venerdì, agosto 31, 2007


La nobildonna Carola Pallavicino Orsi, appassionata produttrice di vino, regala fantasia e creatività ai Vigneti San Vito

Il legame con la terra, la passione per il vino, il romanticismo di un buen ritiro in collina. Attimi di fascino e atmosfere suggestive, oltre all’amore per Federico Orsi, da poco divenuto proprietario della Tenuta San Vito di Monteveglio.
Questa l’alchimia che ha spinto Carola Pallavicino, ventottenne di nobili e prestigiose origini genovesi, a trasferirsi sulle colline di Bologna e a seguire il consorte nella gestione del podere e della vigna. Un passato ricco di avi illustri, tra principesse e cavalieri di Malta, una formazione tra il capoluogo ligure e Milano. Ed il recente matrimonio con l’imprenditore bolognese.
Nasce così una nuova donna del vino, felice di questa realtà che sostiene con brio, nonostante il peso e le responsabilità nella gestionale della tenuta. Una scelta quasi in controtendenza, per chi, abituata alla grande metropoli lombarda, ha optato per i ben più tranquilli colli bolognesi per costruire un nido d’amore che è però anche un’azienda in rapida affermazione sul mercato locale e non solo. Ed il tocco femminile non manca di farsi sentire, nella passione, nell’organizzazione del lavoro, nel desiderio di eccellenza, dove grazia ed eleganza si fondono con la volontà di razionalizzare, di puntare ad una produzione di pregio, con estro e personalità. Il risultato: la nascita di vini blasonati che fin dalla prima uscita pubblica hanno raccolto i consensi di molti.
Carola Pallavicino in Orsi è dunque un’esponente di quella femminilità caparbia, capace di raggiungere importati risultati, di infondere quel tocco di raffinatezza e di bien vivre, echeggiando, con il prestigio delle nobili origini e la voglia di concretizzare i tanti progetti, la nobile semplicità e la quieta grandezza di winckelmanniana memoria.
Sorridendo, dice di sé: “Mi sembra di vivere un sogno bellissimo, circondata da una terra meravigliosa. Un’esperienza straordinaria che condivido con gioia con mio marito”.
Giovinezza, tradizione e creatività. Sono questi gli ingredienti di una magica alchimia. Ma anche fascino ed eleganza. Passeggiando per le vigne, con i tacchi e una mise da far invidia a via Montenapoleone, Carola osserva il frutto del suo lavoro che matura per dar vita a vini che affascinano per carattere e bouquet.
E sui colli che abbracciano la gioviale Bologna nasce una romantica storia d’amore che ha tutte le caratteristiche di una favola d’altri tempi.

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