giovedì, dicembre 06, 2007

Pericolo la tutela del diritto alla salute

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIRITTO ALLA SALUTE
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La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività."
L'art. 32 della Costituzione tutela il diritto alla salute


L' A.N.D.S. esprime profondo rammarico e preoccupazione per l'emendamento D’Elia (Art. 2 del DDL 1644) che nonostante sé approvato non porterà alcun beneficio economico per il cittadino-consumatore perché i medicinali di classe C da vendersi con ricetta hanno prezzo fisso e la legge non consente ne alla farmacia ne al supermercato di effettuare sconti poiché rappresenterebbe reato, qualche membro del Governo spinge per far approvare il suddetto emendamento, contrariamente al Ministro della Salute la Commissione Igiene e Sanità del Senato organi istituzionali deputati alla tutela della salute dei cittadini e uno dei più famosi scienziati in campo medico ed ex ministro della sanità Prof. Umberto Veronesi che hanno pubblicamente dichiarato la pericolosità per la salute di tale provvedimento che tratterebbe il farmaco come fosse una caramella, e l’inquietante intervento del Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Dott. Luigi De Ficchy che ha affermato che la vendita di farmaci di fascia C al di fuori delle farmacie, porterebbe a un sistema meno rigido di controlli con il rischio che si faccia strada la vendita di farmaci contraffatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 7% dei farmaci venduti nel mondo sono contraffatti, per fortuna in Italia grazie al rigido sistema delle farmacie non sono mai stati riscontrati casi di farmaci falsi, contrariamente ai paesi dove la vendita dei farmaci è più liberalizzata, quindi troppo alto il rischio per salute derivante da una eccessiva liberalizzazione nel settore, peraltro senza effettivi vantaggi per i cittadini-consumatori e quindi senza reali benefici per l’inflazione.
A questo punto l’associazione si chiede sé è questo il concetto di tutela della salute dei cittadini dell’attuale Governo?, e quali sono i soggetti che realmente vogliono la liberalizzazione, non certamente i farmacisti laureati (circa 76000), infatti oggi il 5 dicembre in piazza a manifestare davanti al Senato per la liberalizzazione della fascia C erano stranamente presente meno di cento persone tra farmacisti e consumatori, come dire “una liberalizzazione che fa gola a pochi ma buoni?”.

Ufficio stampa
Dott. Alessio Festa

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