mercoledì, ottobre 13, 2010

BASTA “TALPA” E RISPETTARE I REQUISITI DELLA COMPARAZIONE: LO ORDINA IL GIURI’ DELLA PUBBLICITA’

COMUNICATO STAMPA
BASTA “TALPA” E RISPETTARE I REQUISITI
DELLA COMPARAZIONE:

LO ORDINA IL GIURI’ DELLA PUBBLICITA’


Gli spot di Sky incentrati sulla figura della “talpa” sono in contrasto con
l’articolo 14 (“Denigrazione”) del Codice di autodisciplina della
comunicazione commerciale e quindi devono cessare.
Lo ha ordinato oggi a Milano il Giurì della pubblicità nel corso della riunione
in cui sono state esaminate le istanze presentate da Sky contro Mediaset e
da Mediaset contro Sky. Il Giurì, a causa di non conformità con l’articolo 15
(“Comparazione”), ha ordinato anche la cessazione degli spot comparativi
che Mediaset aveva avviato in conseguenza della campagna denigratoria
incentrata sulla “talpa”.

La decisione odierna del Giurì è stata provocata da un ricorso di Sky contro
lo spot comparativo di Mediaset. Al quale ricorso Mediaset ha risposto con
un’analoga istanza contro la scelta di Sky di paragonare il telespettatore
della tv terrestre a una “talpa” che vive in un buco.

Il Giurì ha censurato entrambe le campagne pubblicitarie. Ma se nel caso
di Mediaset è stato ravvisato solo il mancato rispetto dei requisiti per la
comparazione (art. 15) sotto quali aspetti ancora non è noto, nello spot di
Sky viene esplicitamente vietato l’uso della figura della “talpa” in quanto
“denigratoria” della concorrenza (art. 14).

In conclusione, l’originario appello di Sky contro Mediaset ha generato una
pronuncia del Giurì che boccia senza appello la costruzione narrativa
incentrata sulla figura della “talpa” su cui la pay tv satellitare ha impostato
tutta la comunicazione d’autunno.

Cologno Monzese, 12 ottobre 2010

Nessun commento: