martedì, febbraio 15, 2011

Lo stile di un Impero

Sono poche le personalità che con il loro passaggio hanno lasciato un’impronta decisiva su un’intera epoca.
Fra queste una delle più potenti è Napoleone Bonaparte: nel breve volgere di poco più di 20 anni, le sue scelte politiche, strategiche, propagandistiche, hanno stravolto il panorama dell’intera Europa a tutti i livelli, dagli scenari di guerre, conquiste, riorganizzazioni dei regni e imperi europei fino al rinnovarsi di un gusto artistico che penetra capillarmente negli ambienti nobili e borghesi di tutto il continente.
Testimone di questo intreccio fra Storia con la S maiuscola e vita quotidiana del tempo è un mobile di grande pregio che la Cooperativa Di Mano in Mano esporrà in vendita nella imminente Antiquaria Solidale, che si svolgerà nella nostra sede di Viale Espinasse 99 dal 25 al 27 febbraio 2011.

Si tratta di una toilette proveniente dalla Toscana, databile al 1810 circa, autentica in tutte le sue parti, lastronata sull’intera superficie in noce e radica di noce. Quattro montanti di cui due frontali a colonna poggiano su di un basamento svasato che termina con piccole rotelline in ottone. Il piano, su cui poggia uno specchio basculante rotondo sorretto da colonne, ha un vano incassato a vassoio lastronato in noce bipartito che normalmente conteneva un bacile con anfora ed altri monili . Capitelli in bronzo dorato finemente cesellati e due sfere fungono da terminali. La Sfera come le api e molti altri simboli ci riportano in piena epoca Impero. Una toilette di questa foggia e di questo periodo ha un modello ben preciso: le toilettes costruite da Jean-Baptiste Youf, ebanista francese, apostolo dello Stile Impero in terra di Toscana.

Ma che cosa ci faceva Youf in Toscana in quegli anni?
Qui entra in gioco la grande Storia: il Granducato di Toscana attraversa negli ultimi decenni del XVIII secolo un periodo di complicate vicende dinastiche. Estinta la dinastia dei Medici, il territorio viene legato alla famiglia d’Asburgo. Le campagne napoleoniche in Italia costringono la coppia granducale di Ferdinando III con la moglie Maria Luisa di Borbone alla fuga, fino a quando nel 1801 i trattati di Luneville assegnano il neonato Regno d’Etruria alla coppia Lodovico di Borbone-Parma e Maria Luisa figlia del re di Spagna Carlo IV. Ma i rivolgimenti non finiscono qui: all’interno della politica europea di Napoleone di controllare direttamente i nuovi stati nati dalle conquiste della Grande Armée attraverso l’insediamento in trono di parenti e ex marescialli del suo esercito, anche la Toscana nel 1807 riceve una nuova coppia regnante: Felice Baciocchi e Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. E a questo punto entra in scena il nostro Youf.
E’ sempre affascinante, quando ci si occupa di mobili di antiquariato, verificare quanta influenza i grandi avvenimenti abbiano sull’evoluzione del gusto. In Toscana si può toccare con mano in questo periodo l’importanza dei cambiamenti prodotti in questo campo dall’avvicendamento sul trono di due donne dalla grande personalità, con gusti artistici ben definiti e legati alle correnti più all’avanguardia del loro tempo. Maria Luisa, nel riarredare i palazzi spogliati dalle razzie dell’esercito francese, si attiene a modelli archeologici-eruditi, secondo la moda neoclassica diffusa in tutta Europa nella seconda metà del XVIII secolo sull’onda delle grandi scoperte archeologiche di Ercolano, modellati però su un gusto inglese caratteristico della Toscana del periodo, propagato tra la committenza nobile attraverso la presenza nella città portuale di Livorno di una nutrita colonia di gentiluomini inglesi ben informati sull’evoluzione delle mode del tempo.
Con l’ascesa al trono di Elisa Bonaparte Baciocchi l'indirizzo del gusto di corte si orientò invece decisamente verso lo stile impero francese, ospitando un’ebanista del calibro di Jean Baptiste Youf, che fonda un laboratorio presto modello per tutta la produzione locale. Si impone quindi anche in Toscana un gusto perfettamente informato delle direttive imperiali, secondo una politica di propaganda che vuole imporre in tutta Europa anche a livello culturale quel predominio napoleonico che a livello politico era conquistato dalle campagne dell’esercito francese. Lo stile Impero è diretta emanazione della vicenda storica di Bonaparte: dalla sua nascita con l’invasione in Europa del gusto egiziano, frutto della campagna napoleonica del 1798, alla definitiva elaborazione di uno stile in cui tutto concorreva a trasmettere il senso di un’era nuova, con i suoi ideali di eroismo, di coraggio, di una virilità improntata al confronto fermo con il destino, di ritorno alla grandezza e ai valori dell’antico impero romano, assunto come modello della nuova avventura imperiale. Uno stile che investe ogni campo delle arti applicate con il suo rigore, l’amore per le regole, i disegni, le scelte fisse e immutabili. La libertà artistica è pressoché sconosciuta a questo stile in cui l’amore per la simmetria supera ogni limite. Anche il tono coloristico rispecchia questa atmosfera sempre tesa, mai rilassata: pensare al mobile di quest’epoca non è mai disgiunto dalla percezione del contrasto tipico tra la lucentezza dell’oro e il colore cupo del mogano.
Numerosi esempi di questo stile verranno offerti nel corso della fiera Antiquaria Solidale dove potremo vedere esempi di cassettoni o secretaire , una suite composta da coppia di cassettoni e comodini, tavoli e molto altro.

Tra i pezzi di maggior pregio, una serie di 6 poltroncine di un periodo immediatamente precedente a quello dell’epopea napoleonica: si tratta di un’opera del periodo del Direttorio, stile che prende nome dalla forma di governo che resse le sorti della Francia dal 1795 al 1799 anno in cui Napoleone divenne Primo Console. Anche i mobili di questo stile nascono a Parigi, nell’atmosfera rovente degli anni della Rivoluzione in cui la continuazione dello stile Luigi XVI vede l’imporsi di una marcata tendenza a una maggiore austerità indotta dai modelli dell'antichità classica: si modificano le forme tradizionali, le proporzioni si fanno più leggere e slanciate, le forme di mobili rimangono lineari . I mobili Direttorio assumono così apparenze più geometriche con angoli vivi e precisi anticipando in questo proprio lo stile Impero. Un ottimo esempio di questo periodo sono le nostre 6 poltroncine: costruite in noce massello, secondo la tradizione Italiana,si presentano con due gambe frontali tronco-piramidali di gusto prettamente direttorio su cui poggiano braccioli torniti a guisa di cornucopia. Gli schienali con intagli a ventaglio centrati da scudo e traversa sagomata con rosone dorato terminano con gambe posteriori a sciabola, cifra che sarà distintiva dell’epoca Impero, i sedili in canna d’india incannucciata.

Atmosfere napoleoniche, quindi, ad Antiquaria Solidale, ma anche molto altro, arredi che spaziano da XVIII sec. in avanti, dipinti e oggetti curiosi e antichi.
Vi aspettiamo numerosi, dal 25 al 27 di Febbraio al nostro mercatino dell'usato Milano, in Viale Espinasse 99.

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