COMUNICATO STAMPA
LAV - Coordinamento Regionale Siciliano
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ANIMALI, ORRORE A PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO): CANE RANDAGIO TORTURATO E SEPOLTO VIVO DA ALCUNI RAGAZZI LA LAV: UN ATTO DI VIOLENZA INAUDITA. CHIEDIAMO AL SINDACO UN INTERVENTO FORTE PER PUNIRE I COLPEVOLI E RICREARE UN CORRETTO RAPPORTO UOMO-ANIMALE Pochi giorni fa a Porto Empedocle (Agrigento), un cane randagio è stato legato, brutalmente torturato, sodomizzato ed infine sepolto vivo. A commettere l'efferato atto di violenza un gruppo di ragazzi empedoclini. Il cane è stato soccorso in extremis dalla Sig.ra Assuntina Rametta, Presidente della locale Associazione Animalista Empedoclina Protezione Cani Randagi Onlus, avvisata da una telefonata anonima. Purtroppo, però, nonostante le cure veterinarie cui è stato sottoposto, a causa delle gravissime lesioni interne ed esterne procurategli dalle violenze, l'animale è deceduto. La LAV ha scritto al Sindaco, e per conoscenza al Prefetto di Agrigento e al Comando Provinciale dei Carabinieri, per chiedere provvedimenti urgenti che assicurino che un tale raccapricciante atto non rimanga impunito. Il coinvolgimento di ragazzi d'età scolare rende ancora più grave l'accaduto e l'esperienza insegna che tali manifestazioni di violenza perpetrati da adolescenti ai danni di animali non devono essere intesi come semplici ragazzate ma vanno considerati in tutta la loro gravità. Casi come questo purtroppo non sono isolati. Numerose, infatti, sono le segnalazioni di maltrattamenti e sevizie nei confronti di animali, per lo più cani e gatti, che giungono alla LAV e spesso sono proprio ragazzi in età adolescenziale a compiere questi maltrattamenti. La LAV da anni si avvale della collaborazione di un gruppo di psicologi del CNR di Roma che studiano la crudeltà di bambini e adolescenti nei riguardi degli animali e le relative implicazioni psicologiche, educative e sociali. E' stato rilevato come spesso negli adolescenti i fenomeni di maltrattamenti sugli animali sono preludio di un comportamento pericoloso e violento da adulti. "Al Sindaco di Porto Empedocle, quale primo tutore degli animali presenti allo stato libero nel suo territorio, chiediamo una presa di posizione forte su quanto accaduto dichiara Marcella Porpora, Coordinatrice regionale LAV Sicilia . Atti di efferata violenza perpetrata ai danni di un essere vivente indifeso come questi lasciano sgomenti ma si possono e si devono contrastare e prevenire. Ecco perché al Sindaco abbiamo chiesto di mettere in atto una rete di interventi concreti che coinvolga anche la scuola e i servizi sociali per ricreare un corretto rapporto uomo animale che dovrebbe essere prioritario per qualunque paese che si definisca civile.." La promozione di un corretto rapporto uomo animale è estremamente importante poiché il disinteresse e la violenza sugli animali oltre ad essere eticamente inaccettabili si pongono anche in contrasto con i principi generali della L. 281/91, legge quadro sul randagismo, ed in Sicilia della L.R. 15/2000, secondo cui lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d'affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale. La LAV Sicilia, ricorda infine, che simili episodi rappresentano una grave danno per il turismo in Sicilia: a dimostrarlo sono proprio le innumerevoli segnalazioni sui casi di maltrattamento di animali e sulla cattiva gestione del randagismo che l'associazione riceve durante il periodo estivo da cittadini, italiani e non, in vacanza nella nostra regione. Palermo, 12.08.2008
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