giovedì, giugno 05, 2008

[Comunicato Stampa LAV] ANIMALI ABBANDONATI, LAV: STERILIZZARE IL PROPRIO CANE O GATTO PUO' EVITARE 70MILA NUOVI RANDAGI. I DATI DEL RANDAGISMO IN SICILIA

Comunicato stampa LAV 5 giugno 2008

 

ANIMALI ABBANDONATI, LA LAV: STERILIZZARE IL PROPRIO AMICO A QUATTRO ZAMPE PUO' EVITARE 70 MILA NUOVI RANDAGI.

 

PRESENTATA NUOVA CAMPAGNA INFORMATIVA: INCENTIVARE LE STERILIZZAZIONI COME PREVENZIONE AL RANDAGISMO. OGNI ANNO ABBANDONATI 135.000 ANIMALI TRA CANI E GATTI; IN SICILIA ALMENO 68MILA RANDAGI E 10.338 CANI CUSTODITI NEI CANILI.

 

"Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi": questo lo slogan della nuova campagna d'informazione della LAV per la prevenzione del randagismo attraverso il ricorso alla sterilizzazione di cani e gatti, anche di proprietà, al fine di evitare che nuove cucciolate vadano ad affollare la popolazione di animali vaganti o reclusi in canili e gattili. La campagna informativa della LAV ha ricevuto il patrocinio dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e della Federazione Nazionale Ordini Medici Veterinari Italiani (FNOVI), ed è stata presentata ieri presso uno Studio veterinario di Roma, con la partecipazione del Presidente ANMVI Lazio, il medico veterinario dott. Marzio Gargiulo, del presidente della LAV Gianluca Felicetti e dell'attrice Daniela Poggi, insieme a numerosi amici a quattro zampe.

 

Sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare 70.000 nuovi randagi: questo è il numero di discendenti che un gatto o un cane può generare in soli sei anni. Considerando che le famiglie italiane ospitano in casa circa 6-7 milioni di cani e almeno altrettanti gatti, la portata della potenziale espansione della popolazione a quattro zampe, in assenza di interventi di sterilizzazione, è facilmente immaginabile.Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 135.000 animali tra cani e gatti e circa l'80% muore in incidenti, per malattia o di stenti. Circa 600 mila cani vivono rinchiusi nelle gabbie dei canili o da randagi insieme a 2,6 milioni di gatti (fonte: Ministero della Salute) che rischiano di morire di fame, di sete o per incidenti. Pochissimi troveranno una famiglia adottiva. In Sicilia si contano almeno 68.000 cani randagi vaganti sul territorio, 92.500 gatti vaganti e 10.338 cani custoditi nei canili.

 

"Alle istituzioni nazionali e locali ma anche ai singoli cittadini chiediamo di fare prevenzione – dichiara Elisa D'Alessio, responsabile del settore cani e gatti della LAV - attraverso alcuni comportamenti responsabili: la sterilizzazione di cani e gatti, evitare di acquistare animali e preferire invece l'adozione di un animale abbandonato o che vive in un canile, anche se adulto o bisognoso di cure, e denunciare chi abbandona un animale, reato punito con l'arresto  fino  a  un  anno o l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro".

 

Alcune persone nutrono ancora delle perplessità nei confronti della sterilizzazione, ma l'esperienza dimostra come cani e gatti sterilizzati godano di ottima salute psico-fisica e di un'eccellente aspettativa di vita. La sterilizzazione, a dispetto di alcuni pregiudizi, non danneggia la salute degli animali e, se la dieta è corretta non li fa ingrassare. L'intervento inoltre rende meno probabili fughe e allontanamenti da casa e i conseguenti possibili investimenti, maltrattamenti o avvelenamenti. La sterilizzazione nelle femmine riduce di molto il rischio di tumori mammari, elimina quello del cancro uterino e previene gravi patologie a danno degli apparati riproduttori. Non è  necessario che abbiano avuto almeno un parto, al contrario la precocità dell'intervento è molto importante ai fini della prevenzione di numerose malattie. Anche per i maschi la sterilizzazione è auspicabile: aiuta a prevenire il cancro alla prostata e impedisce le fughe amorose.

