Un possibile contraente va online, confronta mutui… e si mette le mani nei capelli: cosa scegliere? L’offerta è immensa, le pubblicità ammiccano tutte allo stesso modo. Tasso fisso, tasso variabile. E quello misto dove lasciarlo? Ed ancora piani di ammortamento: meglio 15, 20 0 30 anni? Il mondo dei mutui è una vera e propria giunga quasi inesplorata: le offerte cambiano così velocemente che per un completo neofita in fatto di finanziamenti alla ricerca di fondi per l’acquisto del primo immobile, scegliere il giusto mutuo d’accendere si rivela davvero un impresa dai risvolti impensabili.
I fattori da tenere in considerazione al momento della scelta di un mutuo, va ricordato, sono essenzialmente due: il periodo di ammortamento ed il tasso di interesse. Per trovare una soluzione adeguata all’accorpamento di questi due fattori è necessario, inutile dirlo, possedere una retribuzione fissa mensile, sia essa derivante da lavoro dipendente o professionista di un certo calibro: un ammortamento mal calzante con una retribuzione claudicante non porterà a nulla di buono.
Gli istituti di credito non concedono finanziamenti se alle spalle del richiedente non vi è una retribuzione fissa in grado di supportare in maniera adeguata un piano di ammortamento ben preciso. E’ Impensabile pensare di poter sostenere un mutuo a tasso variabile, ad esempio, con rata di 600 euro se la retribuzione fissa mensile è di 800 euro netti circa. Sarà lo stesso interlocutore finanziario a rifiutare una richiesta basata su questi presupposti.
E’ quindi importante verificare di possedere le giuste caratteristiche per richiedere il finanziamento adatto ed accertarsi di ottenere un buon piano di ammortamento, onde evitare il tracollo finanziario a pochi mesi dalla sottoscrizione.
lunedì, settembre 13, 2010
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