La crisi non abbatte gli imprenditori del Nordest
Un sistema produttivo sicuramente segnato dalle difficoltà, che sente i morsi della crisi globale e di un quadro internazionale incerto. Questo è quanto delineato dal Rapporto Nordest 2009. Se le previsioni per il 2009 saranno confermate, si prospetta un calo del PIL intorno al 4%, il peggior risultato dal dopoguerra ad oggi.In merito al prodotto interno lordo pro capite si è evidenziato un arretramento dell'1,9% nel 2008 e si prospetta un calo del 4,8% nel 2009. Il PIL pro capite cala più del PIL in quanto la popolazione del Nord Est sta crescendo in ragione dei processi migratori, processi che la crisi non ha bloccato.Tuttavia, chi pensasse a imprenditori ripiegati su se stessi o fermi in attesa di una schiarita sbaglierebbe rappresentazione: è cambiato l'approccio con cui gli imprenditori guardano a questo periodo di crisi. Dopo uno smarrimento iniziale dovuto al crollo repentino e simultaneo degli ordinativi nell'autunno 2008, che hanno spinto le imprese a ridurre i propri budget, i piani di investimento e le strategie, ora prevale un atteggiamento di aggressione al mercato. Cresce la consapevolezza degli imprenditori di dover puntare su innovazione, comunicazione e marketing.
Un sistema produttivo sicuramente segnato dalle difficoltà, che sente i morsi della crisi globale e di un quadro internazionale incerto. Questo è quanto delineato dal Rapporto Nordest 2009. Se le previsioni per il 2009 saranno confermate, si prospetta un calo del PIL intorno al 4%, il peggior risultato dal dopoguerra ad oggi.In merito al prodotto interno lordo pro capite si è evidenziato un arretramento dell'1,9% nel 2008 e si prospetta un calo del 4,8% nel 2009. Il PIL pro capite cala più del PIL in quanto la popolazione del Nord Est sta crescendo in ragione dei processi migratori, processi che la crisi non ha bloccato.Tuttavia, chi pensasse a imprenditori ripiegati su se stessi o fermi in attesa di una schiarita sbaglierebbe rappresentazione: è cambiato l'approccio con cui gli imprenditori guardano a questo periodo di crisi. Dopo uno smarrimento iniziale dovuto al crollo repentino e simultaneo degli ordinativi nell'autunno 2008, che hanno spinto le imprese a ridurre i propri budget, i piani di investimento e le strategie, ora prevale un atteggiamento di aggressione al mercato. Cresce la consapevolezza degli imprenditori di dover puntare su innovazione, comunicazione e marketing.
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