 

Se viviamo con gatti che hanno la possibilità di accedere a spazi esterni, la sterilizzazione, oltre a impedire accoppiamenti destinati a incrementare la fitta schiera dei randagi, li proteggerà da infezioni e malattie virali quali la FIV (immunodeficienza, paragonabile all'AIDS umano) e la FeLV (leucemia felina) malattie che si trasmettono attraverso la lotta o l'accoppiamento con gatti affetti da tali patologie. Intervento ormai sicuro e affatto invasivo, la sterilizzazione aumenta dunque considerevolmente l'aspettativa di vita di cani e gatti e conferisce loro maggiore equilibrio: basti pensare alle sofferenze legate al periodo dell'accoppiamento, momento durante il quale gli animali sono irrequieti.

 

"La sterilizzazione è dunque una scelta responsabile nei confronti degli animali con i quali viviamo, ma anche nei confronti degli sfortunati randagi perché pur riuscendo a dare una casa a tutti i cuccioli generati dal proprio cane o del proprio gatto, si toglierà una preziosa possibilità di affidamento a uno dei tanti  animali rinchiusi in un canile o in gattile o abbandonati in strada", precisa Ilaria Innocenti del settore cani e gatti della LAV.

 

La Legge Finanziaria 2008, Art. 2, comma 370 (Legge 24 dicembre 2007, n.244) - che ha modificato l'articolo 1 comma 829 della precedente Legge Finanziaria - ha accolto importanti novità in materia di randagismo, da tempo sollecitate dalla LAV:

 

ha così sostituito l'articolo 4 della Legge quadro sulla "protezione degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo" (Legge n.281/91): "I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all'articolo 3, comma 6. I comuni provvedono, altresì, al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui all'articolo 3, comma 6". Tali Piani si devono aggiungere a quelli analoghi predisposti da ogni Servizio veterinario Asl di cui all'articolo 2 comma 1 della Legge n.281/91, ciascuno dei quali finanziato con proprie risorse;

 

ha finalmente istituito l'obbligo per i Comuni singoli o associati e per le Comunità montane di gestire canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile. Tale legge prevede anche la possibilità che la gestione di tali strutture sia affidata a soggetti privati, a condizione però che nel canile o gattile sia garantita la presenza di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti di cani e gatti.

 

"Si tratta di novità importati, con le quali si intende stimolare i Comuni a garantire l'afflusso di risorse alla prevenzione del randagismo attraverso piani di controllo delle nascite - precisa Elisa D'Alessio - L'auspicio è che Comuni e Comunità montane possano anche occuparsi, con maggiore attenzione, del risanamento dei canili esistenti, troppo spesso fatiscenti e inadeguati a ospitare centinaia di animali, e della costruzione dei rifugi. Inoltre, finalmente anche quei canili, rifugi e ricoveri che per anni sono stati inaccessibili ai volontari dovranno aprire i cancelli e permettere alle associazioni animaliste e zoofile di partecipare alla vita della struttura, nell'interesse degli animali e a garanzia di una gestione trasparente".

 

Per favorire l'applicazione di queste norme, la LAV, attraverso le sue 90 Sedi dislocate su tutta la penisola, ha scritto una lettera di sollecito a numerosi Comuni chiedendogli di assolvere a tali obblighi, e al Presidente dell'ANCI, Leonardo Domenici, affinché a sua volta possa sollecitare i Comuni su questa materia, dagli importanti risvolti etici ed economici.

