Il programma dello sviluppo della Kickboxing nelle scuole presentato dalla Federazione Italiana, inteso come un profondo percorso formativo
La Federazione Italiana Kickboxing ha messo in cantiere una serie di programmi che valorizzano la parte educativa e formativa di questa giovane disciplina sportiva. La proposta didattica ha per titolo “La FIKB e la scuola” e i punti cardine sulla quale si basa, stilati da Gianni Di Bernardo, Presidente della Federazione Regionale Campania Kickboxing, e da Roberto Montuoro, Responsabile del Settore Giovanile, sono tendenti a penetrare profondamente nella società e nella cultura giovanile.
Primi contatti con scuole e oratori per l’avvio di progetti specifici per l’introduzione della disciplina sportiva, organizzazione di stages, dimostrazioni e tornei estivi, anche in spiaggia, ai fini divulgativi. Inoltre viene contemplata la strutturazione del regolamento per competizioni di Semi-Contact a scuola o pre-agonisti e principianti, l’organizzazione di corsi di formazione per insegnanti di Semi-Contact e iniziative divulgative e di supporto parallele con l’ausilio dei mass media.
In aree sconosciute ai più, come quella calabrese della Locride, la Kickboxing è già materia d’insegnamento in numerose scuole. Visto il successo, una situazione simile potrebbe raggiungere anche zone urbane importanti o continuamente danneggiate, come quella campana, dove sarebbe un punto di partenza per un benefico rilancio sociale. La Kickboxing, infatti, non solo tonifica l’elasticità muscolare del corpo sviluppando un’ottima capacità motoria, ma insegna anche valori come il rispetto del prossimo e l’accettazione delle regole. Inoltre è un’arte aperta a tutti e a qualsiasi fascia d’età.
Radicare questa cultura è fondamentale per eliminare il male giovanile della nostra epoca, vale a dire l’eccessivo sedentarismo provocato da TV, computer e videogiochi, ma è utile soprattutto per fornire un’adeguata abilità nella difesa personale contro il continuo aumento dei rischi di tutti i giorni (microcriminalità, violenze sessuali, ecc.). Riuscire a far comprendere in pieno il vero messaggio di ordine, lealtà e disciplina spetta quindi a queste iniziative, evitando così inutili fraintendimenti legati ai luoghi comuni.
I prossimi Mondiali di Kickboxing Juniores e Cadetti di Napoli saranno l’occasione giusta per cominciare a presentare al pubblico in modo diretto un programma serio che può davvero segnare la mente collettiva Un elenco ricco e interessante per un ottimo sistema formativo di uomini e donne del futuro, che con questi insegnamenti potranno ristrutturare positivamente una società ormai al degrado ideologico.
Ai Mondiali di Kickboxing parteciperanno 65 nazioni dei cinque continenti con oltre duemila atleti diretti da 80 arbitri internazionali. Il Palazzetto dello sport ‘A. Trincone’ di Pozzuoli sarà il teatro di questa manifestazione che prevede un flusso mai registrato prima in un evento mondiale per questo sport di alta spettacolarità che in Italia conta oltre 700 società sportive nazionali.
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martedì, luglio 29, 2008
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