Sugli immobili commerciali a Padova, Treviso e Vicenza discutono per diverse ragioni e con diversi obiettivi.
L’invasione dei centri commerciali nella provincia di Vicenza, secondo Rebecca – presidente di Confcommercio- è stata un disastro. Una cattiva pianificazione ha condotto alla saturazione del mercato e ad una “desertificazione” dei centri. La situazione è preoccupante e la decisione è stata quella di bloccare la costruzione di altri centri commerciali nella provincia vicentina.
Nel cuore di Treviso bar, negozi e immobili a scopo commerciale non se la passano meglio. Il trasferimento degli uffici pubblici dal centro storico all’Appiani potrebbe causare un calo delle attività e l’unica soluzione sembra essere il ridimensionamento degli affitti degli immobili che, al momento, sono molto alti.
Su questo punto il sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo è quasi perentorio: bisogna incentivare l’attività imprenditoriale del centro storico.
Eventuali discussioni inerenti il rilancio degli immobili commerciali di Padova sono invece momentaneamente accantonate per dare spazio a proteste più urgenti. In questi giorni l’Università di Padova è in subbuglio per la protesta contro i tagli dei fondi ai ricercatori. E se qualche tempo fa gli studenti si sono messi letteralmente in mutande per sottolineare le condizioni di “indigenza” in cui verte l’università, oggi i docenti hanno annunciato lo sciopero della fame allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica.
martedì, agosto 31, 2010
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