla di solitudine, ricerca di sé, gioia di vivere e consolazione, viaggi e ricordi, desideri e sogni vissuti intensamente anche quando infranti.

«Ho lavorato moltissimo sul sound e sulla spontaneità prediligendo alcune take “buona alla prima” perché più cariche di espressività e di “verità” in un mondo che sta facendo dell’artificio il suo biglietto da visita. Ho suonato quasi tutti gli strumenti presenti sul disco ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha messo molto alla prova ma alla fine ci ha dato delle belle soddisfazioni». Fabio Curto


Fino a metà giugno 2018 Fabio Curto ha presentato in anteprima esclusiva il suo nuovo lavoro discografico attraverso un tour di appuntamenti in Australia.
Si è trattato di una serie di eventi fra i quali emerge su tutti il cinquantennale dell’Italian National Ball, nel giorno delle festa della Repubblica Italiana, che ha visto coinvolta l’ambasciata e diverse figure diplomatiche australiane.


TACK BY TRACK

Suona con me: la ricerca di sé, un climax “DARK BLUES” nel quale i suoni primitivi raccontano di una tematica antica ma sempre attuale. “Suona con me” è un’espressione di condivisione e umanità, tematiche centrali nello stile di Fabio Curto.

Mi sento in orbita: La forza di un inciso che suggerisce rottura e “fame” di adrenalina, nessuna voglia di scappare, ma piuttosto di restare a godersi questo spettacolo che corre come una decappottabile d'epoca lanciata in autostrada di notte mentre i pensieri irrequieti tentano di fare pace con loro stessi. Il contenuto narrativo gioca sulla dicotomia in contrasto fra due necessità opposte.

Neve al sole: strettamente collegata ad “Only you”, è una presentazione dello stato di mancanza di un qualcosa, un qualcosa di irrinunciabile tiene legato il soggetto a questo desiderio, un desiderio essenziale, ermetico come il suo testo che dice tutto quello c’è bisogno di sapere sul contenuto della canzone, la melodia carica gradualmente fino ad un’esplosione potente ma scura e noir.

Only you: i ricordi di una passione impossibile riecheggiano nella notte percorrendo le vie desolate della città; un amore malsano che ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta e dal quale a volte è difficile separarsi.

Un’ora fa: una vita in autostop, un’estate in autostop, in gusto dell’imprevedibile, il dover presentare sempre la versione migliore di sé poiché nessuno è costretto ad indagare sulla vita di un forestiero. Ancora una volta il viaggio è il fulcro in un rock blues estremamente accattivante.

L’airone: ispirato ad una storia vera tratta il tema della malattia e del miracolo di avere qualcuno vicino che ti ricordi il sapore della bellezza e della felicità solo con un sorriso. Melodia molto onirica, anche qui si avverte una solitudine immensa “è un abbraccio Il silenzio “contrapposta a un inciso aleatorio e poetico che smuove sensazioni emozionanti.

Fragile: emarginati che entrano ed escono dalla comunità meno affollata, spesso l’unica disponibile, etichettati come irrecuperabili o come socialmente inadatti tornano a vivere “nel mondo degli avvoltoi” consapevoli che in mezzo a tutta quell’indifferenza c’è qualcuno “fragile come me”.

Domenica: riflessioni e pensieri liberi prendono forma dai fumi di un sabato sera, compagni di una camminata solitaria alle prime luci dell’aurora che rischiarano le “saracinesche dei bar” tra i resti abbandonati di “feste d’addio”. E come un addio suona la buonanotte di “Domenica”, il saluto malinconico a ciò che è stato e forse non sarà mai più.

Alone (Bonus Track): un disorientamento emotivo, l’indecisione di quale delle molteplici strade seguire, sicuro che in fondo a una di quelle “there’s a star” e qualcuno pronto ad ascoltare. “Alone” è dolore e speranza, rabbia e amore, una sincera apertura all’universo di sentimenti contrastanti che vivono nell’artista.

Via da qua (Bonus Track) solo album fisico: imbrigliato nelle trame di una rete che soffoca l’animo, l’artista cerca la fuga verso tempi e luoghi migliori, dove ritrovare quei valori nobili che sembra aver perduto e tener viva la speranza nel futuro e nel prossimo. La potenza di “Via da qua” è frutto di sentimenti veri, vestiti di sonorità pop folk eseguite su tammorra e bouzouki irlandese, strumenti cari in passato anche a De Andrè.

