L’edentulismo è una delle malattie peggiori tra tutte quelle che possono colpire l’apparato dentale di un individuo. È la perdita di uno o più denti che ovviamente è le sue conseguenze in primis sulla masticazione e poi anche a livello estetico. Per la masticazione il problema si fa serio perché i denti rimasti tendono ad occupare, attraverso il loro movimento, lo spazio rimasto vuoto e questo comporta la modifica dei contatti fra i denti delle due arcate, la mandibola si chiude in modo scorretto e si possono pure creare dei disturbi irreversibili. Ovviamente tutto ciò comporta difficoltà nello sminuzzare il cibo, carie più frequenti e un’ igiene orale difficile da saper gestire. La cura a questo genere di problema risiede nell’implantologia che è quella branca dell’odontoiatria che si occupa appunto di curare la perdita, totale o parziale, dei denti. Tutto avviene attraverso un’operazione chirurgica che permette di sostituire il dente naturale mancante con uno artificiale supportato da viti in titanio inserite nell’osso mandibolare o mascellare. Il risultato sarà quello di avere une dentatura identica a quella naturale sia nella struttura che nella funzione.
Prima di sottoporsi a tale tipo di intervento andranno fatti degli accertamenti medici che diano l’ok per lo svolgimento di questo. Sono esclusi sicuramente tutti quei pazienti che sono sottoposti a radioterapia, pazienti affetti da malattie immunitarie, pazienti con problemi di coagulazione e, temporaneamente, non possono sottoporsi a questa operazione chirurgica le donne in gravidanza.
Per chiunque si volesse sottoporre a tale intervento è doveroso che si rivolga sempre al suo dentista di fiducia per farsi dare tutte le indicazioni adeguate e per avere una buona consulenza.
lunedì, novembre 30, 2009
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