mercoledì, novembre 12, 2008

GRUPPO UNICREDIT: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE 2008

GRUPPO UNICREDIT: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE 2008 CON LE MODIFICHE DEI PRINCIPI CONTABILI IAS 39
UTILE NETTO A € 551 MILIONI. COSTI IN CALO RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE E OTTIMA PERFORMANCE DEL COMMERCIAL BANKING.


  • Utile ante imposte a €1.116 milioni, dopo avere spesato integralmente un impatto della crisi dei mercati finanziari per circa €1,3 miliardi. Il Gruppo ha applicato le modifiche ai principi contabili IAS 39, con un impatto positivo per €856 milioni prima delle imposte.
  • Ottima performance del Commercial Banking (1)con incremento dei ricavi del 9,0% a/a. Forte crescita nella CEE Division (ricavi +50% a/a, +25,9% a/a normalizzato), buoni risultati di Corporate (+ 8% a/a) e Retail Italia (+2,8% a/a).
  • Il risultato di negoziazione, copertura e fair value e’ stato negativo per €523 milioni, influenzato dalle condizioni dei mercati finanziari.
  • Costi operativi in calo in valore assoluto rispetto al trimestre precedente. La variazione normalizzata si attesta all’1,5% a/a (-0,9% in Europa Occidentale, +13,6% nella CEE Region).
  • Risultato operativo netto a €2.589 milioni (-8% a/a).
  • Core Tier 1 a c/a 5,7% (Basilea II) prima degli effetti dell’annunciato aumento di capitale. Il dato include sia l’impatto determinato dallo squeeze-out delle minoranze di HVB concluso nel terzo trimestre che quello della put option detenuta dal Ministero del Tesoro Polacco sul 3,95% di Bank Pekao

Nel terzo trimestre dell'anno i risultati consolidati del Gruppo sono stati influenzati dalle condizioni estreme dei mercati finanziari. Se da un lato il Gruppo ha beneficiato della sua strutturale diversificazione geografica e settoriale, evidenziando eccellenti risultati nel commercial banking, i cui ricavi sono cresciuti del 9,0% a/a, ha registrato risultati in deciso calo nell’ambito delle aree connesse ai mercati - in particolare la Divisione Markets & Investment Banking e l’area Asset Management, che ha peraltro registrato un risultato netto positivo.

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre del 2008, che evidenziano un utile netto pari a €551 milioni.

Il risultato di gestione raggiunge €2.589 milioni, in calo dell’8% a/a. All’ottima crescita della CEE Region (+37,0% a/a, +13,3% a/a normalizzato), della Divisione Retail (+8,5% a/a) - in particolare in Italia (+14,8% a/a) - e della Divisione Corporate (+11,4% a/a), si contrappone il calo della Divisione Markets & Investment Banking (risultato di gestione negativo per €137 milioni).

Sull’andamento del risultato di gestione di gruppo ha influito la dinamica del margine di intermediazione, che si attesta a €6.746 milioni (-1,5% a/a), influenzato dalla negativa performance del risultato di negoziazione, copertura e fair value (per €523), dopo le modifiche introdotte ai principi contabili IAS39 (impatto positivo per € 937 milioni sul margine di intermediazione). Si evidenzia l’eccellente andamento della CEE Region (+13,5% a/a normalizzato) e della Corporate Division (+8% a/a) .

Il margine d’interesse mostra una crescita del +18,4% a/a (+14,7% a/a normalizzato), grazie all’allargamento degli spreads, ma anche alla crescita dei volumi: impieghi verso clientela +8,4% rispetto alla fine del 2007 (lo sviluppo al netto dell’effetto IAS 39 è di circa il 6%), debiti verso clientela e titoli +1,5% rispetto a dicembre 2007.

Le commissioni nette evidenziano un calo del 13,1%, essenzialmente dovuto alla forte riduzione registrata dal comparto del Risparmio gestito (commissioni legate ai servizi di gestione e amministrazione del risparmio (2) a €915 milioni, -26,3% a/a). Le altre commissioni (€1.286 milioni) sono sostanzialmente stabili.

A fine settembre 2008, i volumi complessivi di attività gestite dalle società di asset management del Gruppo si attestano sui €198,7 miliardi con un calo del 27,2% a/a. Rispetto al 31 dicembre del 2007, il decremento è invece del 22,7%. L’evoluzione dei mercati finanziari (ed azionari in particolare) e le conseguenti modifiche apportate dai clienti al loro Asset Mix hanno ridotto sia lo stock sia la profittabilita’ media del risparmio gestito ed amministrato con chiari effetti sul trend commissionale.

I costi operativi evidenziano un calo su base trimestrale (-1,6% trim/trim), attestandosi a €4.157 milioni. La crescita normalizzata rispetto al terzo trimestre 2007 e’ estremamente modesta (+1,5% a/a) grazie alla riduzione costante (-0,9% a/a) dei costi in Europa Occidentale e nonostante il forte sviluppo dell’area CEE (risultante in una crescita del 13,6% a/a). Il rapporto Costi/Ricavi si attesta al 61,6% (contro il 58,9% dell’anno precedente).

