L’Italia come si sa è sempre stata una nazione non molto ricca di materie prime che permettessero di produrre energia ad un costo equilibrato, quindi da sempre siamo stati costretti ad acquistare energia dall’estero.
Per non proseguire lungo questa strada, il governo ora in carica, sta portando avanti politiche di riforma energia, cercando di cambiare i risultati del referendum popolare del 1987, dove l’Italia disse no al nucleare.
Anche se gli italiani sembrano ancora poco fiduciosi verso il nucleare, da una analisi emerge che la maggior parte del popolo del Bel Paese non conosce molto le fonti energetiche ed il loro funzionamento.
L’energia nucleare, quella che avuto maggiore clamore mediatico è conosciuta da la maggioranza delle persone intervistate, ma solo poco più del 25 percento di questi vorrebbe una centrale nella loro provincia.
Una poca conoscenza si nota appena si comincia a parlare di fonti di energie rinnovabili, infatti poco più del 5% conosce il mini idroelettrico o la possibilità di produrre energia grazie alle onde del mare, la percentuale aumenta di molto, circa 25 percento per l’energia eolica e l’energia solare.
Dall’intervista emerge anche come molte persone vorrebbero che fosse fatto di più dal governo per aiutare l’energia derivante da fonti rinnovabili, con maggiori incentivi e maggiore informazione verso i cittadini.
martedì, ottobre 27, 2009
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