mercoledì, luglio 01, 2009

IMPRESAMIA.IT-EDILIZIA - Dal 1° luglio parte la certificazione energetica


Federconsumatori: esempio di discriminazione tra cittadini
Obbligatoria dal 1° luglio per 600mila transazioni di "immobili residenziali e non" e per 120mila di "nuove costruzioni". Ormai tutti gli edifici devono essere dotati del documento che attesta la situazione energetica dell'immobile: l'Attestato di Qualificazione Energetica (AQE). Infatti pur se è venuto meno l'obbligo di allegazione dell'AQE a seguito dell'abrogazione della relativa disciplina (dl 112/2008) è rimasto comunque operativo l'obbligo di dotazione di tale documento. In via generale si tratta di un obbligo di natura inderogabile al fine di consentire una mappatura energetica dell'intero territorio nazionale, lasciando all'autonomia privata delle parti la definizione degli aspetti applicativi di tale inderogabile obbligo di dotazione.Federconsumatori specifica in una nota che "alcune provincie (Trento, Bolzano) e regioni, Piemonte, Liguria, Lombardia e Emilia Romagna hanno legiferato per imporre la certificazione, disciplinandole e sanzionandone la mancata allegazione nelle transazioni (senza il certificato l'atto non è valido, sia in Emilia che in Lombardia). Sul restante territorio nazionale vale il decreto recentemente pubblicato, le relative linee guida nazionali non sono ancora state emanate. Il fatto è che avremo in alcune regioni l'obbligo dell'attestazione di certificazione energetica accompagnata da sanzione - prosegue la nota dell'associazione dei consumatori - e sul restante territorio nazionale un obbligo mitigato dal termine dotazione senza prevedere sanzioni in caso di inadempimento. Questo determina un'evidente discriminazione tra cittadini che va sanata in positivo". Federconsumatori chiede al Governo, alle regioni di predisporre una campagna informativa immediata rivolta ai cittadini per prevenire comportamenti fraudolenti e favorire un processo di transizione che punti e valorizzi nell'adempimento tale norma, come un fattore di qualità dello sviluppo e del costruire sostenibile come un investimento per il presente ed il futuro a riparo da raggiri e comportamenti speculativi. "Come Federconsumatori - si legge nella nota - nella nostra rete di sportelli sul territorio nazionale stiamo ricevendo segnalazioni e proteste perché per la predisposizione di questi attestati di certificazione energetica in molti casi vengono chiesti compensi esosi sui 1000, 1500, 2000 euro per immobili di 80 o 100 metri quadri ad uso residenziale quando la corretta tariffa professionale non può superare i 300-350 euro".

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