L’evoluzione dei costi del personale (pari a €2.467 milioni, +1,1% a/a normalizzato) e’ coerente con quella delle altre spese amministrative (pari a €1.478 milioni, +0,1% a/a normalizzato), mentre le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (€326 milioni) sono sostanzialmente stabili a/a. Tra le divisioni, evidenziano un calo a/a dei costi operativi Retail, Asset Management e Markets & Investment Banking.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a €51 milioni (- €32 milioni a/a).

Per quanto riguarda le rettifiche nette su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, i dati del terzo trimestre del 2008 (€693 milioni) evidenziano un incremento del 12,5%. A questi si aggiungono €365 milioni legati agli squilibri creati della crisi dei mercati finanziari in settembre (principalmente: banche islandesi per €252 milioni e accantonamenti legati all’utilizzo delle modifiche ai principi contabili IAS 39 per €80 milioni).

Il totale dei crediti deteriorati netti (€17,1 miliardi a fine settembre 2008) evidenzia un incremento del 5% circa rispetto al dato di fine 2007 dovuto principalmente a segnali di deterioramento del ciclo economico, oltre che alla crescita dei volumi. Il rapporto sul totale dei crediti si attesta sul 2,75% in calo rispetto al 2,84% di fine 2007. Le sofferenze nette ammontano a €9.456 milioni rispetto ai €9.347 milioni di fine 2007 e rappresentano l’1,52% del totale dei crediti contro l’1,62% evidenziato a fine 2007. La copertura delle sofferenze e’ sostanzialmente stabile e si attesta sul 66,2%, mentre la copertura dei crediti deteriorati netti raggiunge il 55,5%, in leggera flessione rispetto al dato di fine 2007 (pari al 56,1%).

Gli oneri di integrazione, a seguito dell’operazione con Capitalia, ammontano a €18 milioni (€102 milioni nel terzo trimestre del 2007). I proventi netti da investimenti evidenziano un dato negativo per €346 milioni legato principalmente alla svalutazione delle partecipazioni in London Stock Exchange (per €215 milioni), Babcock and Brown (per €112 milioni) e Lehman (per €30 milioni).

L’utile lordo dell’operatività corrente è pari a €1.116 milioni (in decremento del 46,7% rispetto al terzo trimestre 2007) dopo avere spesato integralmente un impatto della crisi dei mercati finanziari per circa €1,3 miliardi. Il Gruppo ha applicato le modifiche ai principi contabili IAS 39, con un impatto positivo per €856 milioni prima delle imposte.

Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €393 milioni con un tax rate del 35,2% (a fronte del 34,2% del terzo trimestre 2007 e del 22,6% del secondo trimestre 2008).

L’utile netto dell’operatività corrente risulta pertanto pari a €723 milioni (€1.378 milioni nel terzo trimestre del 2007).

L’utile di pertinenza di terzi ammonta a €113 milioni.

L’utile netto di pertinenza del Gruppo nel terzo trimestre del 2008 fa registrare una flessione del 54,2% a/a a €551 milioni, con un impatto negativo relativo alla Purchase Price Allocation dell’operazione Capitalia di €59 milioni.

Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €56.620 milioni.

Il Core Tier 1 ratio (Basilea II) passa, a fine settembre 2008, dal 5,71% di giugno 2008 al 5,67% prima degli effetti dell’annunciato aumento di capitale.Tale dato include sia l’impatto dello squeeze-out delle minoranze di HVB concluso nel terzo trimestre che quello derivante dalla put option detenuta dal Ministero del Tesoro Polacco sul 3,95% di Bank Pekao.

Il Tier 1 Ratio raggiunge il 6,46% (rispetto a 6,49% a giugno 2008), mentre il Total Capital Ratio si attesta sul 10,44% (10,36% a giugno 2008) sempre prima dell’impatto dell’annunciato aumento di capitale.

A fine settembre la struttura del Gruppo risulta composta da 177.393 dipendenti – Full Time Equivalent (3) - in crescita di 7.577 unità rispetto al dato di fine 2007: l’aumento e’ dovuto esclusivamente all’incremento del personale nella CEE Region, mentre tutte le altre Divisioni hanno registrato una riduzione di organico. Inoltre a livello di Gruppo si assiste ad un calo dell’organico rispetto al dato di fine giugno (177.571 unità). Rispetto a fine 2007 in termini normalizzati (a parità di area di consolidamento) si evidenzia come l’area Retail abbia visto una riduzione di 552 unità, frutto del processo di razionalizzazione della presenza in particolare in Italia; nelle Divisioni Asset Management e Markets & Investment Banking si sono registrate riduzioni rilevanti (rispettivamente - 237 unità e – 547 unità rispetto alla fine del 2007). Da notare come il dato di settembre evidenzi una riduzione rispetto a fine giugno anche nella CEE Region (pari a 278 unità).

La rete distributiva del Gruppo a fine settembre del 2008 era composta da 10.280 sportelli, (9.714 a dicembre 2007, +566 sportelli).

Note:

1)Retail, Area CEE (Divisione CEE e Divisione Poland's Markets), Corporate, Private
2) Commissioni relative agli organismi collettivi di investimento del risparmio, alle gestioni patrimoniali, al collocamento di prodotti assicurativi e altre attività nell'area titoli.
3) “Full time equivalent”, nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo KFS, sono incluse al 100%. L’aumento di risorse su dicembre 2007 è dovuto all’inclusione di Ukrosotsbank (10.740 unità a marzo 2008).

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