Presso la sala “New Beetle” del VINITALY 2007, sabato 31 marzo 2007 la Camera di Commercio di VENEZIA in collaborazione con Il Consorzio LISON-PRAMAGGIORE ha organizzato un incontro con i giornalisti della stampa estera sull’attuale tema “ dal TOCAI al LISON CLASSICO”. Dopo i saluti del dott. Capuzzo e l’introduzione al tema del giorno fatta dal dott. Carlo Favero, l’enologo Giovanni Branca ha presentato la “Zonazione del Lison-Pramaggiore” spiegando che questo importante studio (2002-2006) oltre ai vigneti di uva Tocai Friulano ha interessato anche altre n. 4 cultivars tra cui il “Refosco dal Peduncolo Rosso” noto per il suo caratteristico aroma fruttato così vicino alle richieste attuali di mercato. La zonazione ha portato al Consorzio LISON-PRAMAGGIORE molti dati utili a proseguire delle prove di vinificazioni industriali che si sono svolte nella vendemmia 2006, coordinate dal dott. Favero in collaborazione con le università di Padova e Udine, l’Istituto Sperimentale di Viticoltura ed Enologia di Conegliano, la ditta EVER di Pramaggiore e gli enologi di n.15 cantine opinion leader della zona. La degustazione di n. 3 vini LISON CLASSICO 2006 è stata fatta con l’ausilio di una scheda tecnica semplificata per una più facile comunicazione al mercato e paragonando le valutazione fatta dagli enologi produttori a quella dei giornalisti presenti, che hanno gentilmente collaborato a compilare una scheda sensoriale confermando e talvolta dando voti maggiori di quanto rilevato dai tecnici. In sintesi si è visto come lo sforzo dei produttori di ottimizzare i processi di vinificazione per esaltare il terroir del LISON è perfettamente riuscito con vini più tipici e piacevoli dal punto di vista sensoriale per l’armonia raggiunta tra l’aspetto visivo, del bouguet e del gusto. E’ stato anche spiegato che nel caso del LISON CLASSICO, la produzione per ha, non è la discriminante per la qualità che dipende appunto da molti altri fattori quali il terreno, il sesto d’impianto, la potatura, la vendemmia e la nuova tecnica enologica che punta a sfruttare e proteggere tutto il patrimonio aromatico presente nelle uve di Tocai friulano, da cui deriva il LISON CLASSICO. Lo chef Boscarato del ristorante L’Amelia di Mestre, ha presentato il baccalà mantecato spiegando le caratteristiche e la storia di questo piatto che è stato offerto ai giornalisti prima della degustazione del 3° vino LISON CLASSICO. Come ha notato il giornalista dott. Maiocchi, il LISON ben si abbina a questo piatto abbastanza grasso e dove il vino deve avere una certa personalità. L’ultimo vino degustato è un “passito”ottenuto da uve Tocai friulano, che rappresenta un esperimento vero e proprio; anche in questo caso, la discussione aperta con i giornalisti ha evidenziato la piacevolezza di questo vino che il dott. Favero ha sottolineato non vuole assolutamente imitare il Tokai ungherese. Dai giornalisti oltre ai complimenti per questo primo risultato, sono arrivati alcuni consigli in merito all’armonia sensoriale raggiungibile tra l’altro con l’affinamento in barrique usata anziché nuova (vedi esperienze dell’Alsazia) ed un maggior tempo di permanenza.Da quanto sopra e dal dibattito che ne è seguito, si può concludere che il lavoro di squadra tra enologi, produttori e consorzio è sulla buona strada.
Arrivederci al prossimo VINITALY per ulteriori sorprese e conferme!
Giovanni Branca
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