lunedì, novembre 22, 2010

Vita da studenti a Milano

La vita di un universitario fuori sede ha i suoi lati positivi, ma ha anche molti risvolti che si rivelano non troppo gradevoli, se non del tutto spiacevoli. Primo fra tutti i problemi, c’è il rischio di avere a che fare, quotidianamente, con una persona che può essere di volta in volta invadente, rumorosa, nemica della pulizia, logorroica, insonne; o anche tutti questi difetti messi insieme. In poche parole, si rischia di avere a che fare con il tanto temuto coinquilino.

Già, perché la convivenza forzata è diventata ormai un’abitudine nei centri universitari, considerato soprattutto il fatto che prender da soli un appartamento, per quanto non enorme, non sia tra le cose più a portata delle tasche degli universitari. E, in effetti, spesso non è alla portata neanche di un buon numero di giovani lavoratori. E soprattutto in alcune aree, come quella di Roma oppure la zona del milanese.

Che per affitti Milano sia molto cara, difatti, non è per nulla una novità. Ovviamente, che sia costoso affittare una singola stanza o, addirittura, un singolo posto letto all’interno di una stanza, in un gioco – al ribasso – di scatole cinesi, è una realtà ben nota a quanti si trasferiscono dai più svariati posti della penisola nel capoluogo lombardo e per motivi non necessariamente di studio. Se si cercano nel web degli esempi di camere nei pressi del Politecnico si può trovare una stanzetta piccolissima a 400 euro, ma la media per una camera di una dimensione accettabile è di oltre i 500. L’affitto del posto letto può partire invece dai 250 euro. Prezzi che incidono, in ogni caso, in maniera pesante sulle tasche degli studenti. O meglio dei loro genitori.

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