venerdì, agosto 07, 2009
I Pittori di Pachino
Cortili di piazza Regina Margherita
Marzamemi
I Pittori di Pachino
mostra collettiva
8 - 23 agosto
Un tuffo nel passato, ricco di suggestioni e di ricordi, un andare con la memoria nella storia della pittura espressa da una valida schiera di artisti, che si sono emozionati nel vedere gli scorci e i colori di questo stu-pendo angolo di paradiso terrestre incastonato fra lo Jonio ed il Mediterraneo, che vide anche il peregrinare di Ulisse, nell'ansia del cercare, di scoprire, di capire, di creare.
Non si può rimanere insensibili a tanta bellezza, cantata con versi colorati, dipinta con liriche pennellate da Barone, Brancato, Calì, De Luca, Di Frenna, Dugo, Jurato, Mallia, Micalef Napolitano, Rabito, Russi, Santuccio, dei quali, nel tempo, mi sono occupato nei miei cenni critici, sempre rivolti alla promozione della nostra cultura.
Ed ecco apparire sul max-schermo del tempo il Circolo artistico, coi primi timidi ma già preziosi tentativi di cimentarsi nell'arte, le grandi estemporanee, delle quali nume tutelare fu l'eclettico maestro Tano Fortuna, l'umbratile Portico,cenacolo di artisti che durò molte stagioni lasciando il segno il Gruppo 6, che ebbe il merito di andare ben oltre la provincia nella proposta di un originale e originario messaggio culturale di ampio respiro, le mostre, i convegni organizzati sotto l'egida della Biblioteca Comunale per la quale si spese non poco ( non sempre degnamente ricordato ...) l'infaticabile Prof. Francesco Mizzi, che non solo a me e rimasto caro nell'anima.
Si, un tuffo nel passato la collettiva della Balata , ma anche uno splendido presente, sia pure con qualche chioma bianca, che è segno di saggezza, perche gli artisti di una volta sono ancora ragazzi nel profondo del loro essere, che ancora hanno tanto da raccontare con le loro tele fra cielo, mare e vecchi carrubi piegati dagli umori del vento. Scrivo queste brevi note affacciato sul verde Jonio mentre il sereno mareggiare gioca coi raggi del sole e intorno slargano bionde arene con in lontananza la corona degli Iblei che sfumano nella luce da poco nata del mattino.
E'questo lo scenario che commuove e muove a cantare, a dipingere, a sognare... Un tuffo nel passato, un evidente presente, una proposta per il futuro: I'Arte, quella con la A maiuscola, e nardo prezioso e profumato dello Spirito, che e eterno, perché soffio vitale di Dio.
Salvatore Cagliola
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