Etichetta: Fonoprint
Pubblicazione album: 15 Giugno 2018

BIO

Fabio Curto è un cantautore polistrumentista italiano nato ad Acri (CS).
È stato conosciuto dal grande pubblico grazie alla vittoria del talent show su Rai 2 THE VOICE OF ITALY 2015 che ha messo in risalto la sua voce molto intensa e la sua capacità di creare forte legame emotivo con gli ascoltatori anche solo accompagnato dalla sua chitarra. La sua attività musicale antecedente a questo successo è molto varia e particolare: inizia a comporre a 12 anni e ben presto fonda diverse band con musiche originali tra cui L’Etandonnè, genere rock italiano e La Van Guardia, quintetto acustico che sposa lo swing, la rumba e la tradizione gypsy dei Balcani.
Dopo essersi laureato in Scienze politiche, decide di intraprendere l’arte di strada esibendosi da solo e con la band in gran parte dell’Europa e dopo la vittoria del talent pubblica un EP con Universal nel quale sono contenuti brani cantati e suonati durante il programma più tre brani originali. Tra i riconoscimenti più importanti del 2015 vanno ricordati Il Premio Mia Martini giovani, Premio Stella del Sud sezione musica e Social e il Premio Letterario Nazionale Vincenzo Padula. Nel 2016 gli è stato inoltre riconosciuto il Premio Manente È attualmente attivo con live acustici in tutta Italia.


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Vite fragili: il coraggioso, duro e commovente romanzo di Elisabetta Sabato


Il Taccuino Ufficio Stampa
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Vite fragili di Elisabetta Sabato
Vite fragili è un romanzo in cui è racchiusa l’esistenza di tanti personaggi, i cui destini si intrecciano e si perdono tra felicità inaspettate e dolori insopportabili. Una storia che riesce a essere delicata ma anche cruda, e che racconta senza fare sconti a nessuno i lati oscuri degli esseri umani, le loro fragilità, il loro arrancare in un mondo che spesso non viene sentito come casa. Partendo dalla storia di Alice, il romanzo procede narrando le vicende dei personaggi a lei vicini, per poi esplorare le vite di persone molto distanti da lei, in una sorta di enciclopedia delle emozioni umane in cui si può ritrovare una parte della propria natura e dei propri sentimenti. Un romanzo che si insinua sotto la pelle del lettore, che sa parlare al suo cuore di realtà crude, mettendo sempre al centro del discorso l’umanità nelle sue infinite, meravigliose e controverse sfumature.


Titolo: Vite fragili
Autore: Elisabetta Sabato
Genere: Romanzo psicologico
Casa Editrice: Edizioni del Poggio
Pagine: 144
Codice ISBN: 978-8889008904


«[…] Sognava una vita ben lontana da ciò che quotidianamente viveva. Sperava un giorno di non doversi più nascondere dietro le sue maschere, di vivere in un posto caldo dopo l’alba e freddo di notte, con pochi vestiti, le mani rovinate dal duro lavoro nei campi, terminato poco prima del tramonto, e la serenità da dedicare alla lettura di libri intriganti, sotto il portico».


