martedì, maggio 24, 2011

A Cesenatico per ricordare Marco Pantani

Avrei voluto essere battuto dagli avversari, invece ancora una volta mi ha sconfitto la sfortuna. Così diceva Marco Pantani, indimenticato campione della bicicletta, nel 1997, all’indomani di una caduta causata da un gatto durante il Giro d’Italia. Non sapeva che l’anno dopo sarebbe stato il suo, che avrebbe messo insieme Giro e Tour de France, ad oggi ultimo ciclista in grado di fare tanto.

Ma soprattutto non sapeva che gli avversari da battere non erano solo quelli sulle due ruote: molto spesso sono dentro di te e non li vedi. Dopo altri incidenti, altri recuperi, altre speranze e sacrifici, il fatto di Madonna di Campiglio e le ombre con cui provavano ad oscurare l’immensa luce del pirata prostravano Marco fino a ridurlo in depressione. Nel 2004 si è spento a 34 anni, nel giorno di San Valentino.

Ma a noi piace ricordarlo com’era e pensare che ancora viva. Ci piace ripensare alle mitiche battaglie con Ullrich e Tonkov. Ci piace, ogni tanto, metterci in testa una bandana gialla, prima di partire per una salita difficile: ci fa sentire più forti.

Per le vostre vacanze al mare potreste pensare di soggiornare in un hotel a Cesenatico, visto che questa cittadina della riviera romagnola è la patria del grande Marco ed alla sua gloriosa memoria ha dedicato un vero e proprio museo: lo spazio Pantani.

Aperto al pubblico nell'ottobre 2006, viene gestito direttamente dalla famiglia Pantani con lo scopo di produrre utili da devolvere a scopi benefici.

Si trova in Viale Gino Cecchini 2, a solo un chilometro dalla spiaggia.

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