L’amministrazione comunale ha deciso ieri mattina di affidare al museo di arte d’antica di Palazzo Schifanoia, la direzione del restauro del monumento e della ricostruzione delle due dita spezzate dall’ancora ignoto teppista che nella serata di domenica, completamente ubriaco, si è arrampicato sulla statua del frate e poi, cadendo, l’ha deturpata.
Inaugurato il 23 maggio 1875 il monumento celebra Girolamo Savonarola, “dei vizi e dei tiranni flagellatore”. Il monumento al frate, originario di Ferrara (21 settembre 1452), è affidato a Stefano Galletti (scultore nato a Cento ma attivo a Roma) che ne enfatizza ogni possibile rimando alla intensa attività di predicatore: il volto concitato, le mani nervose, il bel dettaglio del crocifisso infilato in vita nella cintola del saio.
Palazzo Schifanoia è una costruzione di Ferrara, risalente al 1385, contiene il noto Salone dei Mesi, sala affrescata raffigurante i vari mesi dell'anno, una tappa d’obbligo oltre al Palazzo dei Diamanti e al Castello Estense Ferrara per tutti i turisti in un weekend a Ferrara
Fortunatamente non si tratta di un danno gravissimo, il problema sarà quello di verificare se tutti i frammenti delle due dita della statua sono stati recuperati. Ad oggi sappiamo soltanto che i due pezzi sono stati presi in custodia dalle forze dell’ordine. Appena ci verranno consegnati daremo il via iter giuridico-amministrativo per l’affidamento del restauro al museo d’arte. Bisognerà anche risolvere la questione dei fondi necessari per il restauro. Si tratterà di un normale intervento di ricostituzione che verrà risolta a Ferrara da mani competenti.