Il panorama dei mutui ad oggi rappresenta uno scenario di offerte e soluzioni vastissimo. Gli annunci che ingombrano la rete, la carta stampata e gli spot televisivi, rappresentano una varietà di opportunità, almeno in via puramente teorica, accessibili a tutti.
Gli istituti di credito nella realtà, hanno però negli ultimi tempi inasprito i controlli e le caratteristiche per le richieste di mutuo, rendendo molto più complicato l’iter che porta all’approvazione del finanziamento.
Di particolare interesse nei momenti che anticipano l’accesso ad un mutuo, è l’argomento tasso, vale a dire la scelta tra un tasso fisso o variabile con cui sarà gestita la rateizzazione della somma da restituire alla banca.
In linea generale il dilemma è tra tasso fisso e tasso variabile. Il primo, ritenuto dai molti il più sicuro, permette di conoscere sin dall’inizio le portate delle rate, il suo contro però consiste in un tasso percentuale di partenza più alto rispetto al variabile.
Quest’ultimo ha il pregio di avere appunto tassi iniziali bassi, che però con il tempo potrebbero crescere vertiginosamente e rivelarsi un’arma a doppio taglio. La scelta tra un tasso fisso o variabile diviene a questo punto puramente personale.
L’ultima crisi economica mondiale ha gettato un velo di pessimismo sulla pratica dei finanziamenti, creando, seppur nell’obbligo e nella necessità di richiedere mutui, un certo sospetto verso gli istituti di credito. In alcuni casi inoltre informarsi adeguatamente, potrebbe condurci a scoprire di avere ottimi requisiti anche per finanziamenti a tassi agevolati.
giovedì, marzo 18, 2010
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