venerdì, agosto 31, 2018
Tubi rettificati di Tubitex, qualità e alte prestazioni al primo posto
Palco rapido a gradoni di Ilma, la soluzione ideale per ogni evento dedicato alla musica
I gradoni permettono di creare più livelli e ottenere così altezze diverse, per dare la giusta importanza a tutti i membri, ottenendo una sorta di gradinata. Come il più classico palco rapido anche questa struttura poi mantiene la stessa leggerezza e velocità di allestimento offrendo però un maggiore impatto visivo.
Il palco rapido a gradoni è modulare, quindi formato da moduli da collegare tra di loro, in modo semplice, per creare così una superfice della grandezza necessaria. Personalizzazione e prodotti su misura sono infatti alcune delle caratteristiche sulle quali Ilma punta da oltre 40 anni, offrendo così strutture ideali per ogni evento e spazio disponibile.
Ma non solo personalizzazione. Come tutti i prodotti Ilma, anche il palco rapido è sinonimo di sicurezza e solidità: una solidità data da materiali di primi qualità e una sicurezza garantita dalle più alte normative internazionali.
Un mix vincente che rende il palco rapido a gradoni e ogni altra struttura Ilma, il prodotto ideali per ogni destinazione d’uso.
Samuele Sartini al N. 1 di TraxSource Jackin' House con Do What You Like Feat. Smashing Beat (Angelo Ferreri Remix / Nervous)
https://www.traxsource.com/title/1019417/do-what-you-like-feat-smashing-beat-angelo-ferreri-remix
Villa Bonin: 1/9 Besame, 15/9 NERVO
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giovedì, agosto 30, 2018
Congresso ESC 2018: Combattere la fibrillazione atriale, registro globale ETNA-AF
Congresso ESC 2018: presentati i primi dati del registro ETNA-AF, uno studio di sicurezza non-interventistico sull'uso di edoxaban per il trattamento della fibrillazione atriale nel "mondo reale"
Presentati al congresso ESC i primi dati relativi all'ETNA-AF, uno studio di sicurezza non-interventistico sull'uso di edoxaban (LIXIANA®) per il trattamento della fibrillazione atriale nel "mondo reale", che valuta edoxaban in un'ampia gamma di condizioni cardiovascolari, tipologie di pazienti e situazioni cliniche specifiche dei diversi Paesi
Monaco, 29 Agosto 2018 – Presentati oggi, al Congresso ESC di Monaco, i primi dati relativi ai pazienti di ETNA-AF, il registro globale di Daiichi Sankyo che descrive l'uso di edoxaban (LIXIANA®) in monosomministrazione orale giornaliera, nella pratica clinica quotidiana. I dati di 24.431 soggetti trattati con edoxaban, che costituiscono l'87% dei pazienti totali arruolati da più di 1800 centri in 13 Paesi in tutto il mondo, forniranno importanti informazioni sull'uso di edoxaban nella fibrillazione atriale non valvolare (FANV) in contesti reali.
Il programma globale ETNA-AF combina le informazioni provenienti da tre registri separati condotti in Europa, Asia orientale e Giappone e valuta efficacia e sicurezza di edoxaban nella pratica clinica quotidiana. Questi registri sono stati disegnati per osservare la pratica clinica locale, e i dati sono stati in seguito integrati in un unico database.
La prima analisi, che riporta i dati demografici e le caratteristiche dei pazienti del programma globale ETNA-AF, ha mostrato che i pazienti arruolati sono più anziani di quelli dello studio clinico registrativo ENGAGE AF-TIMI 48, ma presentano un rischio di ictus inferiore e più spesso sono affetti da FANV parossistica.
In Europa, la percentuale di pazienti trattati con edoxaban 60 mg OD e 30 mg OD erano, rispettivamente, 76,7% e 23,3% (N = 13.474). La distribuzione dei dosaggi edoxaban 60 mg e 30 mg OD era molto simile a quella osservata nelle corrispondenti regioni durante l'ENGAGE AF-TIMI 48, così come erano simili le caratteristiche demografiche dei pazienti.
