La flebologia è da tempo considerata una disciplina anche ad indirizzo estetico in quanto molti dei suoi disturbi ad impatto prevalentemente estetico, in realtà sono legati alla sottostante presenza di una alterazione della circolazione venosa superficiale periferica o linfatica. Teleangectasie, vene varicose, cellulite e gamba gonfia rappresentano disturbi molto diffusi e sentiti.
Le soluzioni più recenti prevedono la messa in atto di differenti tipi di trattamento i quali non devono essere considerati come delle alternative o in contrapposizione tra loro, ma al contrario vanno intesi come metodi complementari per ottenere un miglior risultato finale.
I cosiddetti capillari sono caratteristicamente localizzati sulla faccia esterna delle cosce o nella parte interna delle ginocchia, ed essi stessi rappresentano non solo un problema considerato estetico, ma sono la manifestazione superficiale di un verosimile disturbo circolatorio un po' più profondo.
Per altro risultano nella maggior parte dei casi associati ad altre situazioni quali in particolare accumuli adiposi localizzati che si vengono a trovare nelle stesse zone di localizzazione dei capillari, faccia esterna delle cosce e regione interna delle ginocchia oppure gonfiori che caratteristicamente interessano la parte più distale delle gambe e le caviglie.
Questi tre elementi patologici e cioè alterazione circolatoria, accumulo adiposo, ristagno di liquido, tendono ad auto-alimentarsi e ad auto-mantenersi nel tempo portando ad un lento ma costante e progressivo peggioramento della situazione.
Si è quindi andata delineando nel tempo la necessità di un approccio di tipo più globale, cosiddetto olistico, nella gestione di questo genere di problema, con un assetto terapeutico che abbia la funzione di portare ad un miglioramento generale grazie ad un naturale ripristino della funzione biologica dei vari tessuti.
Gli approcci terapeutici più avanzati per questo quadro clinico prevedono l'uso combinato di terapie mirate all'eliminazione della malattia venosa, scleroterapia ed eventuale utilizzo contemporaneo di tecniche di microcoaugulazione laser introvenosa, unitamente alla intradermoterapia localizzata, la quale mediante l'introduzione di farmaci o comunque prodotti ad azione migliorativa sul circolo venoso, linfodrenante, lipolitica e di stimolazione dei tessuti interstiziali, porteranno al miglioramento più generale con l'ottenimento dell'effetto desiderato.
Dott. Giuseppe Serpieri
tel. 335.679.1027
serpieri@flebologia.it
www.flebologia.it
martedì, luglio 20, 2010
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