L’email marketing è la più classica, forse, tra le tecniche di marketing per il web. Potremmo dire, in chiave positiva, che è la tecnica della quale abbiamo più dati storici e se guardiamo effettivamente i dati c’è di che essere contenti.
Tralasciando il dato iniziale, cioè il numero di persone che oggi hanno un’email (o anche più di una), si fa presto a rendersi conto della quantità di persone a cui un determinato messaggio potrebbe arrivare.
Soffermiamoci sul target e la possibilità di rifinire i destinatari di un determinato messaggio promozionale.
Le email sono reperite, nella maggior parte dei casi, attraverso l’iscrizione volontaria del futuro destinatario del messaggio promozionale che appunto sottoscrive un servizio di newsletter acconsentendo a ricevere messaggi pubblicitari inerenti con l’oggetto dell’iscrizione. Ad esempio, mi iscrivo alla newsletter di un sito che parla di tecnologia, al momento dell’iscrizione mi vengono richieste una serie di informazioni che serviranno a tracciare il mio profilo, in primo luogo, dal punto di vista anagrafico e di genere e in secondo luogo, su base regionale e dal punto di vista dei miei specifici gusti e preferenze in quel determinato settore.
Oggi, con il successo dei social network, cioè i siti in cui è possibile condividere tutto, dalle foto ad appunto i link dei siti e le proprie preferenze. La semplice aggiunta, all’interno dell’email promozionale, del pulsante condividi su facebook o seguici su twitter potrebbe avere un ritorno in termini di visibilità enormemente superiore rispetto all’investimento fatto per inviare l’email ad uno specifico target di persone.
In più c’è da dire che questo è un servizio che può essere gestito da società specializzate nell’invio di email pubblicitarie, le agenzie di email marketing, molto diffuse anche nel nostro Paese.
martedì, luglio 20, 2010
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