Vite fragili di Elisabetta Sabato è un romanzo sul significato stesso della vita, raccontato attraverso l’esistenza di persone divise tra loro da vari gradi di separazione, che in modi diversi cercano tutte di sopravvivere al faticoso cammino che intraprende l’uomo dalla nascita alla morte. Tanti sono i personaggi che agiscono durante la narrazione, portando il loro sistema di valori morali, o la mancanza degli stessi, e le loro difficoltà nell’affrontare le tante sfide della vita. Un romanzo coraggioso, duro e commovente, in cui si può respirare la forza dell’amore e del ricordo, l’impeto della violenza cieca, l’incomunicabilità di un momento storico in cui è sempre più difficile comprendere chi è diverso. Le vite fragili raccontate sono quelle di ognuno di noi, e pur nella crudeltà di molti degli episodi narrati è facile ritrovare un piccolo pezzo della nostra esistenza, delle nostre debolezze, del nostro egoismo. Con questa storia che tocca i punti più bassi così come i fulminanti momenti di illuminazione dell’agire umano, Elisabetta Sabato ci insegna a non dare nulla per scontato, che sia prendersi il tempo di guardare una foglia che cade o stupirsi di un raggio di luce che illumina il volto di chi ci dorme accanto. Il romanzo apre sulla storia di Alice, una donna che a causa della sua fragilità si è sentita costretta a indossare tante opprimenti maschere; un personaggio intriso di sofferenza ma anche di fantasia, che ama inventare storie sugli oggetti trovati nei mercatini dell’usato e che sogna una vita migliore in cui essere finalmente sé stessa. Vite fragili racconta del crudele destino di Alice a Villa Gustilla, delle macchinazioni di Nina e Linda, del coraggio di Iris e del dolore di Carlo. Nell’insensatezza del fato la scrittrice passa il testimone a Iris, erede del male di vivere e delle speranze di Alice: la storia prende nuove svolte, nuovi personaggi fanno capolino in questo atlante delle emozioni umane, e il viaggio in Africa di Iris diventa metafora della diversa prospettiva in cui si dovrebbe trovare la forza di guardare la vita, per comprenderla un po' di più, e per comprendersi un po' di più. È un romanzo molto attento alle donne, che si apre e si chiude su due di loro, diametralmente opposte pur se entrambe soffocate dal peso dell’esistenza. Dove Alice ci viene mostrata nella sua fragilità, nel suo entrare in punta di piedi nella vita altrui, sempre rispettosa e profondamente umana, il personaggio di Hamide ci viene proposto in tutta la sua crudeltà ed egoismo, nel suo potere distruttivo, nel suo sgretolare tra le mani il destino di un figlio che vuole solo essere accettato nella sua diversità. Un epilogo amaro attende il lettore, rischiarato dalla speranza che ogni dolore possa essere bilanciato da una vita orientata sempre verso il sole.

TRAMA. In Vite fragili si intrecciano storie pubbliche e private, che rimandano a temi profondi e attuali. Nel racconto di realtà crude ambientate spesso in tessuti sgretolati e talvolta privi di valori, si fa la conoscenza di personaggi intensi e drammatici, colti nei loro momenti di debolezza e di coraggio, di egoismo e di apertura al mondo. Le storie di Alice, di Iris, di Marco, di Renato, di Hamide e di tanti altri personaggi mostrano le infinite sfumature dell’essere umano, componendo il mosaico multicolore della vita, indagata da Elisabetta Sabato nei suoi molteplici e a volte inconciliabili significati.



BIOGRAFIA. Elisabetta Sabato nasce nel 1979 a Putignano (BA). Appassionata di poesia, pubblica diversi componimenti tra cui: Le cicatrici dell’intelligenza (in antologia poetica “Nuove voci - Navigando nelle parole Vol. 26” ed. Il Filo, 2007), Venezia (in “d’Acqua è il mio nome – Omaggio a Venezia” ed. Akkuaria, 2008), Lontano (in antologia premio Fortunato Pasqualino ed. Akkuaria). Nel 2008 la casa editrice Akkuaria pubblica una sua raccolta poetica dal titolo Un viaggio lungo un respiro. Nel 2018 pubblica Vite fragili, romanzo premiato con il 3° premio della Critica letteraria al Concorso Nazionale “Pescara-Abruzzo” ed. Tracce 2011.


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IL TACCUINO UFFICIO STAMPA
Via Silvagni 29 - 401387 Bologna - Phone:+393396038451
Mail: iltaccuinoufficiostampa@gmail.com

Il ritorno degli storici Twenty Four Hours con il video-single Adrian


Il videoclip promozionale del nuovo album Close – Lamb – White – Walls.

Il ritorno della storica prog/psych rock band nazionale con un brano dedicato alla figura di Adrian Borland, geniale e sfortunato Leader/Singer/Guitarist dei Sound, band fondamentale del post-punk britannico anni '80.