La seconda analisi, che riporta i dati basali relativi a ictus e rischio di sanguinamenti, ha mostrato che, in tutte e tre le Regioni, la popolazione presentava un rischio complessivo di ictus inferiore rispetto a quello osservato nei pazienti dell'ENGAGE AF-TIMI 48. Nel corso degli studi non-interventistici gli specialisti prendono decisioni cliniche per trattare i pazienti nel modo più appropriato. Mentre nell' ENGAGE AF-TIMI 48 i pazienti per essere arruolati dovevano presentare almeno due fattori di rischio, per EMA ne è sufficiente uno perché il paziente possa essere trattato. ETNA –AF Global ha arruolato un'ampio numeri di pazienti ad alto rischio, inclusi quelli con precedente ictus, sanguinamento maggiore, emorragia intracranica, o punteggio CHA2DS2-VASc ≥4; questi soggetti ad alto rischio comprendono il 38,2% dei pazienti arruolati in Europa. Inoltre, nel programma globale, la media ricalcolata del punteggio totale HAS-BLED era di 2,5 ± 1,13 (Europa: 2,6 ± 1,13). Nell' ENGAGE AF-TIMI 48, la media del punteggio HAS-BLED dei Paesi corrispondenti era di 1,8 ± 1,0.
La terza analisi, che riporta l'uso della terapia antitrombotica prima dell'inizio del trattamento con edoxaban, ha mostrato che più dei 2/3 dei pazienti trattati con edoxaban erano naïve all'uso dell'anticoagulante (17.740; 72,6%). In Europa, il 17,5% (2.364/13.474) dei pazienti anticoagulati erano stati precedentemente trattati con un antagonista della vitamina K (AVK) e l'8,4% (1.138/13.474) assumevano un altro DOAC prima di iniziare la terapia con edoxaban.
"Rispetto ai Paesi corrispondenti di ENGAGE AF-TIMI 48, i pazienti arruolati nell'ETNA-AF globale avevano punteggi di rischio di ictus più bassi e punteggi HAS-BLED più alti. – ha spiegato il prof. Raffaele De Caterina, Direttore dell'Istituto di cardiologia dell' Università G. D'Annunzio di Chieti – Ciò potrebbe indicare un cambiamento nella volontà dei medici di trattare i pazienti con rischio di sanguinamento più elevato, che riflette un'evoluzione nell'uso degli anticoagulanti orali diretti. Basandosi sui risultati dell'ENGAGE AF-TIMI 48, che comprendeva pazienti con rischio di ictus da moderato ad alto, questi dati forniscono prove dal mondo reale sull'uso di edoxaban nei pazienti a basso rischio di ictus".
Un totale di circa 28.000 pazienti saranno inclusi nei registri non-interventistici ETNA-AF e seguiti per 2 anni (in Europa, invece, saranno seguiti per 4 anni). Allo stato attuale, il programma globale ETNA sarà il più grande e completo archivio di dati sull'uso real-world, l'efficacia e la sicurezza di un singolo anticoagulante orale diretto (DOAC) in pazienti con FANV o tromboembolia venosa (TEV).
"Daiichi Sankyo è impegnata ad ampliare le conoscenze scientifiche su edoxaban anche grazie ad ETNA-AF, che fa parte di EDOSURE, il nostro solido programma di ricerca clinica composto da più di 10 studi in più di 100.000 pazienti in tutto il mondo– ha spiegato Hans Lanz, ricercatore e direttore esecutivo del Global Medical Affairs di Edoxaban – Il programma ETNA-AF fornisce preziose informazioni su uso, sicurezza ed efficacia di edoxaban in contesti real world. Questi studi non-interventistici, infatti, sono stati creati per consentire ai diversi sistemi sanitari di utilizzare al meglio edoxaban nella pratica clinica quotidiana".
Il registro globale ETNA-AF
ETNA-AF (trattamento con edoxaban nella pratica clinica quotidiana in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare) è uno studio di sicurezza post-autorizzazione non interventistico (PASS). Il programma combina, in un unico database, i dati di tre registri separati condotti in Europa, Asia orientale e Giappone. Un totale di circa 28.000 pazienti saranno inclusi nei registri ETNA-AF e seguiti per 2 anni (in Europa, invece, saranno seguiti per 4 anni). L'obiettivo principale di ETNA-AF è di raccogliere informazioni sull'uso di edoxaban in condizioni real-world, nella pratica clinica quotidiana di specifici Paesi e regioni, inclusi i profili di sicurezza ed efficacia in pazienti non preselezionati affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FANV).
