martedì, dicembre 29, 2009

L’impresa di Max Calderan nel nome della ricerca scientifica toscana!


La 6° prima mondiale di Max Calderan sulle orme di Mosè per promuovere il test genomico della ricercatrice Liane Maria Ledwon, dell’Università degli studi di Firenze e dell’Azienda Asl 12 di Viareggio.

Un'altra impresa al limite dell’impensabile per il “re del deserto” Max Calderan.
E’ con questa sono 6 le prime mondiali di cui è detentore questo straordinario maratoneta estremo, ormai considerato dai beduini un “nuovo profeta”.
150 km a piedi in sole 24 ore sulle tracce di Mosè, nel deserto del Sinai, dal golfo di Suez, dove Mosè divise le acque, fino al Monastero di Santa Caterina.

150 chilometri percorsi consumando solo 3 litri d’acqua su di un tracciato non battuto fatto di pietraie, rocce, sabbia e saliscendi molto impegnativi, con temperature che nella notte, scendevano prossime agli zero gradi centigradi.
L’assenza della luna nel cielo e la foschia notturna, che impedivano a Max finanche di vedere i propri piedi a terra, non l’hanno certo fermato se non per i suoi ormai famosi micro cicli di sonno in luoghi dove nemmeno un beduino o un cammello osano fermarsi, impraticati dagli stessi abitanti del deserto.

Ma Max Calderan ha dimostrato, ancora una volta, che “nulla è impossibile se lo si è già realizzato nella propria mente”, ma soprattutto, in questa sua 6° impresa mondiale si è voluto rendere portavoce e testimonial vivente di un tema da lui molto sentito: l’importanza della ricerca genetica, sposando in pieno l’iniziativa della nota ricercatrice di fama mondiale Liane Maria Ledwon che ha avviato gli studi sul suo dna.Così ripercorrendo passo dopo passo il percorso dell’esodo con cui Mosè condusse il suo popolo verso la salvezza; questo atleta ha voluto idealmente, passo dopo passo, sensibilizzare le coscienze al test genomico quale strumento evoluto di prevenzione ed informazione per la salute di ogni cittadino.

Chi meglio di Max Calderan quindi, con le sue imprese al limite dell’impossibile può dimostrare che è dovere di ognuno di noi, sottoporsi al test genomico per migliorare la propria salute, con un semplice esame che permette di individuare i difetti del nostro dna e migliorare la nostra salute con pochi gesti quotidiani quali, ad esempio, correggendo il proprio stile di vita?

Chi meglio di lui può essere il promotore ideale quindi degli studi avanguardistici per il nostro paese che, la ricercatrice Liane Maria Ledwon medico con specializzazione in ecografia, fitoterapia, omotossicologia e direttrice sanitaria di Villa il Contesso a Nocchi, Camaiore, sta conducendo insieme all’Università di Firenze e alla Asl 12 Viareggio e che sta da tempo, portando anche in televisione attraverso una trasmissione di divulgazione scientifica che la vede protagonista, quattro volte a settimana su Sky, Viva l’Italia Channel, canale 830.

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