Quante volte da piccoli ci si perdeva ammaliati a fissare la nonna che ricamava asciugamani, lenzuola, tovaglioli, … . Quei fili di tanti colori che si intrecciavano per dare vita a un disegno spettacolare che ornava ogni nostro oggetto. La nonna è sempre la nonna.
I filati da ricamo che vengono utilizzati per queste lavorazioni di cucito che sembrano semplici fili colorati hanno alle loro spalle una lunga lavorazione che gli permette di essere ciò che in realtà sono e che utilizziamo. Nascono da un processo di lavorazione che prevede prima la filatura (nella quale avviene sia lo stiro che la pettinatura) e poi lo stoppino. Nella filatura i singoli fili vengono stesi e resi paralleli per poi essere disposte in nastro cardato dal quale verrà poi creata, nello stoppino, una banda di fibre sottile e di forma cilindrica. Tutta questa lavorazione per un singolo filo colorato ma è così.
Ricamare è un’ arte da nonna, da vecchia. Ecco il pensiero dei giovani di oggi. Tutto perché hanno visto applicare questa arte di lavorazione solo alla propria nonna ma bisogna avere una mente e un pensiero sempre molto elastico : quando la mamma cuce uno strappo dei pantaloni o rammenda un bottone staccatosi da un pantalone anche quello è cucire. E poi se non ci fosse stata la nonna niente copertine calde che ci riparano dal freddo quando si è in fasce, niente cuffiette o sciarpe buffe che riparano dal freddo gelido invernale.
L’arte del ricamo è vita di tutti i giorni, è gli abiti che indossiamo da quando si è piccoli fino a quando si diventa grandi.
Per maggiori informazioni : Filatitessuti.it
martedì, gennaio 26, 2010
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