La Fibrillazione Atriale
La FA è una condizione in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Quando ciò accade, il sangue può accumularsi e addensarsi nelle camere del cuore causando un aumento del rischio di coaguli di sangue. Questi coaguli di sangue possono staccarsi e viaggiare attraverso il flusso ematico verso il cervello (o talvolta verso un'altra parte del corpo), dove possono potenzialmente provocare un ictus.
La fibrillazione atriale è il tipo più comune di disordine del ritmo cardiaco ed è associata a una notevole morbilità e mortalità. A più di sei milioni di cittadini europei è stata diagnosticata la FA, e questa cifra dovrebbe almeno raddoppiare nei prossimi 50 anni. Rispetto a quelli che non ne soffrono, le persone con questa aritmia hanno un rischio di ictus 3-5 volte più alto. Un ictus su cinque è causato da FA.
Edoxaban
Edoxaban è un inibitore diretto del fattore Xa (pronunciato "Decimo A"), somministrato una volta al giorno. Il fattore Xa è uno dei componenti chiave responsabili della coagulazione del sangue, quindi inibirlo significa rendere il sangue più fluido e meno incline alla coagulazione. Edoxaban è attualmente commercializzato in Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan, Thailandia, Canada, Germania, Regno Unito, Svizzera, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Spagna, Belgio, Austria, Portogallo e altri paesi europei.
Fonte: Daiichi Sankyo
Ben Dj fa ballare la Palazzina Grassi (Venice by Starck) per il Festival del Cinema di Venezia
Comunicato Stampa AiFOS: un progetto per la gestione degli eventi in sicurezza
Comunicato Stampa
Safety Eventi: un nuovo progetto di formazione AiFOS
È attivo un progetto di formazione per affrontare in modo efficace ed integrato la gestione di eventi e manifestazioni: il ruolo del professionista e i percorsi formativi per formatori e operatori.
Nelle attività di gestione di eventi è sempre più evidente la necessità di un'efficace e consapevole integrazione degli aspetti correlati alla security e safety. Gestione che deve essere accompagnata da una conoscenza adeguata e aggiornata della normativa vigente e dei suoi aspetti applicativi.
Esiste un progetto integrato in grado di fornire alle varie professionalità la formazione adeguata necessaria? Esistono realtà associative che stanno studiando e predisponendo idonei strumenti per favorire la sicurezza nella gestione degli eventi?
Il gruppo di progetto dell'associazione AiFOS
AiFOS è la prima associazione che ha sviluppato nel nostro paese idonei corsi, incontri, studi, ricerche ed iniziative sui temi indicati dalla circolare del capo della Polizia di Stato "Gabrielli" del 7 giugno 2017, seguita dalle circolari di luglio 2017 e dalla Direttiva del Ministero dell'interno del 18 luglio 2018, in relazione alla gestione degli eventi tra Safety e Security.
Attraverso queste attività di studio si è creato in AiFOS un apposito gruppo di progetto che costituisce un punto di riferimento culturale, scientifico e operativo che promuove la ricerca in questo settore con grande capacità e professionalità.
Partendo da questa professionalità, e dalla grande esperienza di AiFOS nel settore della formazione, è stato predisposto un progetto integrato, dal titolo "Safety Eventi".
Il progetto propone l'erogazione di tre diversi percorsi formativi qualificati e relativi alla gestione di eventi e manifestazioni di medie e piccole dimensioni.
Gli obiettivi del progetto "Safety Eventi"
Il progetto, nato dallo studio, dalla sperimentazione e da riflessioni e confronti di addetti e professionisti del settore, è presentato come un piano di azioni da intraprendere per la buona riuscita dell'evento o della pubblica manifestazione. Non si tratta, quindi, di proporre alcuni corsi ma di offrire una serie di proposte coerenti e coordinate fra loro.
Il "focus" del progetto è individuabile nei corsi di base per gli operatori: la formazione di tutti gli operatori che si trovano sul campo, nel luogo dell'evento o della manifestazione è necessaria affinché sviluppino le competenze adeguate e la consapevolezza del proprio ruolo. Ma naturalmente per svolgere una seria formazione rivolta agli operatori è necessario che vi siano dei buoni formatori: è di fondamentale importanza avere docenti che conoscano i problemi legati all'organizzazione e gestione degli eventi, alla specifica normativa in materia ed anche alle implicazioni nel contesto più ampio della sicurezza intesa come luoghi di vita e di lavoro.
