Viene chiamata ‘comunicazione sociale, oppure ‘marketing del no-profit’ o ancora ‘marketing sociale’ in modo da intendere tutte quelle iniziative volte ad utilizzare strumenti propri del marketing in contesti fino a pochi anni addietro, estranei a questo mondo.
A livello operativo il marketing o la pubblicità sociale si presentano come una partnership tra un’azienda (ente con scopo di lucro) ed un’associazione no-profit con l’obiettivo di realizzare un progetto sociale, all’interno del quale vengono perseguiti gli obiettivi aziendali.
Dalla filantropia alla ricerca scientifica, dalla solidarietà all’impegno verso il recupero del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese, le aziende si impegnano così a sposare una ‘causa sociale’.
Tutto ciò serve a valorizzare i valori aziendali e fonderli con quelli sociali, rafforzando il legame emotivo tra brand e consumatori, tra brand e dipendenti, nonché tra brand ed istituzioni.
Il brand diventa così portatore di valori morali e sociali legati ai diversi gruppi.
Un notevole incentivo a questa pratica è stato dato sicuramente dal Decreto Legislativo del 4 dicembre 1997 n° 460, che ha permesso alle aziende la deducibilità ai fini fiscali delle donazioni e contributi rivolti alle aziende no-profit.
In questo contesto, il lavoro del consulente di marketing prevede innanzitutto di diffondere questa tematica ed inserire nel piano di comunicazione annuale dei propri clienti, alcune iniziative volte ai temi sociali.
Lo Studio Effervescenza è da anni impegnato nel settore del marketing sociale, affiancandolo al marketing tradizionale, facendosi promotore presso le aziende di progetti legati in particolare al mondo della solidarietà verso l’infanzia, della ricerca scientifica e delle sponsorizzazioni artistico-culturali.
Il ritorno economico e di immagine per le aziende coinvolte in questi progetti è sicuramente positivo e soddisfacente sotto il profilo etico!
‘La pubblicità è l’anima del commercio’ e adesso può avere anch’essa un’anima tutta sua!
lunedì, marzo 26, 2007
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