I prestiti agevolati forniscono una serie di indicazioni pratiche per accedere ad agevolazioni pubbliche oppure a convenzioni o promozioni da parte di banche e società finanziarie.
Esiste una distinzione tra i finanziamenti agevolati ad aziende o ditte individuali e quindi prestiti erogati per finanziare attività produttive e finanziamenti a famiglie e privati e quindi prestiti erogati per finanziare spese in beni durevoli, ad esempio immobili, auto e mobili.
Per quanto riguarda il primo caso, cioè i prestiti agevolati alle aziende e alle ditte, i modi più diffusi per ottenere delle agevolazioni sono due :
1. Rientrare nei bandi pubblici per i finanziamenti alle aziende. Lo Stato prevede un supporto alle imprese tramite finanziamenti a tassi agevolati (erogati comunque dalle banche) e contributi a fondo perduto per alcune aree territoriali, categorie di imprenditori e finalità ;
2. Ridurre il rischio a carico dell'istituto finanziario erogante. Il rischio è a carico della banca erogante e può essere ridotto in molti modi ad esempio inserendo garanzie reali ( il leasing che di norma costa meno per il debitore di un finanziamento non garantito), prevedendo garanzie personali (fidejussione dei soci), inserendo prodotti finanziari a pegno dei prestiti, oppure chiedendo finanziamenti finalizzati .
Per quanto riguarda il secondo caso, cioè i prestiti agevolati alle famiglie e ai privati, le logiche sono completamente diverse in quanto è diverso il presupposto di base. In questo caso il presupposto da cui si parte è che il lavoro delle banche è prestare denaro: la banca (o la società finanziaria) ha interesse a fare impieghi (cioè a finanziare le persone) perché questa è l'attività che genera i suoi profitti (esattamente come un negozio ha interesse a vendere le sue merci).
venerdì, agosto 13, 2010
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