giovedì, giugno 11, 2009

IMPRESAMIA.IT-PETROLIO - Landi: non appelli ma provvedimenti concreti


La proposta dell'associazione dei consumatori al Governo e ai petrolieri
Trasparenza dei criteri con cui viene adeguato il prezzo al rifornimento per impedire le speculazioni. La proposta viene da Paolo Landi, presidente di Adiconsum (nella foto), che in una nota suggerisce al Governo di aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei produttori di petrolio per impedire il ripetersi dei fenomeni speculativi, "sia quando il petrolio sale sia quando scende". "Quando c’è di mezzo il business - ha spiegato Landi - due sono i possibili provvedimenti da prendere: aumentare la concorrenza o varare provvedimenti amministrativi che impongano trasparenza e comportamenti responsabili. Siamo stanchi dei soliti appelli alla responsabilità - ha continuato il presidente - Verso i petrolieri da tempo sia il Governo che l’Autorità di mercato si spendono nei soliti appelli alla responsabilità senza risultati concreti". Qual'è la ricetta di Adiconsum? Recuperare anche per i carburanti il meccanismo di adeguamento del prezzo al rifornimento in modo periodico sulla base delle variazioni intervenute nel periodo precedente, così come avviene per il gas e l’elettricità. "Definire parametri di adeguamento a cui ogni compagnia deve attenersi non significa andare contro il mercato, bensì significa maggiore trasparenza - ha sottolineato ancora Landi - Occorre, inoltre, che gli adeguamenti non avvengano quotidianamente perché ciò ha un forte impatto anche inflattivo". È questa una proposta che Adiconsum presenta puntualmente al Governo e ai petrolieri e che rappresenterebbe una risposta concreta alla stessa denuncia del ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola che, a margine dell'assemblea annuale dell'Unione petrolifera, ha dichiarato che "occorre arrivare a un prezzo non volatile ma giusto. Le azioni del governo sono di far sì che il prezzo finale non sia più alto della media degli altri Paesi europei - ha spigato il ministro - argomento su cui vogliamo insistere chiedendo conto alle industrie del settore".Per Scajola infatti, "non si può tollerare che il prezzo cresca troppo velocemente quando il petrolio sale e diminuisca altrettanto velocemente quando scende"."Sulla speculazione internazionale occorre evitare che si ripetano gli errori del passato - ha concluso Landi - il Governo e l’Europa intervengano su quegli strumenti finanziari che sono alla base della speculazione che hanno provocato così tanti danni all’economia".

Nessun commento: