La percentuale di compravendita di bilocali è aumentata dell’1,4%, raggiungendo punte massime dell’1,5% nei capoluoghi di regione e, soprattutto, nelle grandi metropoli. Questo senza dubbio per un aumento generalizzato dei prezzi delle abitazioni e per una minore capacità di esborso di denaro da parte degli italiani, che preferiscono, dunque, investire su un appartamento lievemente più piccolo, ma ugualmente funzionale. Anche se in fondo i prezzi cambiano in maniera esponenziale da una città all’altra.
Prendiamo, ad esempio, le città mediamente più care. Se si cerca un bilocale in una zona residenziale di Roma, non certo nel centro storico, saranno necessari almeno 220mila euro per diventare proprietari di un appartamento seminterrato di 50 metri quadrati. Per un bilocale che non sia seminterrato, i prezzi invece vanno dai 300mila euro in su. Per Milano le cifre sono senza dubbio più ragionevoli, perché analizzando una zona paragonabile a quella presa in considerazione per Roma, i prezzi partono da 150mila euro, per appartamenti ristrutturati, ben tenuti e non seminterrati, come d’altra parte anche a Napoli. Le case di Torino sono, senza dubbio, più abbordabili, se bastano anche 70mila euro per avere un appartamento più che dignitoso, mentre Bologna, infine, è un po’ più cara, dato che le cifre più basse si aggirano sui 150mila euro.
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