Si può quindi ottenere una somma proporzionale al valore dell’ abitazione e all’età, fino ad ottenere un massimo del 50% del valore della casa.
Quanto più è alto il valore dell’immobile e avanzata l’età, tanto più alto sarà l’importo che potrà essere richiesto.
Il prestito vitalizio è molto vantaggioso, ma presenta alcuni costi che devono essere considerati tra cui le spese per il notaio, spese di imposte, gestione e istruttoria e il costo dell’assicurazione, che va stipulata obbligatoriamente.
I requisiti principali indispensabili per ottenere questo tipo di finanziamento sono:
- età superiore ai 65 anni;
- residenza del richiedente nell’immobile di proprietà che intende ipotecare;
- assenza di altre ipoteche o eventuali pignoramenti sull’immobile interessato.
Il prestito vitalizio ipotecario offre liquidità, che può essere utilizzata dal richiedente per svariati motivi.
Una volta ottenuta la cifra richiesta, il richiedente non dovrà rimborsare nulla, nemmeno gli interessi che maturano, e non vi è una scadenza predeterminata per restituire la somma come nel caso dei mutui. Poichè si tratta di un prestito vitalizio, una volta morto il richiedente, sarà dovere degli eredi ripagare il debito.
Gli eredi, infatti, potranno scegliere se:
- ripagare interamente il debito, mantenendo così la proprietà dell’immobile;
- vendere direttamente l’immobile e saldare il debito, tenendo la somma di denaro in eccesso;
- far vendere l’ immobile alla banca, che verserà la somma in esubero agli eredi.
Nel caso in cui invece il valore dell’immobile sia inferiore al valore del debito la banca tratterà l’intero valore dell’immobile, senza restituire niente agli eredi.
Il prestito ipotecario vitalizio è molto utile per chi necessita di liquidità immediata, anche per cifre abbastanza consistenti, ma non ha una situazione finanziaria che gli permetta di ripagare le rate del prestito a breve.
Solitamente questo è il caso dei pensionati, che vivono in una casa di loro proprietà, ma che si trovano a dover arrivare a fine mese con la sola pensione ed hanno bisogno di liquidità per spese mediche o spese improvvise, tra cui dover aiutare un famigliare in difficoltà, dover rimborsare prestiti presi in precedenza o dover affrontare delle spese di ristrutturazione.
E’ bene poi ricordare che il finanziamento vitalizio non graverà sugli eredi. Infatti, nel caso in cui la vendita dell’immobile non generi una cifra sufficiente da coprire l’ importo del prestito, la banca non chiederà agli eredi di saldare il debito.
Nel caso in cui il richiedente decida di vendere l’immobile mentre è ancora in vita, sarà sufficiente restituire la somma maturata.
Per il disbrigo delle pratiche è sempre consigliato rivolgersi a professionisti finanziari di comprovata esperienza. Oggi è possibile ottenere consulenza tramite internet o telefonicamente, senza muoversi da casa.
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