I corsi correlati al progetto "Safety Eventi"
Il primo corso (8 ore), dal titolo "Eventi in sicurezza per formatori", si terrà il 28 settembre 2018 a Brescia (AiFOS Service) e in Sardegna (Isfos) in data da definire.
Il corso si pone l'obiettivo di ampliare le conoscenze dei discenti riguardanti il quadro normativo di riferimento, le relative opportunità nel settore manifestazioni/eventi e le attività di plan, monitoring, review che occorre espletare per una buona gestione delle molteplici attività che si realizzano durante un evento.
Il corso è valido come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla Sicurezza, e come 3 ore di aggiornamento per formatori Qualificati prima area tematica e 3 ore seconda area tematica.
Il secondo corso (8 ore), dal titolo "Operatori per eventi in sicurezza" e organizzato a Brescia l'11 dicembre 2018 da Aifos Service, è rivolto a tutti i soggetti "operatori" che, a vario titolo, sono presenti in loco per svolgere una funzione di safety (organizzatori, staff, volontario, primo soccorso, tecnici comunali, manutentori, operai, allestitori, ecc.).
Infine si terrà un terzo corso (16 ore), dal titolo "La gestione della sicurezza negli eventi: il ruolo del professionista", che sarà organizzato a Trieste (Firest srl) il 30 e 31 ottobre 2018, a Brescia (Aifos Service) il 22 e 23 novembre 2018 e in Sardegna (Isfos) in data da definire.
Questo ultimo corso - rivolto ai formatori, RSPP, consulenti, coordinatori, organizzatori di eventi, ecc. - analizza il ruolo del professionista e dell'organizzatore di eventi tra competenza e responsabilità sul tema della gestione organizzativa con una approfondita analisi sia dal punto di vista normativo, che da quello tecnico e operativo.
Il corso è valido come 12 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla Sicurezza, e come 6 ore di aggiornamento per formatori Qualificati prima area tematica e 6 ore seconda area tematica.
Per avere ulteriori dettagli sui corsi e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: http://aifos.org/home/formazione/safety-eventi/safety_eventi
Segnaliamo, infine, che le spese sostenute per l'iscrizione ai corsi qualificati AiFOS, nonché le spese di viaggio e soggiorno, sono integralmente deducibili - entro il limite annuo di 10.000 euro - come previsto dall'articolo 9 della Legge 22/05/2017, n° 81 "Jobs Act dei lavoratori autonomi".
Per informazioni e iscrizioni:
Sede nazionale AiFOS - via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - info@aifos.it - formarsi@aifos.it
30 agosto 2018
Ufficio Stampa di AiFOS
mercoledì, agosto 29, 2018
Mr.Charlie - Lignano (UD): 31/8 Mamacita Closing party, 1/9 Ho scritto t’Amo sulla sabbia, 4/9 Marteditaliano
Matteo Borghi - Vivo la Vida supera le 100.000 visualizzazioni su YouTube… e il suo tour infinito continua
Matte Botteghi, il sound e l'energia di Samsara Beach - Riccione
martedì, agosto 28, 2018
Intervista Francesco Pavoluccii, Rischi e sicurezza sulle strade
Rischi e sicurezza sulle strade, questo il focus dell'intervista a Francesco Pavolucci, esperto del settore trasporti e CEO di Energo Logistic Spa, azienda specializzata nelle consegne a domicilio qualificate e trasporti di materiale metalmeccanico. Un problema che dopo la tragica esplosione del 6 agosto sulla A14 nei pressi di Bologna, torna in primo piano.
"La notizia e il video ci hanno colpito profondamente – racconta Francesco Pavolucci – Il rischio è sicuramente legato alla tipologia di merce trasportata, ma forse anche alle caratteristiche stesse della nostra viabilità. Anche se devo dire che almeno, per quanto riguarda le autostrade del centro Nord, dove è stata aperta la terza corsia dinamica per le auto la situazione è notevolmente migliorata. Purtroppo, ancora accadono fatti come l'incidente di Bologna, ma da tempo ci sono delle rigide norme di circolazione per i camionisti. Mancano però i controlli.