 

5 giugno 2008

Ufficio Stampa LAV 06 4461325 – 3391742586 www.lav.it

 

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Per saperne di più


ALCUNE CIFRE SUL RANDAGISMO

  • Numero animali abbandonati ogni anno 135.000 (45 mila cani, 90 mila gatti)
  • Numero complessivo canili sanitari e canili rifugio: 1144
  • Numero canili sanitari: 465
  • Numero canili rifugio: 679
  • Numero cani randagi 590.549 - contro i 660.517 stimati nel 2002 - di cui 149.424 nei canili (quindi oltre un quarto del totale)
  • 2.604.379 gatti randagi

   Dati regionali sul randagismo

REGIONE

CANI

GATTI

cani di proprietà

randagi ospitati nei canili

canili sanitari

canili rifugio

numero presunto cani randagi

gatti di proprietà
dato presunto

gatti liberi
dato presunto

Piemonte

976.189

4.258

63

75

2.935

700.000

200.000

Valle d'Aosta

23.454

160

1

1

100

13.000

14.500

Lombardia

733.396

3.896

37

93

 0

1.000.000

300.000

PA Bolzano

30.000

150

1

1

 0

46.500

10.000

PA Trento

36.174

160

2

5

 0

35.000

16.000

Veneto

458.239

3.163

18

23

 0

549.886

374.717

Friuli Venezia Giulia

145.000

1.650

7

12

 0

100.000

4.800

Liguria

240.985

3.168

4

30

3.861

226.250

285.762

Emilia Romagna

623.016

8.804

65

8.052

660.000

97.000

Toscana

373.021

4.870

28

32

2.211

450.000

135.000

Umbria

269.704

3.049

10

20

23.000

175.000

51.000

Marche

204.298

5.912

36

26

2.042

147.678

73.000

Lazio

833.000

13.628

20

40

60.000

900.000

450.000

Abruzzo

127.835

8.699

6

60

19.300

102.000

97.000

Molise

39.339

2.458

11

14.500

19.000

12.000

Campania

162.321

32.126

2

 81

70.003

168.470

128.650

Puglia

120.939

22.729

66

78

70.671

123.900

140.700

Basilicata

29.320

4.140

14

14

9.450

24.000

10.250

Calabria

150.000

10.377

17

24

65.000

120.000

81.500

Sicilia

246.000

10.338

37

42

68.000

146.000

92.500

Sardegna

177.803

5.689

31

11

22.000

270.000

30.000

TOTALE

6.000.033

149.424

465

679

441.125

5.976.684

2.604.379


Data ultimo aggiornamento: gennaio 2008

Fonte: I dati fanno riferimento all'anno 2006 e sono stati trasmessi dalle Regioni al Ministero della Salute entro dicembre 2007

 

Roma, 4 giugno2008

Prot. n. 1458 /2008/F/rb

COMUNICATO STAMPA FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani)

La FNOVI ha dato il suo patrocinio alla campagna informativa della LAV, finalizzata alla promozione delle sterilizzazione dei cani e dei gatti di proprietà, nella convinzione che solo una gestione consapevole degli animali potrà prevenire gli abbandoni evitando loro una vita da reclusi o sorte ancora peggiore.

La prevenzione del randagismo - che è il risultato dell'abbandono e dell'incuria, ma spesso anche dell'ignoranza - passa attraverso l'informazione corretta e puntuale dei proprietari:questo è un compito preciso dei medici veterinari, stabilito anche nel codice deontologico.

La collaborazione fra medici veterinari, associazioni animaliste e proprietari è un obiettivo ambizioso ma raggiungibile nel quale crediamo.

Gli esseri umani hanno grandi responsabilità verso gli animali con i quali convivono ed i medici veterinari hanno una doppia responsabilità, come medici e come persone.

La Federazione ha dato pieno appoggio a questa campagna e il suo primo contributo si è concretizzato nell'invio, a tutti i medici veterinari, della locandina ideata e prodotta da LAV.

L'auspicio è che la capillare diffusione di questo messaggio aumenti la consapevolezza nei proprietari e conduca ad una migliore convivenza tra esseri viventi.

Il Presidente

(Dott. Gaetano Penocchio)


 

 
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