Genere: prog rock / psychedelic rock
Label: Musea / Velut Luna




Il testo di Adrian, pur riferendosi alle stelle del panorama musicale precocemente scomparse che vengono citate assieme ad Adrian Borland, è molto criptico e pieno zeppo di citazioni da famosi brani rock di gruppi storici e da testi del primo e dell'ultimo album dei Twenty Four Hours (The Smell of The Rainy Air e Left-To-Live).

Si va da Kill 'Em All dei Metallica agli antichi lupi di Extasy, inedito della band risalente al 1985, fino ai comuni amori nascosti e frantumati. Ma ampio spazio è donato alle amiche capre più vecchie e pesanti, alle confortanti campane spettrali e alla solitudine che, spesso temuta, aiuta invece molti di noi a cominciare ad amare se stessi come si deve.

Ma ci deve essere spazio anche per la Vecchia Fonderia Rossa e Il Crimine Perfetto o Il profumo dell'Aria di Pioggia, tutti titoli presi da album della band vecchi e nuovi, fino a chiudere con quello che forse è il brano più bello e rappresentativo dei Floyds orfani di Roger Waters, quella Learning To Fly un po' apprezzata da tutti.

Il brano parte con un tipico tappeto di Mellotron memore di Strawberry Fields Forever e alterna parti dolcissime con esplosioni dinamiche da brivido e una parte centrale che volutamente ricrea le atmosfere dei Cure.

Qualcuno ha detto che la voce di Robert Smith era assimilabile ad un uomo sotto tortura in una camera buia - afferma il cantante e tastierista Paolo Lippe - “Ecco... io ho cercato, cantando la parte centrale dopo l'assolo distorto di chitarra, di immedesimarsi nella tortura interiore che ha potuto soffrire uno come Borland nel momento esatto in cui ha deciso di farla finita in quell'assurda, atroce maniera. Il brano mi sembra possa essere definito come rappresentante della forma più moderna di Progressive, che non può prescindere dalla New Wave e dal Punk.”

Adrian, come tutti i brani dei Twenty Four Hours, ad eccezione di quelli del 4° album The Sleepseller, è stato ripreso e mixato/masterizzato con apparecchiature analogiche e pertanto mantiene il tipico calore di questi setup.

Grande attenzione è stata data al raggiungimento del suono più fedele e naturale possibile con limitazioni delle compressioni ed equalizzazioni e ripresa allo stato dell'arte, grazie alla maestria degli ingegneri del suono Andrea Valfrè e Marco Lincetto.


Credits: Regia di Michele Sartor, Direttori della Fotografia Michele Sartor & Marco Lincetto

Video e Fotografia: ripreso il 29 Dicembre 2017 all'interno del Magister Recording Area di Preganziol (TV), ove è stato registrato e mixato il nuovo lavoro.




Il doppio album CLOSE – LAMB – WHITE – WALLS

Il sesto album ufficiale dei TWENTY FOUR HOURS, storica band Psycho-Progressive italiana, è un album doppio, ispirato volutamente, nella forma e nella sostanza, ai quattro album bianchi più importanti della storia del rock:

  • Closer dei Joy Division
  • The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis
  • The Beatles (White Album)
  • The Wall(s) dei Pink Floyd

Come tutti i dischi dei TWENTY FOUR HOURS, CLOSE - LAMB - WHITE - WALLS è nato con un'anima "LIVE" durante libere composizioni e improvvisazioni alla Casa della Musica (FabLab) di Fano durante la Pasqua del 2017 per concludersi a Preganziol a Natale 2017 nella ormai "famigliare" Magister Recording Area di Andrea Valfrè, produttore assieme a Paolo Lippe di questo ultimo lavoro.

Andrea Valfrè ha curato su banco analogico (Soundcraft 3200) l'interminabile mixing dei due dischi, mentre Marco Lincetto ha eseguito, sempre in dominio analogico (Millenia Media e Maselec) la fase di mastering (APR – MAG 2018).

