Quando sentiamo il termine ansia, tutti noi sappiamo di che cosa si tratta: anche se tecnicamente non ne conosciamo le cause, né i trattamenti, nè la specifica sintomatologia, siamo tutti competenti.
Di fatto questo accade perchè l’ansia è una condizione familiare a tutti, proprio perché condizione fisiologica del nostro organismo. Avvertiamo ansia, infatti, ogni qual volta ci troviamo in una condizione (data da situazioni esterne o da stati del nostro mondo interno) che sentiamo soggettivamente pericolosa o minacciosa per noi.
L’ ansia ci è utile, nel momento in cui ci rende più vigili, allertati a difenderci e pronti alla risposta in caso di pericolo; serve a proteggerci dai rischi o ad aumentare il livello delle nostre prestazioni.
Se, però, il nostro livello di ansia continua a rimanere elevato anche in condizioni in cui il pericolo è svanito, allora diventa disfunzionale e ci rivela una condizione di sofferenza, come se fossimo sempre in allerta, come se non ci sentissimo mai veramente al sicuro: in questo caso ci risulterà difficile affrontare anche le situazioni più banali della nostra vita di tutti i giorni, come guidare, o spostarci con mezzi pubblici, entrare nei negozi, partecipare ad una cena.
I cosiddetti disturbi d’ansia vengono espressi attraverso differenti tipologie, quali, ad esempio, il disturbo da attacchi di panico, le fobie, il disturbo d’ansia generalizzata.
mercoledì, gennaio 12, 2011
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