Continua la pubblicazione delle miniguide per proprietari di cani. Vediamo oggi come prevenire i problemi di separazione: per evitare che il vostro cane soffra o crei problemi quando viene lasciato solo è importante che sia abituato ad aspettare tranquillo sia quando uscite di casa, sia quando siete in casa ma avete altro da fare. Il modo più semplice per educare un cane a restare solo è non rispondere a tutte le sue richieste di attenzione, neppure se è cucciolo. Ricordate di interagire con il cane solo quando è tranquillo, soprattutto al rientro a casa, e di non dargli mai retta se abbaia o mugola.
Dopo i primi giorni dall'adozione, necessari per creare il nuovo legame con i proprietari, occorre abituarlo a stare da solo in maniera graduale, tenendo conto che un cucciolo non può comunque essere lasciato a se stesso a lungo. Se durante la vostra assenza il cane ha sporcato o distrutto qualcosa, evitate di sgridarlo o punirlo: non sarà in grado di comprendere il motivo della punizione.
Inoltre stabilite, fin dall'arrivo del cucciolo in casa delle zone riservate esclusivamente ai proprietari, in cui è vietato l'accesso al cane: questo è un ottimo metodo per insegnargli a gestire la solitudine e la separazione.
Le manifestazioni del disagio da separazione non solo compromettono il benessere del cane, ma possono creare una serie di difficoltà al proprietario durante assenze obbligate per motivi di lavoro o salute. Se nonostante i vostri sforzi le manifestazione persistono, chiedete consiglio al vostro veterinario di fiducia.
Una patologia comportamentale che si può sviluppare è: l'ansia da separazione. Trattasi di una reazione di sofferenza e ansia incontrollabile che alcuni cani provano quando si trovano separati dalle persone a cui sono legati. Può manifestarsi quando il proprietario è fuori di casa, ma anche quando egli è in casa, ad esempio chiuso in un'altra stanza: il cane non sopporta la mancanza di contatto fisico e visivo con la persona. L'ansia si manifesta anche per separazioni di breve durata (pochi minuti).
I sintomi principali sono:
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distruttività (mobili, cuscini, porte, ecc.)
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vocalizzazioni (abbaiare, piangere, ululare, gemere)
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defecazione o minzione in casa.
Non necessariamente deve mostrare tutti questi sintomi contemporaneamente. Per poter identificare un problema di ansia da separazione il cane deve manifestare il/i sintomo/i solo quando il proprietario è assente.
I cani che soffrono di ansia da separazione imparano presto a riconoscere i segnali che indicano l'imminente uscita del proprietario: quando, ad esempio, vedono che prende le chiavi e si mette il cappotto, intuiscono cosa sta per succedere ed iniziano ad agitarsi. Questo comportamento di anticipazione si manifesta anche con orecchie e coda abbassate e guaiti. In questo caso si dovrà cercare di eliminare l'anticipazione, prendendo ad esempio le chiavi per poi posarle, infilando il cappotto, ma senza uscire, insomma si dovrà cancellare l'associazione oggetto-uscita.
Anche al ritorno del padrone a casai cani possono comportarsi in modo concitato, salutando freneticamente e, talora, girando in circolo, muovendo corpo e coda, leccando il padrone, piangendo e andando a prendere i giochi. Tutto questo può proseguire per diversi minuti, a volte anche per periodi di tempo molto lunghi: in tal caso ricordatevi di ignorare l'animale e interagire con il cane soltanto quando si è tranquillizzato.
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Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.
A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Veterinaria Borgarello
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