Il doppio album uscirà il 25 Ottobre 2018 contemporaneamente per 2 case discografiche:
- MUSEA per il mercato mondiale
- VELUT LUNA per quello Audiophile/HI-FI esclusivamente italiano


Twenty Four Hours



Contatti
antipop.project@gmail.com
Frank Lavorino 3396038451

A Parma Concorso Verdi Rap 2018: Il melodramma incontra il mondo dell’hip hop

Dopo il grande successo della prima edizione, con la partecipazione di decine di interpreti e autori, ritorna il Concorso “VERDI RAP”, a sostegno dell’elaborazione creativa dell’opera lirica attraverso il linguaggio dell’hip hop.
Il Concorso è il mezzo con il quale raccontare ai giovani le opere liriche di Giuseppe Verdi, l’autore più conosciuto e rappresentato al mondo, regalando ai rapper e ai loro produttori la possibilità di riscrivere musiche e trame dei testi verdiani creando nuovi temi, situazioni, linguaggi, emozioni.
Il Concorso “VERDI RAP” rappresenta pertanto un modo innovativo di proporre l’opera lirica e ha la finalità di contribuire alla diffusione tra i giovani di un genere musicale complesso e poliedrico, ancora scarsamente conosciuto dalle nuove generazioni ma intimamente connesso al patrimonio culturale italiano.
Concorso musicale sponsorizzato da


ASCOM Parma, PACC Poliambulatorio città di Collecchio, Labadini, McLuc Culture,
Teatro Regio di Parma, Festival Verdi e Verdi Off,
in collaborazione con
Studio di Registrazione Nuova Gente e Associazione MadeinArt  

Il progetto “VERDI RAP” nasce lo scorso anno a Parma, città che ha dato i natali al Cigno di Busseto, da un’idea
di Cristina Bersanelli, pianista, scrittrice e divulgatrice lirica (Premio Abbiati Siebaneck 2017, Premio Internazionale
Illica 2017) e Chiara Bella, discografica dello Studio di Registrazione Nuova Gente, lo storico studio di Gianni Bella,
e sostenuto dalla Federazione Autori.
Nel 2018, il “VERDI RAP” è arrivato alla sua seconda edizione anche grazie al contributo dello Studio di
Registrazione Nuova Gente, da anni impegnato nella diffusione della cultura musicale italiana, e di MadeinArt,
Associazione culturale di Parma che si occupa di produzione e promozione dell’arte contemporanea e al rinnovo
del patrocinio morale di Federazione Autori
Il Concorso è finalizzato all’assegnazione di tre premi ai giovani autori delle migliori (ri)elaborazioni creative
ricavate da un’opera verdiana e la finale dal vivo si terrà al Ridotto del Teatro Regio la sera del 15 ottobre 2018
alle ore 21.00 in pieno Festival Verdi.



