A Roma, mercoledì 8 Settembre 2010, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Esquilino, diretti da Domenico Condello, hanno messo sotto sequestro un appartamento in viale Manzoni. Questo appartamento veniva utilizzato da alcune donne, tutte di nazionalità colombiana, per prostituirsi. La casa è risultata intestata ad una prostituta colombiana che aveva ingaggiato due connazionali per esercitare l'attività di prostituzione. Adesso la proprietaria colombiana è indagata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Le ragazze colombiane si prostituivano a turno nell'appartamento, preso in affitti di Roma dalla donna indagata. Ogni ragazza chiedeva 400 euro per ogni prestazione; così facendo il guadagno mensile riusciva ad ammontare fino a cifre pari a 30.000 euro a testa. I poliziotti stavano tenendo sott’occhio da tempo il via vai nei pressi dello stabile. Hanno atteso il momento giusto e mercoledì 8 settembre hanno fatto irruzione nell'appartamento e hanno identificato i numerosi clienti e due donne colombiane.
Durante la perquisizione dell’appartamento, gli agenti hanno sequestrato diversi telefonini cellulari che le ragazze utilizzavano per contattare i frequentatori della casa, i clienti più assidui ed un'agenda elettronica e un computer portatile usato per la pubblicità dell’attività sulla rete internet. Oltre a tutto questo è stato anche rinvenuto dagli agenti dalle forze dell’ Ordine un rilevatore universale di banconote false attraverso i quali venivano fatti i controlli dei soldi prima di effettuare ogni prestazione.
domenica, settembre 12, 2010
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