lunedì, febbraio 28, 2011
In assenza di ossigeno le cellule si indeboliscono o muoiono.
I sintomi di una cattiva ossigenazione includono:
- pallore,
- stanchezza,
- cattiva circolazione delle estremità (mani e piedi freddi) a volte,
- vertigini o confusione mentale.
I sintomi psicologici sono sottili:
- manca di forza d’animo,
- un facile senso di sconfitta,
- convinzione che lo sforzo necessario per fare qualcosa non possa essere fatto,
- vulnerabilità e forse persino disorientamento.
È noto che le cellule cancerogene non hanno una respirazione cellulare normale. In poche parole questo significa che prendono la loro energia dalla fermentazione – la rottura del tessuto - piuttosto che dall’ossigeno.
In assenza di ossigeno, le cellule si indeboliscono o muoiono oppure possono mutare in qualcosa di più primitivo, in grado di sopravvivere senza ossigeno. Inizialmente i tessuti a cui manca ossigeno a sufficienza possono essere più freschi, ma quando il “terreno” si fa più compromesso a causa della mancanza di ossigeno richiesto e dei nutrimenti, i tessuti devitalizzati si possono rompere. L’area quindi può diventare acida e calda. Non è insolito che l’area che sta ospitando una massa maligna, diventi più calda di molti gradi rispetto ad un’altra parte sana del corpo.
Quali le cause di una mancanza di ossigeno?
Molte sono le cause per una deficienza di ossigeno:
• L’aria che si respira può essere devitalizzata
• La persona può non respirare abbastanza profondamente,
• Possono esserci troppi pochi globuli rossi nel sangue,
• Le cellule rosse possono essere troppo ammassate tra loro per poter circolare in modo corretto,
• Gli eritrociti possono essere troppo compromessi per eseguire il compito del trasporto di ossigeno.
I globuli rossi deformati, infetti o carenti di emoglobina, non sono in grado di trasportare ossigeno. Se guardate del sangue vivo al microscopio, potete osservare come innumerevoli condizioni derivino dalla carenza di ossigeno subita dai vari tessuti nel corpo.
Per comprendere la necessità di avere un sangue di alta qualità, bisogna ricordare che i globuli rossi trasportano a tutti i tessuti del corpo, sia i nutrimenti che l’ossigeno . Quindi raccolgono i materiali di scarto e l’anidride carbonica e scaricano questo carico nei polmoni. Ovviamente questo rende i polmoni molto vulnerabili alla malattia.
I globuli rossi circolano nel plasma, un liquido color paglia che dovrebbe essere un po’ alcalino. Il PLASMA è fatto al 90% di acqua e al 10% di sostanze dissolte, soprattutto proteine più alcuni elettroliti ed ormoni: tutti essenziali alla salute.
È importante ricordare che la qualità del plasma corrisponde direttamente a ciò che viene ingerito, incluse le medicine, le erbe, complementi nutrizionali e cibo. Il plasma diventa più acido quando la respirazione è lenta o poco profonda.
Nelle mie osservazioni del sangue vivo, ho notato che gli eritrociti sono altamente sensibili a cambiamenti chimici, tossine ed altre sostanze e forme di vita nel plasma.
Le sostanze chimiche corrosive possono causare danni sia ai globuli bianchi che rossi, ma questi ultimi diventano inermi se non possono fuggire dal plasma in vondizioni ostili, poiché in esso sono sospesi.
La struttura dei globuli rossi
Essi hanno una membrana esterna la cui qualità viene condizionata primariamente dagli olii ingeriti, essendo essa primariamente composta da lipidi (grassi). In alcuni esperimenti con dei pazienti in Europa (Ingrid Naiman, l’autrice, è americana ndt) trovai che cambiando l’olio, in 24 ore cambiava visibilmente la situazione nei globuli rossi.
A mio avviso il ghee è la forma migliore con cui ingerire i lipidi. Purtroppo non ho avuto la possibilità di studiare tutti gli olii. La maggior parte dei pazienti europei ha molta consapevolezza sull’olio, tant’è che usa generalmente olio extra vergine di oliva ma anche olio di lino. Alcuni anche prendono olio di semi di cumino nero. Quando proposi di passare all’olio di semi di girasole o al ghee, tutti mostrarono dei miglioramenti: globuli rossi più tondi, meno vulnerabili a batteri e piccoli parassiti e sembrava si muovessero meglio.
Secondo la teoria ayurvedica, i primi tessuti ad essere colpiti dal cibo e dai medicamenti sono I componenti liquidi del corpo.
Sappiamo che l’alcol entra nel flusso sanguigno velocemente. Ho visto cambiamenti nel sangue 20 minuti dopo l’ingestione di un rimedio. Posso consigliare di fare dei succhi dalle verdure e di consumarle pochi minuti dopo al massimo, usando vegetali verdi (bio). Usate anche un po’ di basilico, poiché contiene O7 che si scinde in molecole di ossigeno separate. Prezzemolo e zenzero stimolano lo stomaco che così può lavorare al meglio. I cetrioli rinfrescano, anche troppo per qualcuno, ma sono dei pulitori.
Quando il paziente è parassitato, ci può essere anemia a causa della quantità di sangue consumato dagli invasori. La chimica del corpo può essere molto condizionata dai parassiti, ma una volta che li avete visti mangiare, apprezzerete la parola “anemia” in modo completamente nuovo. Anche la muffa tende a lisare i globuli rossi (con riferimento a cellule, tessuti o formazioni patologiche= provocarne la lisi con mezzi o meccanismi diversi, chimici, fisici o biologici - enzimi, anticorpi, batteriofagi, ecc. -). Le persone che hanno severe infezioni da muffe, possono aver freddo e mancare dei nutrimenti necessari per mantenersi in salute.
L’infezione è qualcosa di leggermente diverso: tende a disturbare le membrane dei globuli rossi, così che essi si appiccicano. A vedere questo nel sangue vivo (attraverso l’osservazione in campo scuro ndt), si nota che i globuli bianchi puliscono le superficie dei globuli rossi, come se questi lo chiedessero espressamente. Ogni singolo globulo poi quando “pulito” si sposta perché un altro riceva l’aiuto. Dopo che i globuli bianchi hanno reso questo servizio, i rossi si muovono molto meglio.
Quindi l’ultima cosa da fare è compromettere l’abilità dei globuli bianchi di svolgere il loro lavoro con efficienza.
Fonte originale: cancerchecklist.com /
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Bonassi Aaron
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