La partecipazione è gratuita il montepremi complessivo è di 5000 euro (1° premio 1500 euro e realizzazione di un
videoclip professionale, 2° premio 1000 euro, 3° premio 500 euro e realizzazione di un cd che verrà regalato a tutti
i 10 finalisti).
Le varie fasi del concorso sono così articolate:
1. iscrizione
2. invio alla commissione artistica della composizione inedita a cura dei partecipanti
3. valutazione da parte della commissione artistica
4. annuncio dei finalisti
5. competizione finale dal vivo
6. annuncio dei tre vincitori e premiazione.
in collaborazione con
EDIZIONE 2018
L’edizione 2018 sarà dedicata a “Otello”, una delle opere più rappresentate al mondo dal 1887, anno della
sua prima rappresentazione. L’occasione per Verdi di scrivere una nuova opera dopo quindici anni di silenzio.
Ispirato al testo di Shakespeare, l’Otello di Verdi è un estremo dramma della gelosia in cui l’invidia del perfido Iago,
il personaggio più malvagio del melodramma, porterà alla follia Otello, il Moro di Venezia, che arriverà ad uccidere
la bella e amata moglie Desdemona. Otello è un generale nero, Iago un alfiere bianco al suo servizio. Desdemona,
la moglie innocente, bella e bianca. Iago, anima nera di odio e lupo travestito da agnello, riuscirà con il semplice
uso di un “fazzoletto “a seminare morte e follia.
Come sapranno riscriverlo e vivere questo dramma i rapper di oggi? In chi si immedesimeranno e a chi
affideranno il racconto e le loro parole?
Il Concorso “VERDI RAP” si rivolge a giovani autori hip hop con età compresa tra i 18 e i 30 anni, residenti in
tutto il territorio italiano, che desiderano mostrare le proprie capacità attraverso la composizione di elaborazioni
creative inedite ispirate all’opera “Otello” di Giuseppe Verdi.
Il Concorso “VERDI RAP” – Edizione 2018 cresce e acquisisce nuovi partner: ASCOM main sponsor, PACC
Poliambulatorio città di Collecchio, Labadini, McLuc Culture, Teatro Regio di Parma e Verdi Off che ospiteranno la
serata della finale durante il Verdi Festival 2018 il 15 ottobre alle ore 21, con una esibizione dal vivo dei 10 finalisti
nella prestigiosa cornice del Ridotto del Teatro Regio.
A questo link https://drive.google.com/file/d/1HGm_-5nOZUgvfNMLQIrrPlNGMhdfhEPD/view?usp=sharing, è
possibile scaricare il regolamento ufficiale del Concorso, le informazioni e la modulistica per partecipare.
COLLABORAZIONE CON TEATRO REGIO – PARMA
L’innovazione dell’iniziativa, il grande successo di pubblico dell’edizione 2017 e l’entusiasmo da parte dei ragazzi di
tutta Italia che hanno partecipato numerosissimi alle selezioni (in soli 3 mesi sono pervenuti oltre 100 moduli di
iscrizione!), ha suscitato l’interesse del management del Teatro Regio di Parma, il teatro d’opera della città
considerato tra i più importanti teatri di tradizione in Italia e nel mondo.
Al Concorso “VERDI RAP” dell’edizione 2017 è stata dedicata la festa di chiusura del VERDI FESTIVAL 2107
durante la quale tutti i vincitori e finalisti sono saliti di nuovo sul palco per presentare i loro brani.
La Conferenza stampa della seconda edizione 2018 si terrà a metà giugno presso il Teatro Regio di Parma
all’interno della presentazione del Verdi OFF 2018.
INFORMAZIONI UTILI E LINK
• RAI1 Trasmissione Doreciakgulp (a cura di Vincenzo Mollica):
https://drive.google.com/file/d/1zonArB5_RPhWYzqrAZgSHUt5OXOUe6V9/view?usp=sharing
• Gran finale del Verdi Off con La Traviata hip hop, TV Parma/TG Parma 24/10/2017: https://goo.gl/sRWWF8
• Marco Vasini, La Traviata Hip Hop chiude il Verdi Off, in “La Repubblica PARMA.it” 23/10/2017:
https://goo.gl/ZXqYPZ
• Lucia Brighenti, Il futuro? Occorre puntare sui giovani, in “Gazzetta di Parma”, 19/08/2017: https://goo.gl/4xunkg
• Intervista – Cristina Bersanelli, la pianista scrittrice che fa appassionare i ragazzi alla lirica. Per lei il premio “Luigi
Illica 2017″ in “Il caffè quotidiano” 04/08/2017: https://goo.gl/hSp5YU
• “Classic voice” Febbraio 2017: https://goo.gl/P3gisQ
• R. S., “La Traviata” di Verdi diventa rap, in “Gazzetta di Parma”, 18/01/2017: https://goo.gl/bOIds2
• Intervista a Cristina Bersanelli, Un rap per Verdi, in “Family Magazine”: 17/01/2017: https://goo.gl/H3h9ot
• Otis, Pagami Alfredo, vincitore Concorso Verdi Rap 2017: https://youtu.be/ochj7k_4zEI
Otello
in collaborazione con
CONTATTI
“VERDI RAP”
Tel. +39 3405987103_Cristina Bersanelli
Mail info@verdirap.com
Pagina Facebook Concorso verdi Rap
Sito http://www.verdirap.com

Segni Urbani 2018: Convention Nazionale Biennale Creatività Urbana a Parma

journey.

Convention nazionale che consente agli artisti urbani di promuovere la propria capacità tecnica e di esprimere il proprio talento attraverso l’esibizione pubblica in spazi autorizzati. Il pubblico potrà vivere una esperienza tra divertimento, arte estemporanea e impegno sociale dedicato alla riqualifica di strutture urbane di alto interesse collettivo.

Segni Urbani, oltre ad essere una convention per artisti di talento, è anche un “sistema” di istituzioni, associazioni culturali, comunità giovanili, librerie, circoli ed enti dove si crea e si produce cultura.
Convention Biennale Nazionale Segni Urbani. 8 - 9 Settembre 2018.