Noi, titolari di aziende di logistica e trasporti dobbiamo fare la nostra parte: nel nostro caso per esempio abbiamo delle regole ferree per gli austisti che devono frequentare corsi sulle procedure di fissaggio del carico merce. Inoltre, possediamo un parco di automezzi nuovi e un'officina interna che si occupa periodicamente della manutenzione dei mezzi. La sicurezza ci sta particolarmente a cuore ".
Nell'incidente di Bologna si parla di stanchezza dell'autista. Forse su questa partita bisognerebbe fare di più?
"Sulla regolamentazione dei tempi di guida e riposo degli autisti bisogna essere molto fiscali perché il lavoro dell'autista se è svolto con turni troppo lunghi può essere pericoloso per la sicurezza stradale. Sarebbe importante intervenire dotando di dispositivi di sicurezza i mezzi, soprattutto quelli adibiti a questo genere di trasporto. Noi trasportiamo prodotti pesanti, ossia materiale metalmeccanico, per esempio, e i nostri autisti sono preparati a guidare con la consapevolezza del peso enorme che stanno trasportando".
Come è cambiato in questi anni il trasporto su gomma?
"Nella nostra azienda negli ultimi anni abbiamo sviluppato e impostato il nostro lavoro su piattaforme logistiche, sempre più innovative anche dal punto di vista informatico, per poter pianificare consegne in tempi brevissimi e a costi contenuti".
La movimentazione delle merci su gomma rappresenta in Italia l'85% del volume complessivo dei trasporti, ma l'Europa sta cercando di modificare questo dato nel futuro a favore del trasporto marittimo e su rotaia. Quali sono i vostri progetti per il futuro?
"E' difficile prospettare cosa succederà in futuro, ma posso dirle che noi stiamo già implementando, in tempi abbastanza brevi, dei centri di smistamento in diverse città del centro nord Italia per migliorare la distribuzione delle merci. Siamo sicuramente attenti all'evoluzione del nostro comparto, in particolare al trasporto intermodale, anche se lo sviluppo infrastrutturale rimarrà un tema centrale."
Redazione
Ufficio Stampa Laura Ravasio – Nuova Comunicazione
cell. 348 9330574
ravasio@nuovacomunicazione.com
http://www.nuovacomunicazione.com
Daiichi Sankyo, presentata la nuova confezione di LIXIANA(R) al Congresso ESC 2018
Congresso ESC 2018- Aderenza e terapie DOAC, presentata la nuova confezione di LIXIANA® per assicurare ai pazienti benefici a lungo termine
I pazienti con fibrillazione atriale (FA) che interrompono la loro terapia DOAC o non la seguono in modo ottimale, hanno un rischio significativamente maggiore di eventi cardiaci e cerebrovascolari maggiori o morte, rispetto ai pazienti che sono aderenti al trattamento. In Italia sono più di 157mila i pazienti con scarsa aderenza.
Al Congresso ESC di Monaco Daiichi Sankyo presenta la nuova confezione di edoxaban (Lixiana) progettata per aiutare coloro che sono affetti da questa aritmia a seguire le indicazioni del medico e mantenere il controllo del loro trattamento.
Monaco 27 Agosto 2018 – In occasione del congresso ESC di Monaco, Daiichi Sankyo Europe ha presentato il nuovo packaging di LIXIANA®, progettato per contribuire a migliorare le routine e l'aderenza all'assunzione del farmaco. Dati real world hanno infatti rivelato che più di 1 paziente su 4 affetto da Fibrillazione Atriale (FA) ha un'aderenza non ottimale ai DOAC, e ciò aumenta il rischio di ictus e morte. Ed è ormai ampiamente dimostrato che una scarsa aderenza ai trattamenti orali dei pazienti in condizioni croniche porta a risultati peggiori e più ospedalizzazioni rispetto a coloro che assumono i farmaci seguendo diligentemente le prescrizioni. L'aderenza al farmaco è quindi di vitale importanza per l'efficacia del trattamento e la ricerca ha dimostrato che specifiche strategie di packaging possono contribuire ad aumentarla.
L'aderenza del paziente ai farmaci è un problema complesso e le caratteristiche personali possono diventare ostacoli al trattamento. Può essere difficile per i pazienti prendere con regolarità i farmaci che non trattano sintomi attivi e visibili o che possono causare effetti indesiderati, senza contare che spesso ad ostacolare la compliance è anche la difficoltà di seguire regimi di trattamento complessi o multipli, a causa di deficit cognitivi o fisici dovuti anche all'età avanzata dei pazienti. Per i soggetti naïve che iniziano il trattamento con anticoagulanti, la facilità d'uso e la maneggevolezza del farmaco favoriscono l'aderenza e stabiliscono una salda routine per l'assunzione del trattamento così come prescritto.
