Anche in Italia, le istituzioni cominciano a parlarne, è il fenomeno degli E-book, che negli Stati Uniti d’America e in Gran Bretagna, sta lentamente prendendo piede.
Le discussioni partono dalla legge italiana, e più precisamente dall’articolo n°15 del decreto 112 del 2008, che prevede, entro il biennio 2011-2012 la possibilità di utilizzo e fruizione dei libri anche da dispositivi elettronici.
I problemi, per l’Italia, nell’applicazione di questa legge sono molti, primo tra tutti la digitalizzazione dei testi, ovvero la disponibilità di questi testi in formati elettronici, come il formato pdf, ancora non molto diffusi, visto che il supporto cartaceo la fa da padrone.
Un altro grave problema è l’informatizzazione delle scuole, per usufruire di questi prodotti elettronici, vi è la necessità che le scuole abbiano la possibilità di collegarsi alla rete in banda larga e permettere agli studenti di avere una connessione WiFi, che copra tutto l’edificio in maniera omogenea ed efficiente , così da poter usufruire dei testi digitalizzati.
Ultimo ma non ultimo per importanza, la preparazione dei docenti ad affrontare problematiche con device di questo tipo, fattore sicuramente rilevante, visto la refrattarietà della maggior parte dei docenti italiani al mondo della tecnologia.
Quindi dall’elenco dei problemi, sembra difficile che tra due o tre anni a scuola possa anche solo essere immaginato l’uso di apparecchiature elettroniche, come Kindle o Reader.
lunedì, settembre 21, 2009
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