lunedì, luglio 27, 2015

Implantologia dentale a Roma


Gli impianti dentali sono radici artificiali degli elementi dentali che vengono utilizzati in seguito alla perdita di uno o più denti o alla loro agenesia.
La mancanza di uno o più denti è riconducibile a diverse cause:
  • Agenesia dentale: mancanza congenita di uno o più denti
  • Perdita per trauma
  • Perdita per patologia cariosa
  • Perdita per malattia parodontale
In passato, i denti, venivano persi soprattutto a causa di traumi;  oggigiorno l’alimentazione più ricca di zuccheri raffinati e cibi che non permettono un’ adeguata auto-detersione degli elementi dentari, sono la principale causa della perdita dei denti nel corso della vita.
In seguito alla perdita di uno o più denti è necessario comprendere quale è il metodo più idoneo per andare a sostituirli.
Le opzioni di trattamento dell’edentulismo possono essere varie:
  • protesi parziali rimovibili
  • ponti sostenuti da denti
  • denti sostenuti da impianti dentali
Per decidere quali di queste è più adatta alla condizione del paziente devono essere valutati diversi fattori, come:
·      la salute orale e generale del paziente
·      l’ età
·      le condizioni degli altri elementi presenti nel cavo orale e di eventuali parodontopatie a loro carico
·      la predisposizione e la volontà del paziente a sottoporsi ad un intervento chirurgico
·      costo economico del trattamento.

L’intervento di implantologia dentaria
La metodica di sostituzione degli elementi dentari tramite impianti dentali permette di andare a sostituire la radice del dente naturale con impianti osteointegrati a cui verrà collegato un dente artificiale per andare a ripristinare la funzione e l’estetica dell’elemento mancante.
Già intorno agli anni Cinquanta Branemark, chirurgo ortopedico svedese, condusse degli studi in cui evidenziò come il titanio riuscisse ad integrarsi perfettamente con l’osso.
Oltre al materiale biocompatibile utilizzato, egli indicò, come requisiti fondamentali nell’implantologia, la tecnica chirurgica atraumatica e una fase di guarigione dove gli impianti non devono essere caricati e tutti i fattori che rischiano di infettarli devono essere eliminati.
Da Branemark ad oggi l’implantologia ha fatto passi da giganti permettendo di fare riabilitazioni protesiche eccellenti esteticamente e durature nel tempo. Gradualmente, infatti, si è cercato sempre più di affiancare ad un perfetto ripristino masticatorio una completa restituzione dell’integrità estetica.
Le metodiche implantari prevedono l’uso di una sequenza di frese che in maniera crescente preparano in modo del tutto atraumatico il sito di inserzione dell’impianto.
In seguito all’inserimento endo-osseo dell’impianto si andranno ad innescare dei processi biologici a carico dell’osso che permetteranno ad esso di integrarsi in maniera completa; inizialmente si avrà la formazione di un ematoma e l’accumulo  di cellule infiammatorie e mesenchimali attorno all’impianto, successivamente saranno rilasciati ed attivati i mediatori della flogosi, vi sarà la differenziazione delle cellule mesenchimali in osteoblasti con formazione del tessuto di granulazione che verrà in seguito eliminato dagli osteoclasti per far spazio alla formazione e al rimodellamento osseo.
Le controindicazioni alla chirurgia implantare sono uguali a quelle di qualsiasi altro intervento chirurgico.
Se volete saperne di più sulle tecniche implantari visitate il nostro sito dedicato all'implantologia dentale: http://roma.implantologiamedica.it!

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