Ponte Nord - Ponte Europa- Sottopasso Ferroviario. Parma.
Con il Patrocinio Regione Emilia Romagna, Patrocinio Comune di Parma.
Convention di Graffiti aperta a 30 artisti provenienti da tutta Italia ed Europa.

Convention sulla Creatività Urbana presso la struttura del Ponte Europa, con espozioni, musica hip hop, freestyle rap, bboy, beatbox, skateboard, bmx, videoart.

Tema il Viaggio. Giorni 7/8/9 Settembre 2018

Partecipazione massima di 30 Artisti di livello medio alto. 70% su invito, la parte restante potrà fare domanda di partecipazione tramite apposita comunicazione.

Ogni Artista esprimerà liberamente il tema proposto, secondo la propria sensibilità personale, tecnica e stilistica.
8 Settembre 2018 concerto hip hop presso la struttura del ponte Europa (Rap, Freestyle, Beatbox, Scratch, Bboy),
Il programma definitivo con gli ospiti sarà reso noto successivamente.

Per chiedere come partecipare vai alla pagina partecipates del sito ufficiale segniurbani.info
Contatti: segniurbani@mclucculture.it 



Official event

Cemento Vivo Street Jam 2018: Castelnuovo Rangone. Mo

Quarta edizione della Street Jam Cemento Vivo con oltre 30 artisti di grande livello da tutta Italia.
30 Giugno e 1 Luglio. Sui muri esterni della Palestra G. Leopardi. A Castenuovo Rangone - Mo.


Patrocinio Comune di Castelnuovo Rangone. In collaborazione con Politiche Giovanili Terre dei Castelli e McLuc Culture promozione della creatività urbana.

.Breaking e Jam battle
.Skateboarding
.Dj Set, Street Food
.Shop tematici
.Jam ed esibizioni
.Contest 1Vs1: Under 12 & Open
.Free skateboarding & contest by Neuro shop Modena

Artisti:
Aeko - Art of Soul - Bacon - Bibbito - Boir - Burla - Carsa - Casto - Dado - Fenx - Grom - Hot in Public - Izon - Il Prof - Mdfs - Just - Kers - Maks - Mozone - Pavika - Poketsoud - Rame - Rash - Renok - Rise - Rune - Rusty - Sdp - Senka -Sera - Shoot - Slim - Skaione - Sour - Svameris - Tackle - Tanes - Ufo - Wubik

Cemento Vivo 2018. 30 Giugno e 1 Luglio Parco dei Rio Gamberi e Piazza Brodolini. 41051 Castelnuovo Rangone - Mo

Grazie al contributo di:
Astrofat - Loop - Neuro - Dubset - Cucart - Edilcosti - Vetusta - Body Mood - Edilmon - Elettrotermoidraulica - Fitimedil - Mesticheria Iotti

Official page

Samuele Sartini: il tour di "It Will Shine summer" continua

Samuele Sartini: il tour di "It Will Shine summer" continua

Dopo un private party milanese per un brand di alto profilo (Luxottica), Samuele Sartini continua a far ballare l'Italia. Ogni weekend locali diverse, zone diverse e lo stesso sound eccellente, immediato eppure mai banale. Venerdì 29 giugno 2018 è al Matilda di Marina di Ravenna, mentre sabato 30 è al Le Gall di Porto San Giorgio. Il suo "It Will Shine summer tour", ovvero il tour dedicato al suo nuovo singolo "It Will Shine", brano prodotto con Dr.Space ed interpretato da Iossa. 

Il video del brano è stato girato ad Ibiza, di giorno, ed è molto diverso dai soliti legati ai brani del momento. Infatti è proprio il testo della canzone ad essere piuttosto diverso. Samuele Sartini lo presenta così: "Abbiamo scritto e prodotto tante canzoni in questi dieci anni, ma mai come in questo disco il testo lo sento così mio, mi fa emozionare ad ogni ascolto! Vorrei dedicare questa canzone a tutte le persone che in questo momento stanno passando un momento difficile. Può capitare di sentirsi all'interno di un tunnel, in cui si fatica a vedere la luce. È stato così anche per me, ma ora il sole splende alto!". 


