lunedì, dicembre 14, 2009

Come scegliere il CNC 3,4, o 5 assi


In un mondo altamente globalizzato come quello in cui viviamo oggi, la reperibilità delle informazioni e la facilità di comunicazione rendono molto facile, per chiunque abbia un po’ di esperienza, l’assemblaggio di una macchina utensile. Il vero problema però nasce subito dopo. La scelta di un CN in grado di pilotare adeguatamente i 3 o più assi di una macchina non è che il  primo scoglio da superare. Esistono soluzioni professionali (e quindi complesse e costose) come i controlli industriali, o soluzioni aperte, in alcuni casi “open source” che si trovano in rete (poco stabili e meno sicure).
In realtà il saper muovere molti assi SIMULTANEAMENTE non è detto che sia sufficiente. Un esempio per tutti: nel caso del 4° asse la distanza del percorso utensile dal centro di rotazione influisce decisamente sulla velocità di rotazione. Infatti se il controllo comanda all’asse rotante una velocità che ipotizziamo essere di un giro al minuto, il fatto di trovarci su un cilindro che ha diametro 10mm significa che l’utensile percorrerà l’intera circonferenza in un minuto (10*3.14mm/min = 31,4 mm al minuto) ma se il cilindro fosse di diametro 25mm e il controllo impostasse la stessa velocità di rotazione dell’asse (un giro al minuto) otterremmo che l’utensile avrà sulla superficie del pezzo una velocità decisamente più alta (25*3,14 mm/min = 78,5 mm. al minuto) con la conseguente rottura.
Infatti, se si pensa ad una circonferenza più grande e una più piccola, è chiaro che se il tempo per percorrerle rimane lo stesso, in quella più grande dovrò fare molta più strada, e quindi correre più veloce.
Questo è un esempio molto semplice da immaginare e anche da superare, se il pezzo è cilindrico….ma se fosse a 5 assi?
Ecco la vera differenza fra un controllo che controlla, e uno che si limita a comandare.
Alla luce di quanto spiegato, risulta evidente che la stessa macchina con controlli diversi si comporta in modo altrettanto diverso e produce oggetti in tempi e con finiture diverse.
E’ per questa ragione che nell’analisi di una macchina utensile, subito dopo le qualità meccaniche si dovrebbe riporre grande attenzione alle capacità e qualità del controllo impiegato.
Tuttavia, anche una formula1, che è il l’automobile che offre le migliori prestazioni in assoluto, necessita di un pilota in grado di tenerla in pista e farla giungere al traguardo. Ecco che arriviamo al secondo grande scoglio da superare: l’operatore.
A prima vista sarebbe logico pensare che non si tratta di un problema di chi produce le macchine utensili, infatti il costruttore non può farsi carico della bravura o meno di chi utilizzerà la macchina… E’ vero, ma offrire una soluzione che garantisce una facilità d’uso estrema può essere anche più importante delle sole caratteristiche della macchina. Ecco perché il software che correda la macchina in alcuni casi è di importanza vitale al successo della stessa.
Questi sono i motivi per cui le macchine Faro: sono l’insieme di progetti sia meccanici che elettronici e software, che fanno capo allo stesso gruppo di sviluppo esclusivo. Si tratta di soluzioni complete che uniscono alla grande affidabilità meccanica alcune soluzioni software di straordinaria efficienza che consentono tempi di avvio e di produzione ineguagliabili.
Se verrete a trovarci allo stand 4103 del padiglione L durante la prossima fiera di Vicenza Oro Macchine (TGold) che si terrà dal 16 al 21 di gennaio 2010, avremo la possibilità di illustrarvi tutte le caratteristiche delle macchine di nostra produzione.



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