L'aderenza alla terapia anticoagulante in Italia. In Italia la fibrillazione atriale colpisce circa 1.100.000 ultrasessantacinquenni, 1 anziano su 12. Esistono forti evidenze scientifiche sul ruolo degli anticoagulanti orali nel ridurre di oltre il 70% il rischio di ictus nei soggetti portatori di questa aritmia cardiaca di rilevanza clinica, eppure secondo i più recenti studi del Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute, più di 157.000 pazienti non aderiscono alla terapia in modo ottimale, con conseguenze gravi e invalidanti per la loro vita, nonché un onere di oltre 1 miliardo di euro l'anno per il SSN, considerando solo i costi diretti determinati dal verificarsi di un ictus cerebrale a seguito di FA.
Inoltre gli ictus che si verificano dopo un'interruzione della terapia antitrombotica sono associati a maggiori mortalità e morbilità rispetto agli ictus che si verificano mentre un paziente è in trattamento antitrombotico.
Un nuovo packaging per una migliore aderenza. I pazienti affetti da fibrillazione atriale hanno identificato i fattori che possono migliorare la convenienza del farmaco, e tra di essi hanno indicato confezioni facili da aprire che includano promemoria di dosaggio, come ad esempio etichette per giorno e ora. Questi stessi pazienti preferiscono anche terapie facili da somministrare, in particolare la somministrazione una volta al giorno è preferita alla somministrazione due volte al giorno.
La nuova confezione di LIXIANA® è stata progettata per includere numerose funzioni che possono migliorare l'aderenza al farmaco. La scatola include un messaggio di promemoria e un timer di assunzione, posti nella parte interna dell'apertura dall'alto, che ricordano ai pazienti l'ora del giorno in cui prendere la pillola. E' stato infatti dimostrato che queste caratteristiche possono rivelarsi particolarmente utili per i pazienti neo-diagnosticati o distratti che statisticamente mostrano un'aderenza più bassa. Ma il nuovo packaging aiuta anche i pazienti che sono passati ai DOAC da un antagonista della vitamina K (VKA), infatti esso rafforza il messaggio dell'importanza della compliance ed contrasta un possibile abbassamento della guardia dovuto ad un regime che potrebbe essere considerato meno impegnativo del precedente. Un messaggio di "ultimo blister" sul fondo della confezione ricorda ai pazienti che è ora di rinnovare la prescrizione; incoraggiando il contatto regolare con il proprio medico con conseguente incremento dell'aderenza a lungo termine, "pack-to-pack" ovvero di scatola in scatola. Inoltre, un codice QR stampato sulla copertina interna della confezione consente ai pazienti di accedere facilmente al foglio illustrativo in formato digitale e la confezione di facile apertura è stata progettata per aiutare i pazienti con mobilità ridotta delle dita.
"Noi di Daiichi Sankyo ci impegniamo a garantire la sicurezza dei pazienti come nostra massima priorità; un aspetto importante di questo è garantire che i pazienti siano supportati nell'aderire al loro regime di trattamento – ha dichiarato Benoit Creveau, responsabile del Marketing Cardiovascolare di Daiichi Sankyo Europe –Vogliamo fare tutto ciò che possiamo per aiutare i pazienti ad assumere il controllo della loro cura a lungo termine, affinché ne traggano il massimo beneficio, con conseguente minor numero di eventi cerebrovascolari e ricoveri". Se infatti i livelli di aderenza alla vita reale sono più strettamente allineati con i livelli di aderenza osservati nelle sperimentazioni cliniche, i medici possono essere certi che i loro pazienti trarranno beneficio da edoxaban come previsto.
Edoxaban è l'unico anticoagulante diretto in monosomministrazione giornaliera che presenti anche una riduzione dei sanguinamenti maggiori superiore rispetto al warfarin ben gestito nella fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Il profilo di sicurezza di edoxaban è stato stabilito nel trial ENGAGE AF-TIMI 48, che lo ha testato su un ampio range di pazienti per una media di 2,8 anni.
Fonte: Daiichi Sankyo