venerdì, giugno 24, 2011

La terza età e i benefici di una attività fisica adeguata

Quando la soglia dei 65 anni di età viene superata, l’essere umano fa pienamente il suo ingresso nella cosiddetta fascia della terza età. Si tratta di un momento di particolare importanza poiché proprio il questo periodo il fisico ci presenta il conto di una vita e l’aver condotto una giovinezza dedicata agli abusi e/o alla sedentarietà può facilmente tradursi con un particolare incremento di varie patologie che possono colpire molti sistemi del nostro copro, da quello osseo a quello cardiovascolare. Una dose adeguata di attività fisica può essere in grado di regalare (sia al soggetto adulto che al soggetto anziano) importanti benefici in termini di longevità e qualità della vita. Nello svolgere attività fisica vengono ritardati gli eventi negativi che il tempo tende a mettere in programma sul nostro fisico, inoltre si mantengono il più possibile efficienti l’insieme delle funzioni corporee e il cambiamento che viene apportato nello stile di vita è in grado di apportare effetti positivi anche a livello psicologico. La prevenzione posta in essere dallo svolgimento di attività fisica è in grado di compiere un’azione di contenimento e limitazione di patologie quali: ipertensione, diabete, osteoporosi, cardiopatie, obesità ed arteriosclerosi. Permette poi di conservare più a lungo l’autosufficienza e si possono stimolare integrazione e confronto attraverso corsi di ginnastica collettiva. Ovviamente la tipologia e l’intensità dello sforzo deve sempre risultare proporzionato ai limiti fisici che l’età impone, questo per non ricadere nell’errore di far divenire la ginnastica una creatrice di problemi. Per maggiori informazioni: Palestra San Lazzaro di Savena

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