domenica, aprile 03, 2011

Il Dio nascosto

Estratto dal libro "La vita del mondo che verrà" di Beppe Amico. 
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La vita del mondo che verrà

Dio ogni giorno parla al nostro cuore, in mille modi, attraverso le manifestazioni più semplici ed in ogni momento della giornata. Attraverso i piccoli fatti quotidiani, nelle persone che incontriamo, Alcuni le chiamano illuminazioni, intuizioni, ma potremmo definirle semplicemente anche come delle rivelazioni.
Riacquistare la serenità dopo un lungo periodo di crisi, riuscire a risolvere un problema che appariva irrisolvibile, compiere un atto d’amore gratuito, non perdere mai la speranza, non disperare mai anche nei momenti di più profonda disperazione, in tutto questo – assicurano i mistici - c’è Dio. Egli è presente in mezzo a noi, parla al nostro cuore, segue i tormenti e le difficoltà di ciascun uomo e lo conduce su strade sicure.
Pascal (472-89) dice che sarebbe molto saggio spogliarsi della volontà umana perchè questa non è sinonimo di felicità. Noi crediamo che volesse intendere la propria volontà e l’attaccamento alle cose terrene a discapito di un bene maggiore che è la ricerca di Dio.
Non è raro accusare Dio di essere un dominatore occulto, che si nasconde, ma che in fin dei conti tiene strette le redini del mondo e lo controlla a suo piacimento; quante volte abbiamo sentito ragionamenti del genere? Moltissime, ma – scusateci se usiamo tanta franchezza - non ci sembra corretto questo modo di pensare.
Egli, tanto per usare una interpretazione di Romano Guardini “domina solo per quel tanto che la coscienza di Lui riesce ad aprirsi un varco, a dispetto di tutti gli uomini, attraverso ad essi, accanto ad essi”.(Il Signore, p.40, op.cit.- 1955). Dio viene a noi e in noi, solo quando non possiamo contare su nessun aiuto umano.
Questa è una figura bellissima di Dio che vogliamo sottolineare. Egli è umile, stà in disparte, non si intromette negli affari degli uomini, li lascia liberi di fare, anche di sbagliare, li osserva e li ama, li illumina se vede che stanno facendo qualcosa che non è conforme alla Sua volontà e al loro bene.
Egli si limita a dargli soccorso quando li vede perduti. Egli li ama con una tenerezza straordinaria di cui è capace un Padre che possiede in sé solo la Potenza dell’Amore.
Ma seguiamo ancora il ragionamento di Pascal; egli afferma di provare grande spasimo nell’animo nel constatare come l’uomo si affanna a rincorrere le cose temporali e come poco si decida per le cose celesti che sono il vero bene.
La maggior parte degli uomini in realtà stanno bene nella loro ingordigia e temono di tornare a Dio, perchè dovrebbero rinunciare a ciò che fa loro piacere, cambiare vita, ritornare al bene che sentono di dover fare ed evitare il male che ogni giorno compiono quasi senza coscienza.
Dio si fa avanti nel cuore dell’uomo in rapporto a quanto egli lo cerca.
Il Dio nascosto di Pascal è estremamente dilagante nell’epoca attuale. Dio si nasconde perché desidera essere scoperto e si fa riconoscere se noi abbiamo desiderio di cercarlo con cuore puro. Purtroppo questa è pure l’epoca del Dio silenzioso, che non parla più agli uomini. Ma non è lui che tace – affermano i santi - è l’uomo che non ascolta.
Tutto dipende da quanto ognuno di noi è disposto a far entrare Dio nella sua vita, da quanto siamo aperti alla Sua grazia e alla trascendenza. Infatti è noto che il Signore si fa sentire in noi a seconda dell’intensità del nostro desiderio di comunicare con Lui e le grazie che otterremo saranno proporzionate al nostro grado di accoglimento. Certamente saranno più numerose per chi si accosterà al Sommo Bene con un santo desiderio dell’anima.
Non sono cose facili, tutti i cammini sono pieni di insidie. Ma quello che conta più di ogni altra cosa è aprirsi con sincerità e sgomberare il campo da tutto ciò che è superfluo. E’ importante solo farsi vincere, senza paura, dalla Potenza dell’amore di Dio.  

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