Samuele Sartini & Dr. Space - It will shine (feat. Iossa)


Samuele Sartini è un top dj house italiano molto attivo nei top club di tutto il mondo. Marchigiano, è nato a Chiaravalle (AN) e risiede a Monte San Vito. Nell'estate 2017 ha fatto ballare party legati al GP di Formula 1 nel Barhein, il Jimmy'z di Montecarlo e in Italia è guest in costanza al Pineta di Milano Marittima e al Just Cavalli di Milano, due dei locali di riferimento per chi cerca l'esclusività. In console ho stile preciso e una tecnica esemplare, ma più che di 'numeri' e gesti che sanno stupire, ogni suo suoi dj è pieno di musica e di melodia, ovvero si mette sempre al servizio di ha voglia di ballare. Samuele Sartini è anche un produttore conosciuto in tutto il mondo. Ha remixato tracce di superstar come Calvin Harris, Roger Sanchez, Paul Van Dyk ed Armin Van Buuren ed ha all'attivo diverse hit all'attivo diverse hit recenti ("When The Sun Goes Down", interpretata da Jay Sebag, è stata trasmessa da emittenti come RTL 102,5 TV, Radio 105, Radio Deejay ed m2o, proprio come "Gimme the Funk", che è piaciuta anche a stelle del mixer come Todd Terry, Bob Sinclar, Oliver Heldens, Sander Van Doorn o Robbie Rivera). E non è tutto: troppi non sanno che Avicii deve un po' del suo successo proprio a Samuele Sartini. Per la versione cantata del suo primo successo (Tim Berg - "Seek Bromance"), Avicii prese la voce da "Love U Seek", un brano pubblicato da Samuele Sartini nel 2011 su Do It Yourself. Questa canzone è tornata con Rework curato dal dj marchigiano nel gennaio 2018, una nuova versione che mette ancor più in in risalto la bella voce di Amanda Wilson. A maggio 2018 esce invece Samuele Sartini & Dr. Space - It will shine (feat. Iossa).




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Gabry Venus fa ballare con il 35esimo capitolo del "FlyingDJ" RadioShow

Gabry Venus fa ballare con il 35esimo capitolo del "FlyingDJ" RadioShow

Da poche ore Gabry Venus, dj italiano conosciuto in tutto il mondo per la forza di dischi come il recente "Bongo Gongo" (Hexagon / Spinnin'), incluso ad esempio da David Guetta nella sua playlist su Spotify per oltre tre mesi, ha pubblicato il nuovo capitolo, il 35esimo, del suo "FlyingDJ" RadioShow. Oltre a mille altri, questo episodio contiene musica di Kryder, Wankelmut, Elderbrook, PurpleDiscoMachine e pure brani di un sacco di dj producer italiani come Gary Caos, Wlady, Tny, Splashfunk, Federico Scavo, Paggi & Costanzi, Silvio Carrano, Monaus, Benny Càmaro e tanti altri. 


E' disponibile qui (goo.gl/Kk8UnJ) una bella intervista a Gabry Venus. Ecco cosa ha risposto l'artista a chi gli chiedeva come mai ha iniziato a lavorare nel mondo della notte. "Mia sorella ha 5 anni più di me. Quindi quando io ero un piccolo frugolo di ragazzino, lei già usciva ed andava a ballare. Ed essendo molto bella, i djs e gli organizzatori delle serate, la corteggiavano molto, e lei tornava sempre con qualche bella 'cassettina' di buona musica. Io ero stregato dal fatto che si potevano miscelare insieme le canzoni senza interruzioni!". Tra i locali che Gabry Venus porterà sempre nel cuore c'è senz'altro il Privilege di Ibiza. "Sono stato ospite lì due estati fa, nel party 'No Excuses' di EDX, condividendo la console con lui, Nora En Pure, Antonio Giacca e Pic Schmitz. Aldilà del fatto che si tratta del Club più grande del mondo, è una situazione che lascia un segno. Io aprivo la serata, ed è stato molto più di un warm up! Fin da subito, con il locale che andava riempiendosi, c'era una grande energia". Chi vuol seguire Gabry Venus sui social: https://www.instagram.com/gabryvenus/ - https://www.facebook.com/gabryvenusdj/ 



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