giovedì, giugno 28, 2018

Logistica E-commerce italia: Francesco Pavolucci occorre un patto

Francesco Pavolucci, CEO di Energo Logistic, spiega l'importanza di modificare da parte di chi si occupa di logistica la gestione delle consegne: devono essere programmate per evitare viaggi a vuoto che determinano il traffico.


L'e-commerce in Italia è in forte crescita, ma ha bisogno di pensare ad un patto con la logistica che è il "collo di bottiglia" dove spesso si blocca la scelta dell'acquisto. La mancata consegna e l'aumento del traffico sono le criticità presenti nel settore.
Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano le spedizioni in Italia nel 2018 saranno circa 230 milioni e la crescita prevista dell'e-commerce sarà del 15% in più rispetto al 2017 con un valore assoluto di 27 miliardi di euro e una quota del 6,5% sul totale degli acquisti.

Per gli esperti questa crescita sarà inarrestabile e richiederà presto di ripensare alle città con un intervento istituzionale. Così come renderà necessario risolvere alcune criticità in grado di rivoluzionare soprattutto il sistema della logistica urbanadell'ultimo miglio, con particolare attenzione alla riduzione del traffico, alle emissioni nocive per l'ambiente e alla customer satisfaction.

Distribuzione e spedizioni in Italia: come deve cambiare la logistica?
"In tema e-commerce, uno studio di UPS ha dimostrato infatti che il 58% dei clienti disinformati sulla data di consegna abbandona l'acquisto online. L'informazione relativa ai tempi di consegnarisulta quindi non importante, ma essenziale. – spiega Francesco Pavolucci, CEO di Energo Logistic  Considerate quindi le esigenze sempre più stringerti di chi acquista on line, la nostra azienda ha già iniziato nelle principali città italiane a garantire ai propri clienti il giorno e la fascia oraria di consegna del prodotto, in modo che il consumatore possa scegliere in fase di acquisto articolo quando farsi consegnare il prodotto".

Infatti tra i servizi aggiuntivi alla consegna che i consumatori considerano più interessanti sono proprio quelli che permettono di ridurre i disagi insiti nella consegna a domicilio come la consegna al piano, la prenotazione della consegna in date e orari prestabiliti e punti di ritiro alternativi al domicilio.
In merito a quest'ultimo servizio secondo i sondaggi di Netcomm, il 76,4% dei pacchi viene ancora ritirato presso la propria abitazione e solo il 9% in punti di consegna alternativi.

Quindi se la consegna è l'elemento che maggiormente incide sulla soddisfazione complessiva dell'e-shopper, le modalità di ritiro avranno presto un peso decisamente maggiore rispetto all'attuale, considerando che è la logistica l'elemento cruciale per l'e-commerce in Italia.

A cura di:
Ufficio Stampa Laura Ravasio – Nuova Comunicazione
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